Rassegna stampa


27/11/2012 - Tio.ch

Il Ticino rischia di restare senza circo Knie?

Nel giro di qualche anno la carovana sarà costretta a emigrare dall'attuale postazione, dove sorgerà l'Istituto di ricerche in biomedicina. E c'è chi giura che a Rapperswil stiano facendo due calcoli...

di Patrick Mancini
BELLINZONA – Il circo Knie rischia di non venire più in Ticino? Tutto tranne che un'utopia. Da anni si sa che l'onerosa trasferta a sud delle Alpi per la storica compagnia circense di Rapperswil rappresenta più un regalo per i ticinesi che una fonte di reale guadagno. Ora un altro indizio arriva da Bellinzona, dove nei prossimi anni sullo stesso terreno in zona liceo che viene occupato dal Knie sorgerà l'Istituto di ricerche in biomedicina. Insomma, il circo Knie sarà costretto a trovare un altro luogo per piazzare il suo tendone, cosa tutt'altro che scontata. E fonti vicine alla famiglia Knie sono pronte a giurare che, se dovesse saltare la tappa bellinzonese, il circo di Rapperswil potrebbe anche rinunciare completamente al Ticino. A quel punto infatti, solo con Lugano e Locarno, la spedizione non avrebbe più senso dal punto di vista del bilancio finanziario.
Luoghi alternativi - All'ombra dei castelli stanno studiando delle soluzioni alternative. Non solo per il Knie, ma anche per gli altri circhi che puntualmente arrivano nella capitale, cosi come per il luna park, che ogni anno si ferma per un mese su quel sedime. "Ci stiamo guardando in giro, è vero – ammette Simone Gianini, capo dicastero territorio e mobilità –. A Bellinzona non è facile trovare un terreno simile, vicino al centro urbano come desidererebbero i Knie. Ma ci sono delle interessanti alternative nella zona, ad esempio dalle parti dei Saleggi a Giubiasco". Si parla anche della zona di Castione (dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio di calcio) e di quella dell'inceneritore a Giubiasco.
Immersi nel fango - Una cosa è certa: il nuovo sedime dovrà rispettare determinati standard. Perché più volte i Knie si sarebbero lamentati del fango eccessivo sul terreno vicino al liceo. "È accaduto anche durante la loro ultima visita – conferma Gianini –, loro cercano soprattutto terreni con fondo duro". Insomma, non è per nulla scontato che vada tutto per il verso giusto. Ma come la pensano i responsabili del Knie? E soprattutto il rischio che il Ticino sia tagliato fuori dal loro itinerario è reale? I più informati sussurrano che da tempo a Rapperswil si starebbe meditando su questa eventualità. Dalla direzione del circo Franco Knie per ora cerca di calmare le acque: "Il Ticino ci interessa e vogliamo continuare a venire da voi. Da poco a Lugano ci hanno messi su un nuovo terreno. È già un buon presupposto".

06/12/2010 - cdt.ch

DENUNCIATO IL CIRCUS ROYAL

Animali chiusi per 27 ore in un semirimorchio in dogana


È denuncia penale contro il Circus Royal, reo di non aver rispettato le norme legali vigenti in materia di trasporto di animali. La Protezione svizzera degli animali (PSA), basandosi sul fatto che il Circo, per circa 27 ore, ha tenuto chiusi in un semirimorchio - senza ricevere nè acqua nè cibo - sette capre, due montoni, tre maiali e cinque nandu durante la trasferta che riportava il circo e i suoi attori da Bregenz, in Austria, a Emmenbrücke (LU), ha depositato oggi la denuncia.

I fatti risalgono a domenica 28 novembre, dopo l'ultimo spettacolo del circo in Austria, Un' équipe della PSA ha accompagnato un semirimorchio che era rimasto fermo per tutta la giornata al posto di frontiera di Sankt Margrethen, in mezzo al freddo e alla neve. A nulla era valso allertare il servizio veterinario della frontiera. Non era intervenuto, ma aveva consigliato alla PSA di "rivolgersi direttamente al Cicro Royal". L'Associazione ha seguito il suggerimento e ha motivato la sua denuncia con l'indignazione per il fatto che "un circo svizzero organizza i trasporti dei suoi animali in modo così poco professionale e, soprattutto, li organizza in un modo tale che se a farlo fosse un trasporto professionale per animali da macello la società responsabile sarebbe punita".

Il Nazionale contro il trasporto di animali vivi su strada

È di lunedì 6 dicembre la notizia che il Consiglio nazionale è intenzionato a vietare il transito di animali da macello sulle strade svizzere (vd link). Contro il parere del Consiglio degli Stati, la Camera del popolo ha mantenuto tacitamente il proprio appoggio a un progetto da lei stessa elaborato. Tuttavia, la Camera dei cantoni potrebbe affossarlo.
L'obiettivo di questa revisione della legge sulla protezione degli animali è di rafforzare il divieto del trasporto stradale di animali vivi. Attualmente, il problema è regolato soltanto da un'ordinanza. Inoltre, l'Unione europea (Ue) fa pressione affinché la Svizzera autorizzi il transito di animali vivi, nell'ambito dell'accordo bilaterale sugli scambi di prodotti agricoli e delle discussioni in vista di un accordo di libero scambio agricolo. Il dibattito in merito è in programma il 14 dicembre.
(ats)

06/10/2010 - geapress.org

Aggressione leoni al circo

Incredibile intervista di Stefano Nones al TG5

Gli animalisti avevano ragione. Intanto alla Camera dei Deputati è stata cancellata, in sordina, la legge circo.

GeaPress – In un' intervista rilasciata ieri sera al TG5 delle 20.00, Stefano Nones, figlio di Walter e Moira Orfei, ha riferito sull'incidente accaduto a Kiev, dove i leoni del circo hanno aggredito il domatore (vedi articolo e video GeaPress). Nones, dal suo punto di vista, ha sostanzialmente confermato quanto riportato da GeaPress. L'unica differenza, …sostanziale, è che gli animali non dovrebbero stare nel circo.
Nones, confermando la presenza dei numerosi leoni maschi (il riferimento è alla stagione degli amori, in realtà sfasata in cattività) ha sottolineato come il domatore ucraino fosse sprovvisto dello sgabello. In effetti, nelle cronache circensi, lo sgabello, come la frusta, è il simbolo della paura. Ogni animale, infatti, ha attorno a sé uno spazio invalicabile. Se violato fugge per la paura. Ma se la via di fuga è impedita scatta l'aggressione. Lo sgabello è la barriera interposta tra il domatore e l'animale. E' il simbolo della paura. E' la raffigurazione delle tecniche di addestramento mirabilmente descritte in un libro della parente di Stefano Nones, sig.ra Liana. L'animale viene condizionato da continui esercizi ad obbedire al domatore il quale gli darà da mangiare piccoli pezzetti di carne se esegue correttamente e lo "punzecchierà" se sbaglia.
Sebbene le telecamere nascoste dagli animalisti nei più grandi circhi inglesi ed americani abbiano svelato un mondo fatto di sprangate e bastonate, quello raccontato dalla Sig.ra Orfei è il cosiddetto addestramento dolce, descritto da un altro famoso domatore che si serviva degli sgabelli, ossia Alfred Court. Uno altro parente di Stefano Nones, Orlando Orfei, era famoso perché portava in pista delle Iene, difficili da condizionare con frusta e "punzecchiature". Lo "spettacolo" consisteva nel costringere la iena a spostarsi sotto il gioco della sgabello (ovvero della paura) e il visibilio del pubblico si otteneva quando la iena saltava sul domatore che issava lo sgabello, distruggendolo (…lo sgabello). Quello che probabilmente sarebbe avvenuto se il domatore di Kiev avesse avuto lo sgabello, così come giustamente richiamato dal Signor Nones, è che l'aggressione sarebbe stata diversamente indirizzata. Nella mente del leone, però, vi sarebbe stato sempre l'uomo.
Stefano Nones è stato di recente aggredito da una tigre bianca (fenomeno da baraccone ottenuto tramite accoppiamenti di consanguinei tutti discendenti da un'unica tigre del bengala catturata con questa aberrazione cromatica). Lui come il padre Walter, sono ora accumunati da storie di aggressioni di grandi felini. La madre, Sig.ra Moira, aveva più volte espresso (pubblicamente) la sua paura nel vedere entrare il figlio nella gabbia delle tigri. Il circo di Moira Orfei è il primo in Italia che ha fatto registrare, negli ultimi dieci anni, aggressioni di grandi felini, anche mortali. Se per i circensi non fosse stata appositamente modificata una legge dalla quale era scaturita l'inidoneità alla detenzione di animali pericolosi (tra cui i grandi felini) molti di questi incidenti, anche mortali, non sarebbero avvenuti. Forse ce n'è abbastanza per dire basta al circo senza animali anche se alla Camera dei Deputati è stata del tutto cancellata la legge che prevedeva il divieto di utilizzo degli animali. (GEAPRESS – Riproduzione vietata senza citare la fonte).

30/08/2010 - tio.ch

Quattro scimmie scappano dallo zoo di Frauenfeld e vivono in un bosco

FRAUENFELD - Sei macachi berberi sono fuggiti giovedì scorso da un giardino zoologico a Frauenfeld (TG) e da quattro giorni vivono in un bosco vicino nutrendosi di frutti e verdure che trovano nei dintorni.

I sei animali stanno bene, la loro pelliccia li protegge dal freddo, ha indicato oggi all'ATS Elisabeth Engeler-Mauerhofer, comproprietaria dello zoo, confermando le informazioni apparse sulla stampa regionale.
Il capobranco, un altro maschio, due femmine e due giovani hanno approfittato del loro trasferimento in un altro recinto per darsi alla fuga.
I dipendenti del giardino zoologico al momento non fanno niente per catturare gli animali. "Quando il cibo mancherà, torneranno", ritiene Engeler-Mauerhofer. I macachi non rappresentano alcun pericolo per la popolazione e per gli altri animali.

27/04/2010 - amicidelcirco.net

Trapezista cade sui bambini

Era partito correttamente, ma qualche cosa è andata storta e un trapezista dei Flying Aniskin è finito su due bambini del pubblico che assisteva allo spettacolo del Big Apple Circus.

Durante lo spettacolo serale di giovedi scorso, il "porteur" Oleg non è riuscito a trattenere l'"agile" Alexander che è caduto.
La rete che si trovava sotto di lui ha interrotto la caduta, ma è rimbalzato sul pubblico, su fratello e sorella di 8 e 10 anni.
Personale medico ha visitato i bambini sul posto, ed uno è stato ricoverato in ospedale. Ma non avevano niente di più che delle contusioni.
I loro genitori, Lou e Patricia Imbriano hanno dichiarato: "Il Big Apple Circus è un grande spettacolo familiare. I bambini hanno apprezzato soprattutto i numeri di Bello (Nock, ndr). La cosa più importante è che i bambini stanno bene ed anche l'artista".
Tramite l'interprete Aleksey Voitenko, Alexander ha detto che non ha avuto il tempo per pensare.
Il general manager del circo Scott O'Donnell ha detto che in 23 anni è solo la seconda volta che gli capita di commentare un incidente simile.
"Abbiamo analizzato la situazione. Allo spettacolo di venerdi mattina delle 11:30 è andato tutto bene", ha detto O'Donnell. "Alexander ha lavorato senza problemi e the show must go on".
Alexander ha dichiarato che da ora in poi cercherà di volare di più e rimbalzare di meno.

01/04/2010 - animali.tiscali.it

In Inghilterra il governo vieterà gli animali nei circhi

01 aprile 2010. Il governo inglese ha annunciato che vieterà l'uso di animali selvatici nei circhi dopo che la popolazione si è schierata apertamente in favore del divieto.

Il 94% degli intervistati in una consultazione pubblica avviata dallo stesso esecutivo, riferisce l'Indipendent sul suo sito, ha infatti detto "no" agli spettacoli con elefanti, tigri, leoni e giraffe. "Concordo con il punto di vista degli interpellati, che hanno definito non più accettabile l'uso di questi animali nei circhi", ha spiegato il ministro dell'Ambiente, Jim Fitpatrick, aggiungendo che "per questo intendo vietarlo".
Attualmente sono quattro i circhi che usano animali selvatici in Gran Bretagna: il principale è il Great British Circus, poi ci sono il Peter Jolly's Circus, il Circus Mondao e il Bobby Roberts Circus. L'associazione britannica dei veterinari (Bva) si è detta 'entusiasta' della prospettiva di un bando. Secondo il suo presidente, Bill Reilly, "se il governo andrà avanti con il bando è vitale che ciascun animale sia valutato individualmente in modo da prendere le azioni appropriate".

12/11/2009 - cdt.ch

Presidio animalista al circo Knie

BELLINZONA

Il circo Knie arriva in Ticino e le associazioni animaliste si attivano. Offensiva Animalista, come riferito ieri da Ticinonline, annuncia un presidio all'esterno del tendone dove sarà presente in collaborazione con il gruppo italiano 100% animalisti. Contattata telefonicamente, la responsabile di Offensiva Animalista, ha dichiarato che sono attese 30 persone da tutta Italia, che insceneranno un presidio «molto colorato e diverso da quanto in Ticino siamo abituati a vedere». Saranno quindi una cinquantina gli attivisti che nel primo pomeriggio di sabato esprimeranno il loro sdegno verso l'uso degli animali da parte della famiglia circense elvetica. Una pratica criticata anche da altre associazioni, compresa la SPAB che un paio di mesi fa ha inoltrato al Municipio di Bellinzona una richiesta di divieto di attendamento di circhi con animali e di manifestazioni di qualsiasi genere che coinvolgano animali selvatici.

11/11/2009 - tio.ch

Arriva il circo Knie, gli animalisti: "Ne vedrete delle belle"

Offensiva Animalista annuncia un presidio all'esterno del tendone. "Qualcosa che in Ticino non si è mai visto"

BELLINZONA - Il circo Knie sbarca in Ticino, e le associazioni animaliste si attivano. Offensiva Animalista annuncia un presidio all'esterno del tendone, in collaborazione con 100% animalisti, un noto gruppo italiano di attivisti animalisti.
Contattata telefonicamente, la responsabile di Offensiva Animalista ha dichiarato che sono attese 30 persone da tutta Italia, che insceneranno un presidio "molto colorato e diverso da quanto in Ticino siamo abituati a vedere".
Saranno quindi una cinquantina gli attivisti che nel primo pomeriggio di sabato esprimeranno il loro sdegno verso la storica famiglia circense elvetica.

29/09/2009 - CdT.ch

"Lasciate gli animali nei circhi"

Azione dell'European Circus contro Austria e Lussemburgo

Gennaio 2005: l'Austria stabilisce il divieto per i circhi con animali di esibirsi sul proprio territorio. Stessa cosa fa, di lì a poco, il Lussemburgo. L'estate scorsa - agosto 2009 - la Bolivia adotta una legge che impedisce a tutti i circhi che svolgono spettacoli sul suo territorio, esibizioni con animali (siano pur essi anche solo "animali domestici").
È in questo scenario che l'European Circus Association (Associazione europea del circo, ECA, vd. link) ha deciso di dire stop a una tendenza che si sta diffondendo in Europa e nel mondo: vietare l'impiego di animali negli spettacoli circensi. La via prescelta: un'azione legale contro Austria e Lussemburgo. Il Presidente dell'ECA, Urs Pilz, ha annunciato ufficialmente l'azione lunedì 28 settembre al Parlamento Europeo. Qui l'ECA e i suoi partner hanno esposto una relazione a Doris Pack, presidente della Commissione per la Cultura e l'Istruzione, e relatrice della risoluzione parlamentare del 2005 (vd pdf).
"Abbiamo atteso circa cinque anni - ha detto Pilz - che la Commissione europea assumesse le proprie responsabilità e sfidasse il bando austriaco. Il diritto di presentare nel circo classico in Europa animali ben curati in buone condizioni di salute deve essere definito una volta per tutte. Egual trattamento per la comunità circense e applicazione della legge significano che i bandi stabiliti da autorità locali (quali Austria e Lussemburgo) devono essere annullati." L'ECA ha poi riaffermato il suo solido impegno per il benessere degli animali. Ha anche presentato un nuovo programma di "Giuramento" in base al quale i soci ECA dovranno rendere noti al pubblico i loro adempimenti e la loro intenzione di nominare ogni anno - per eccellenza e innovazione nel trattamento degli animali - un diverso circo europeo.
m.c./com

24/07/2009

Entro un anno i circhi dovranno dare spettacolo solo con gli artisti umani.

Ogni tanto una bella notizia. La Bolivia e' il primo stato al mondo a vietare completamente l'uso degli animali nei circhi: sia gli animali selvatici che quelli domestici (cavalli, cani, ecc).

Riprendiamo la notizia dal sito di Animal Defenders International, come hanno fatto molti altri siti animalisti e giornali d'opinione.
La Bolivia e' il primo paese al mondo a vietare l'uso di animali selvatici e domestici dai circhi
Animal Defenders International (ADI) e' felice di annunciare che il presidente boliviano Evo Morales ha firmato una nuova legge che vieta l'uso di animali selvatici e domestici nei circhi itineranti. Dopo l'approvazione del Congresso, la legge ha superato anche l'ultimo ostacolo costituito dalla firma del Presidente e verra' pubblicata nelle prossime settimane.
La legge che vede come primo firmatario la deputata Ximena Flores e' il risultato delle evidenze raccolte nel corso di una investigazione sotto copertura condotta da ADI che comprende: leoni tenuti in gabbie troppo piccole sul retro di un camion (due leonesse erano incinte ma venivano ugualmente usate nello spettacolo), analoghe condizioni di detenzione per un mandrillo, tre orsi bruni tenuti in una gabbia di 2.5x3m i cui unici movimenti erano i pochi concessi durante lo spettacolo. E' stata anche segnalata l'inadeguatezza delle barriere di protezione sulla pista. Le risultanze dell'inchiesta sono state presentate al Congresso assieme ad un rapporto del 2008 "The Science on Suffering" ("La scienza delle sofferenza"), che dimostra scientificamente la sofferenza degli animali nei circhi.
La nuova legge bandisce l'uso degli animali, selvatici e domestici, dai circhi in quanto le condizioni e la detenzione vengono considerati atti di crudelta' (NdT: questa motivazione costituisce un avanzamento notevole rispetto alle lasche norme definite in ambito CITES). Ai circhi viene concesso un anno di tempo per adattare i loro spettacoli ai soli artisti umani, e in questo periodo il governo controllera' il rispetto delle norme e procedera' a confische e sanzioni pecuniarie in caso di violazioni.
Questa e' la prima legge nazionale che vieta sia l'uso degli animali selvatici che di quelli domestici. Analoghe leggi vigenti in Austria, Costa Rica, Finlandia e Danimarca si limitano a proibire l'utilizzo degli animali selvatici o solo di certe specie di animali.
Come riconoscimento al Presidente Morales e per l'azione del suo governo, l'ADI ha consegnato il Toto Award per la protezione e conservazione degli animali alla Bolivia (Toto e' il nome di uno scimpanze' salvato da un circo che ora vive libero in Africa).
Il Direttore Responsabile di ADI, Jan Creamer, ha dichiarato: "Questa e' davvero una giornata storica per gli animali dei circhi. Le investigazioni sotto copertura, le evidenze scientifiche e il lavoro dei nostri attivisti hanno segnato una vittoria per gli animali destinata a diffondersi nel mondo. La Bolivia e' il primo stato sudamericano a vietare gli animali nei circhi e il primo nel mondo a vietare ogni specie di animali. Plaudiamo al Presidente Evo Morales per aver innalzato il livello di protezione degli animali in Sudamerica, un risultato che il resto del mondo dovra' seguire.
Ringraziamo anche per il lavoro della deputata Flores, delle organizzazioni locali e di tutti coloro che in stretto contatto con ADI hanno fatto si' che si arrivasse alla promulgazione della legge".
Tradotto da Bolivia first country in the world to ban wild and domestic animals from travelling circuses, Animal Defenders International, 2 luglio 2009
Magari con qualche sfumatura retorica di troppo, queste parole rendono pero' il senso di un risultato importante per gli animali. Un paese che non e' certo tra i piu' industrializzati e ricchi del mondo, dove sicuramente ci sono "cose ben piu' importanti cui pensare", ha dato davvero una bella lezione di civilta'. In America, e in quasi tutta Europa, si continua invece a permettere questa barbarie, e addirittura sovvenzionarla come succede in Italia. Ben venga quindi l'esempio della Bolivia a dire che la speranza di riscatto per gli animali non ha confini.

20/07/2009

Interrogazione di Bill e Elena Arigoni sui leoni del circo Nock

testo interrogazione

Circo Nock,degrado e stress per gli animali?
Un'interrogazione parlamentare chiede al CdS una presa di posizione

Sotto accusa Il popolare circo Nock è nel mirino di una interrogazione parlamentare del deputato socialista Bill Arrigoni. Secondo il granconsigliere «la dignità degli animali non viene più rispettata: quest'ultimi vivono in condizioni di perenne degrado e di stress». Arrigoni riprende un rapporto pubblicato il mese di febbraio 2009 dal giornale di Basilea 'L'amico degli animali', edito anche in italiano e nel quale vengono formulate delle critiche nei confronti del circo Nock.
«La gestione di questi animali – chiede Arrigoni al Consiglio di Stato –, nel caso specifico quelli del circo Nock rispetta la legge sulla protezione degli animali?».
Il deputato fa poi riferimento agli animali domestici, che non sono più visti solo come sostentamento alimentare ma pure come compagni di vita. «Ci accompagnano nella lotta alla solitudine – afferma –, nel recupero della sicurezza se si hanno problemi psichici e pure nella crescita dei bambini». Se è questa la situazione degli animali 'di casa' perché bisogna accettare un trattamento umiliante per quelli del circo? «Pensa il governo – scrive Arrigoni – che sia educativo insegnare ai bambini, anche nella scuola, il rispetto degli animali se poi si permette che soffrano chiusi in piccoli spazi e si esibiscano in numeri contrari alla loro natura soltanto per divertire e rendere contenti i loro genitori?».
Il deputato del Ps, che nella sua interrogazione fa pure riferimento agli abusi a cui sono sottoposti gli animali da circo (in particolare elefanti, leoni, tigri e orsi) chiede infine al governo ticinese «se non pensa che sia il caso di iniziare una campagna di sensibilizzazione fuori e dentro la scuola sul rispetto degli animali, che non sono delle cose da usare come oggetti per il nostro divertimento».

21.05.2009

Pachidermi in sovrappeso: non hanno spazio per muoversi come dovrebbero

Nei circhi elefanti obesi e tigri sotto stress
I risultati di uno studio britannico: cortisolo a livelli anormali, colpa dell'ansia da viaggio

ROMA - Gli animali selvaggi al seguito delle compagnie circensi spendono dall'uno al nove per cento del loro tempo a fare esercizi, per il resto sono confinati in strette gabbie, con gravi conseguenze sulla loro salute. Sono le conclusioni del primo rapporto sul benessere degli animali del circo pubblicato sulla rivista Animal Welfare. Lo studio è stato condotto da ricercatori dell'università di Bristol, Gran Bretagna, guidati da Stephen Harris.
TROPPO STRESS - A soffrire di più sarebbero elefanti, leoni, tigri e orsi. Gli scienziati hanno raccolto campioni di saliva da animali di 153 compagnie circensi. Nelle tigri, la quantità dell'ormone dello stress, il cortisolo, aumenta e resta anormale fino a sei giorni dopo il viaggio e fino a 12 giorni se si tratta del primo viaggio. In media, però, una compagnia resta fissa solo una settimana e per gli spostamenti percorre circa 300 chilometri. Anche quando la compagnia è ferma le condizioni degli animali non sono buone. Secondo il rapporto, gli elefanti sono tenuti in gabbie che vanno da sette a 12 metri quadrati e possono muoversi solo di uno o due metri, la lunghezza della catena a cui sono legati.
ELEFANTI OBESI - Per la mancanza di attività fisica molti pachidermi diventano obesi. Nella savana, invece, un elefante spende dal 40 al 75% del tempo mangiando e si sposta di circa 50 chilometri al giorno. Gli unici animali adatti alla vita del circo sarebbero quelli già addomesticati dall'uomo, come cani e cavalli. Qualche paese, come l'Austria, ha già preso provvedimenti contro questo sfruttamento bandendo gli animali selvaggi dal circo, ma restano ancora gran parte delle compagnie circensi d'Europa e America. In Gran Bretagna per 10 anni non si sono visti elefanti nel circo, ma tre sono ricomparsi a febbraio.
(Ansa)

20.11.2008 - lettere al Corriere del Ticino

Arriva il circo…

Puntualmente arriva il circo; fascino, attesa di novità, eccitazione o noia per molti, disincanto o disinteresse per i numeri che scorrono sulla pista come in un film. Clown, giocolieri, trapezisti, esibizione di animali, sempre lo stesso copione. Eppure da decenni il circo attrae spettatori e la carovana percorre migliaia di chilometri trascinando tonnellate di materiale ma soprattutto di persone e soprattutto animali, sballottati sui treni, inconsapevoli del motivo, nutriti a orari precisi, ben curati ma costretti a lunghi e snervanti esercizi e poi esibiti di fronte al pubblico con un ricordo remoto ai tempi degli spettacoli cruenti dell'Impero Romano. Mi recai anch'io alcune volte al circo, ero bambino e inconsapevole del retroscena crudele degli animali; osservare una tigre o un leone a pochi metri era uno spettacolo affascinante. Oggi il mio modo di pensare è mutato. Anche se il circo da lavoro a molte persone, e qui sono d'accordo e mi fa piacere, stigmatizzo comunque il fatto che animali esotici vengano utilizzati a scopo edonistico senza considerare le loro sofferenze, lontani dai propri habitat naturali, costretti a esibirsi in umilianti spettacoli solo per divertire il pubblico. Anche l'uomo soffre, anche il clown che ripete sempre le stesse storielle che non fanno più ridere, soffre come il Tonio dei "Pagliacci" quando canta: …le lacrime che noi versiam son false… e poi, …vedrete amar sì come s'aman gli esseri umani, vedrete de l'odio i tristi frutti…
Ma l'uomo è consapevole e si ribella alla sofferenza, a modo suo, mentre che l'animale, si rassegna e accucciato nella sua gabbia sogna la savana mentre rincorre una gazzella o mentre si arrampica su un albero in cerca di un succulento frutto. Anche se la gazzella è la vittima, fa parte di una legge della natura che noi forse definiamo spietata, ma non lo è, si tratta invece una legge di equilibrio biologico, mentre che racchiudere un animale in una gabbia è una legge umana, una aberrante legge imposta da un uomo tecnologico che pretende di sottomettere la natura senza rendersi consapevole dei disastri che commette.
Eppure il circo e gli zoo sono sempre di attualità; lasciamo il giudizio a coloro che li frequentano sperando che si rendano conto che molte persone colpevoli di crimini ottengono la libertà dopo un breve periodo di carcere, è invece assurdo che si neghi la libertà ad animali che non hanno nessuna colpa!
L. R., Lamone

7.11.2008 - tio.ch

CHIASSO - Otto tigri bloccate al confine. Il caso degli otto esemplari fermi a Chiasso per un giorno a bordo di un camion per problemi burocratici riportato oggi da LaRegione Ticino suscita non pochi interrogativi. Dopo essere state prese in affitto dal circo Nock per la stagione circense, nel pomeriggio di ieri le tigri hanno potuto finalmente far ritorno a Latina dove risiede il loro proprietario che gestisce un allevamento. Grazie all'intervento del veterinario di condotta Aldo Giudici e la mediazione di Armando Besomi, presidente della Società Protezione Animali di Bellinzona, i felini hanno potuto far ritorno a casa.

Dalla Spab arriva l'invito agli esportatori ed importatori di rispettare le leggi che proteggono le specie in pericolo o in via di estinzione. "Il trasporto di animali attraverso le frontiere, per terra, aria e mare, deve essere fatto con la massima prudenza. Il soggetto deve essere munito di tutti quei certificati internazionali indispensabili per evitare complicazioni alle dogane dove i responsabili svolgono un lavoro delicato ed estremamente importante".
"I tigrotti - spiega la Spab in una nota riferendosi al caso di Chiasso - avrebbero dovuto restare al massimo per sei ore a partire dal punto di carico e la preoccupazione della Spab è stata pure di prevedere un ricovero qualora la dogana avesse impedito l'accesso in Italia. Le tigri - si legge ancora - erano abbastanza nervose e il loro ruggito incuteva paura".
La Spab prende spunto da questo caso per denunciare un commercio - quello degli animali - "che giornalmente, nel silenzio più assoluto, giungono alle frontiere con la speranza di passare inosservati o addirittura nascosti".
La Spab infatti ricorda che sono molti gli animali che vengono mutilati e che soffrono i viaggi transfrontalieri senza che loro non possano avere la possibilità di difendersi.

 

Tigri ancora respinte, poi passano

La Spa rende attenti sul trasporto di animali al confine

Sembrava tutto a posto, mercoledì sera, e invece così non è stato. Le otto tigri ( cinque adulti e tre cuccioli) dirette in Italia e ' parcheggiate' al Palapenz infatti hanno potuto lasciare la dogana di Ponte Chiasso in direzione sud solo nel tardo pomeriggio di ieri e non come era stato garantito da più parti già il giorno prima ( cfr. laRegioneTicino di ieri). Hanno così passato la notte nell'area doganale sempre a bordo del camion che le trasportava. Ieri mattina una casa di spedizioni di Chiasso, la Bernasconi e Arnaboldi, ha provveduto ad elaborare la licenza di esportazione per i tre cuccioli nati in Svizzera ( i cinque esemplari adulti erano entrati in Svizzera dall'Italia all'inizio della stagione del Circo Nock), operazione riuscita invero in deroga a precise norme della legge italiana grazie alle concessioni venute da Roma.~#~ Il problema dunque non è stato di tipo sanitario, ma doganale. I documenti veterinari presentati dal versante svizzero, anche grazie all'intervento della Protezione animali e del veterinario cantonale, non facevano una grinza. Va peraltro precisato che in Svizzera gli animali possono rimanere a bordo di un camion al massi- mo sei ore e norme simili sono in vigore nell'Unione europea: « È sulla base di questa preoccupazione che sono intervenuto, pensando in primo luogo al diritto degli animali » ha spiegato ieri Armando Besomi che ha approfittato per richiamare tutti « alla necessaria prudenza nel trasporto di animali attraverso la frontiera » . È infatti opportuno informarsi, prima di mettersi in viaggio, sulle leggi ed i regolamenti in vigore, pensati in primo luogo per impedire il diffondersi di malattie. Solo in questo modo potranno essere evitati problemi alle dogane, come è successo in questo caso. « A volte la Spa di Bellinzona è chiamata in aiuto da persone che si trovano ferme con degli animali all'aeroporto, ma in questi casi non può fare nulla. L'ordine è di riportare al paese di origine l'animale e se ciò risulta impossibile, quest'ultimo può venir eutanasiato » spiega ancora la Spa.

31 OTTOBRE 2008 - LIBERO

Circhi senza animali

OSCAR GRAZIOLI

L'aberrazione dei circhi che, ancora oggi, sfruttano animali per divertire genitori e bambini ignoranti (absit iniuria verbo) è forse definitivamente avviata verso il tramonto. Se la proposta di Gabriella Gianmarco (Pdl), assegnata attualmente alla Commissione Cultura della Camera dei Deputati, dovesse andare in porto, finirebbe lo sconcio dei circhi dove elefanti, tigri, leoni e compagnia bella vengono sfruttati per il puro divertimento di chi non sa che cosa c'è dietro il tendone e quando si spengono le luci dello spettacolo. Quante volte abbiamo sentito parlare le varie Moire Orfei dei trattamenti dolci, dell'amore verso gli animali, degli inesistenti pericoli paventati da animalisti che nulla capiscono dell'arte circense e del fascino che si nasconde dietro le fini movenze di un domatore. Già, viene in mente la corrida, con tutta l'arte del matador e il macello che, davanti al pubblico osannante, ogni giorno si ripete nelle arene.

La crudeltà

La realtà è che, a parte i mezzi più o meno coercitivi, più o meno violenti d'addestramento, sono gli stessi esercizi che vengono imposti a questi animali, ad essere tout court, una crudeltà. Che in natura gli orsi vadano in bicicletta lo può fare credere solo a chi si foraggia, con il denaro delle nostre tasche, spettacoli che chiuderebbero i battenti oggi stesso. E quando finiscono la carriera? Ho curato personalmente due orsi che non potevano più lavorare in un noto circo, abbandonati su un vecchio vagone ferroviario, pieno di letame, a meno dieci gradi sottozero, proprio da chi li aveva addestrati e "amati" per anni. Non ci vengano a raccontare canne.

Clown e dignità

Ora io non credo, come certi estremisti vogliono, che gli orsi vengano addestrati a ballare sulle piastre bollenti e sono anche convinto che buona parte di chi lavora nel circo ami sinceramente i suoi animali, ma sono altrettanto convinto che, anche se non si usano le piastre bollenti, un orso che balla è un clown che non fa ridere chi conosce la dignità. E anche gli animali hanno una dignità che va rispettata. Se c'è un nemico naturale atavico dei felini selvatici e di tutti gli animali che vivono nella savana, questo è il fuoco, al pari della siccità o delle inondazioni. Immaginate quale stato di coercizione e di stress deve provare il leone che il domatore obbliga a saltare dentro il cerchio di fuoco. Dal fuoco si fugge, per vie che solo l'istinto rende abili gli animali a trovare. Quali coercizioni deve subire un leone, per andare incontro al suo ancestrale nemico? Già questo esercizio, che strappa l'applauso del pubblico, vale la proposta di legge sottoposta al ministro Bondi che preghiamo vivamente di prendere in seria considerazione, così come siamo certi che molti altri parlamentari di opposti schieramenti se ne faranno paladini. Sono lustri ormai che il circo perde "clienti", per merito dell'aumentata sensibilità verso i diritti degli animali e deve essere sostenuto con le stampelle del denaro pubblico. Questo, mentre forme autenticamente artistiche di attività circense, quali "Le Cirque du soleil" fanno il pieno ad ogni spettacolo senza un cent di sovvenzione pubblica e, per fortuna, si moltiplicano in tutto il mondo. È ora di finirla con gli elefanti costretti a montare in fila indiana uno sul groppone dell'altro (cosa riservata all'accoppiamento), con le tigri che, digrignando i denti e ringhiando nel vuoto, sono obbligate a trovare ognuna il proprio cubo dove sedersi o danzare, povere entraineuse che nessun decreto è ancora riuscito a salvare dal meretricio della loro dignità di felini selvatici.

I caravanserragli

Basta con i caravanserragli dove, la domenica mattina, i bambini sono condotti a vedere oggi l'ippopotamo come ieri la donna cannone. I serragli con tigri, leoni ed elefanti hanno costi troppo elevati per muovere le ruote, ma soprattutto appartengono al passato della civiltà, quando l'ignoranza spingeva il popolo sotto il tendone ad ammirare la tigre famelica e la sirena. L'arte circense deve essere sostenuta, purché si ponga fine al dannoso, anacronistico e diseducativo impiego di animali privati della loro anima e della loro dignità.

COMUNICATO STAMPA:

Lugano, 7 novembre 2008
Bloccate per oltre 24 ore, chiuse in un camion in uno stato pietoso, con poco cibo, in attesa di superare il confine con l'Italia.
Ecco la sorte riservata a otto tigri da uno di quei personaggi impiegati nei circhi, che dichiarano a ogni piè sospinto di "amare gli animali". Ecco come vengono trattati gli animali impiegati in strutture anacronistiche e lesive della dignità degli animali, quali sono tutti i circhi che li impiegano nei loro spettacoli. Ecco come le "bestie da fiera" vengono "trattate bene".
Ecco, soprattutto, la statura civile e morale delle persone di cui si serve il circo Nock, direttamente responsabile di quanto che è successo.
Offensiva animalista spera che questo ennesimo episodio contribuisca ad aprire gli occhi di fronte alla reale situazione in cui versano gli animali nei circhi.
In tutti i circhi. Sofferenza più, sofferenza meno.
E, se da una parte invitiamo a riflettere su queste strutture – già vietate ad esempio su tutto il territorio austriaco – dall'altra gridiamo forte e chiaro che anche il circo Knie non è benvenuto e lo invitiamo caldamente a riflettere sulla necessità di rinunciare all'impiego di animali nei propri spettacoli.
Offensiva Animalista
[email protected]

 

 

ARTICOLI

 

CROAZIA

Il paese Mursko Sredice ha vietato l'attendamento dei circhi con animali.

FINLANDIA

A livello federale la Finlandia ha proibito l'esibizione e lo sfruttamento di elefanti, scimmie, predatori, animali acquatici, rinoceronti, ippopotami, ruminanti selvatici, marsupiali, uccelli rapaci, ostriche e coccodrilli
(vedi legge protezione animali del 27 gennaio 1971, rinnovata il 30 settembre 1985).

GRAN BRETAGNA

Più di 220 giurisdizioni municipali o contee hanno proibito l'uso di animali selvatici e in alcuni casi di tutti gli animali (anche non selvatici) in qualsiasi spettacolo.
Queste comprendono:
Barnsley
Blackpool
Birmingham City
Bournemouth
Cardiff (Wales)
Cambridge
Coventry
Derby, Dover
Dunbarton (Scozia)
Eastbourne
Exeter
Lancaster
Liverpool
Maidenhead
Nottingham
Oxford
Portsmouth
Yeomouth
York.

IRLANDA

Belfast ha proibito l'uso di animali selvatici negli spettacoli.

ISRLAELE

I circhi con animali sono vietati dal 1998. Tel Aviv ha proibito l'attendamento dei circhi con al seguito animali selvatici e non nel 2005.

NORVEGIA

A livello federale la Norvegia ha proibito l'esibizione di tutti gli animali selvatici in pubblico.
(legge sulla protezione degli animali varata nel 1974).

SVEZIA

Divieto federale di esibire in circhi o per strada scimmie, predatori (fa eccezione il cane e il gatto domestico) pinnipedi (fa eccezione il leone marino), rinoceronti, ippopotami, cervi, giraffe, canguri, rapaci e coccodrilli
(Ordinanza sulla protezione animali, varata nel 1988).

SPAGNA

Barcelona e Blanes ha proibito l'uso di animali selvatici negli spettacoli

AUSTRALIA

Nell' Australia occidentale ben 14 giurisdizioni municipali hanno proibito l'uso di animali negli spettacoli:
Armadale
Bayswater
Cambridge
Cockburn
Denmark
Fremantle
Kalamunda
Mosman Park
Nedlands
Peppermint Grove
South Perth
Swan
Victoria Park
Vincent.

Per quanto riguarda l'Australia meridionale solo Tea Tree Gully

Nel New South Wales ( lo stato di Sidney) 8 giurisdizioni municipali hanno proibito l'uso di animali negli spettacoli:
Blue Mountains
Hornsby
Liverpool
Manly
Newcastle
Pittwater
Warringah
Woollahra
L' Australian Capital Territory (è un piccolo territorio all'interno del New South Wales con capitale Canberra): l'intero territorio ha proibito l'uso di animali negli spettacoli.
Victoria (stato con capitale Melbourn): alcuni sobborghi hanno proibito l'uso di animali sul loro territorio andando contro la legge in vigore.

BRASILE

Nel maggio 2002 Pernambuco, Rio de Janeiro, e le seguenti città proibiscono l'uso di animali selvatici nei circhi:
Port Alegre
Sao Leopoldo
Cotia
Bauru
Ubatuba
Santa Maria
Sorocaba

CANADA

In British Columbia 19 giurisdizioni municipali hanno proibito l'uso di animali negli spettacoli:
Burnaby
Chilliwack
Coquitlam (city)
Cowichan
Delta (municipality)
Kamloops
Kelowna
Langley (township)
Maple Ridge (regional district)
Nanaimo (city)
Nanaimo (regional district)
New Westminster (municipality)
North Cowichan
North Vancouver
Parksville
Saanich (districts)
Salmon Arm
Surrey (city)
Vancouver (city)
Victoria
Nel Newfoundland 2 giurisdizioni municipali hanno proibito l'uso di animali negli spettacoli: City of St.John's, Mount Pearl
Nella Nova Scotia5 giurisdizioni municipali hanno proibito l'uso di animali negli spettacoli:
Argyle (municipality)
Bridgewater (town)
Digby (town)
Shelburne (town)
Yarmouth (town)
Nel 1999 in Nova Scotia è stata varata una norma per l'esibizione degli animali nei circhi in cui viene proibito l'uso di primati, orsi, pennipedi, cetacei, anfibi o altre specie di pesci; inoltre i circhi devono attenersi a norme specifiche per gli altri animali.
In Ontario 2 giurisdizioni municipali hanno proibito l'uso di animali negli spettacoli: Cobourg, Windsor
In Quebec 2 giurisdizioni municipali hanno proibito l'uso di animali negli spettacoli: Mont Royal, St. Laurent

COLOMBIA

Bogota and Dos Quebradas hanno proibito l'uso di animali selvatici nei circhi.

COSTA RICA

A livello federale è stato proibito l'uso di animali selvatici nei circhi.

STATI UNITI

Proibito l'uso di animali selvatici negli spettacoli nei seguenti paesi:
Encinitas (California)
Garona (California)
Huntington Beach (California)
Pasadena (California) - on public property
Santa Ana (California)
Boulder (Colorado)
Estes Park (Colorado)
Stamford (Connecticut)
Hollywood (Florida)
Lauderdale Lakes (Florida)
Collinsville (Illinois)
Takoma Park (Maryland)
Braintree (Massachusetts)
Quincy (Massachusetts)
Revere (Massachusetts)
Richmond (Missouri)
Greenburgh (New York)
Southampton (New York)
Orange County (South Carolina) - unincorporated areas of the county
Port Townsend (Washington)
Redmond (Washington)
Alcune giurisdizioni municipali hanno proibito l'uso di alcuni tipi di animali negli spettacoli (come per esempio l'orso, l'elefante,…)

VENEZUELA

Naguanagua ha proibito l'uso di animali selvatici negli spettacoli

SINGAPORE

ha proibito l'uso di animali selvatici nei circhi e in qualsiasi altro spettacolo



Circo Royal

in Ticino dal 17.05 al 01.06 2014

Serraglio a Locarno. Per lo più sporcizia e ferraglia, poi qualche animale che sconsolatamente vi pascola e dei circensi che si lavano nella vasca degli animali acquatici...
Ma abbiamo proprio bisogno di altro squallore, in Ticino?

altre immagini

 


Riceviamo e giriamo da un messaggio pervenutoci da anonimi via e-mail e alla casella del nostro canale youtube. Da guardare e divulgare.

 

Le nefandezze di Lugano Cavalli

Lugano cavalli si è presentato come un evento di rilevanza nazionale equestre. in realtà, visto da vicino e non per sentito dire, si è dimostrato come un squallido evento di sfruttamento animale. L’addestratore/circense Andreuzzi si è rivelato un aguzzino della peggiore specie, con gesti di sopraffazione/umiliazione/violenza come raramente si sono visti in Ticino, se non da parte dei circensi stessi.
Ci aspettavamo un evento che potesse richiamare l’amore verso gli animali. In realtà siamo stati attoniti spettatori di un macabro carosello specista. Anche questa volta si è persa l’occasione di fare un passo verso gli esseri senzienti più fragili, previlegiando il divertimento crasso ad altre forme più intelligenti di passatempo. La Ticino bene schifa gli aguzzini.

- I Bastardi Senza Gloria -

Video su youtube al link:
http://www.youtube.com/user/0BastardiSenzaGloria

 


Il circo Nock è fuorilegge?

Interrogazione di Alessio Arigoni al Municipio di Lugano

(18 agosto 2009)

 

Premessa: Il circo e le arti circensi con il loro antico e prezioso valore socio culturale e pedagogico sono delle forme d'arte e di intrattenimento da preservare e da incoraggiare, ma...

Indovinello: passano anni della loro vita viaggiando in condizioni misere, dovendo sopportare climi a loro estranei, caldo torrido o freddo glaciale, convivendo con malattie croniche causate dallo stress, chiusi in gabbie anguste, dalle quali escono solo per essere trattati come pagliacci e ridicolizzati. Vengono maltrattati se non raggiungono le aspettative del domatore. Cosa sono?
Sono gli animali del circo nel 2009!
51 anni dopo i primi programmi televisivi in Ticino.
40 anni dopo il primo uomo sulla Luna.
32 anni dall'avvento del Personal Computer.
18 anni dall'avvento di Internet.
4 anni dopo la riforma della Legge federale sulla protezione degli animali che li eleva ad esseri viventi e non più “cose”.

La legge federale sulla protezione degli animali (LAPn) dice:
Art. 1 Scopo
Scopo della presente legge è di tutelare la dignità e il benessere degli animali.

Art. 3 Definizioni
Nella presente legge s’intende per:
a. dignità: il valore intrinseco dell’animale, che va rispettato da chiunque se ne occupi. Il fatto di arrecare all’animale un aggravio che non può essere giustificato da interessi preponderanti è lesivo della sua dignità. Vi è aggravio per l’animale se gli sono inflitti in particolare dolori, sofferenze o lesioni, se l’animale viene posto in stato d’ansietà o mortificato, se s’interviene in modo assai incisivo sul suo fenotipo o si pregiudicano le sue capacità, oppure se l’animale viene eccessivamente strumentalizzato;

La legge cantonale di applicazione alla legge federale sulla protezione degli animali dice:
Art. 5 Nelle rispettive giurisdizioni comunali, i Municipi applicano le misure di polizia locale (ai sensi della Legge organica comunale e della Legge sanitaria), vigilano sull’osservanza della legislazione in materia di protezione degli animali ed eseguono i provvedimenti ordinati dalle competenti autorità cantonali.

IL FATTO
Nel mese di febbraio a.c. la Protezione Svizzera degli Animali (PSA) ha reso pubblica una relazione sullo stato degli animali nei circhi in Svizzera nel 2008 sul proprio periodico “L'amico degli animali” e sul sito internet che fa capo al seguente indirizzo:
http://www.tierschutz.com/zirkus2009/

In questa relazione si evidenzia in generale come gli animali non siano idonei a muoversi con i circhi perché risulta molto difficile rispettare il più possibile le regole naturali di ogni singola razza, e in particolare come il circo Nock, nonostante una denuncia pubblica nel 2008 della stessa PSA, non rispetti ancora le minime richieste dell'attuale Ordinanza del 23 aprile 2008 sulla protezione degli animali (OPAn) (http://www.admin.ch/ch/i/rs/455_1/index.html) in fatto di custodia di alcuni di essi.

La relazione resa pubblica dalla PSA analizzando la detenzione degli animali del circo Nock, evidenzia come nella maggior parte dei casi gli animali vengano rinchiusi in spazi non conformi a quanto richiesto dall'OPAn. Nonostante alcune deroghe sull'entrata in vigore della nuova OPAn il circo Nock non avrebbe ritenuto opportuno evitare sofferenze inutili agli animali adattando le grandezze delle gabbie.

Il circo Nock utilizza: leoni, tigri, wallaby (piccoli canguri), lama, cammelli, zebre, cavalli, pony, polli, oche, capre.

Colpisce in particolare la situazione dei leoni e della tigre, i quali devono condividere gli stessi piccoli spazi nonostante queste due specie di grossi felini abbiano esigenze molto diverse. Per esempio: i leoni vivono generalmente in branco, le tigri sono abitualmente solitarie.
Nella relazione si legge che durante il sopralluogo i maschi mostravano movimenti stereotipati, per venti minuti di fila camminavano avanti e indietro lungo la grata della gabbia. Questo comportamento è tipico dei felini che sono stressati e che si trovano costretti a vivere in gabbie anguste.
I felini sono tenuti nei famosi carrozzoni da circo in piccoli compartimenti che possono essere a loro volta suddivisi in spazi ancora più ristretti. La dimensione di ogni compartimento è di appena 4 m2 (2.5m x 1.5m). I gruppi di animali vengono suddivisi in due o più compartimenti. Per il primo gruppo nella parte anteriore della carovana vi è anche una “veranda” di circa 4m2. In tutte le gabbie c’è molta paglia.
Ai vagoni sono attaccati due recinti fatti di inferriate come spazio per far uscire i felini. Una parte è fatta di cemento una parte di erba. La dimensione è di 25m2 per ogni recinto.

Alla fine il giudizio della PSA è molto chiaro: Lo spazio è assolutamente troppo piccolo.
Un leone e le tigri non hanno bisogno di così tanta paglia ma piuttosto di più spazio per muoversi.
Gli animali passano la maggior parte del loro tempo in quei pochi m2. Anche la parte esterna è troppo piccola per degli animali grandi come i felini. Gli elementi importanti di svago per la tenuta degli animali mancano completamente (giochi, alberi per grattarsi, nascondigli, ecc..).

Situazione legale riscontrata in febbraio a.c. dalla PSA:
Le richieste minime della nuova OPAn non vengono rispettate!
Neanche le richieste minime della vecchia OPAn vengono rispettate!

Per 4 leoni adulti dovrebbero esserci 180 m2 a disposizione invece lo spazio interno ed esterno
secondo i rilevamenti della PSA raggiungono solo 50 m2!

Le dimensioni delle gabbie sono regolate nell'allegato 2, tabella 1 dell'OPAn
(http://www.admin.ch/ch/i/rs/455_1/app2.html). Queste dimensioni sono obbligatorie per tutti gli animali che vivono rinchiusi negli zoo o nei circhi.

Ma l'articolo 94 (OPAn), paragrafo 2 dice:
Possono non soddisfare interamente i requisiti minimi di cui all’allegato 2:
a.
i parchi in cui si trovano animali che con frequenza e regolarità sono addestrati nel maneggio, allenati o presentati in pubblico, nel caso in cui le dimensioni limitate di alcuni luoghi non consentano di soddisfare tali requisiti;

Fatta la legge, trovato l'inganno!

Da sottolineare in conclusione che la relazione della PSA mette in risalto irregolarità anche nella gestione degli altri animali. Per es.: il recinto degli wallabi sarebbe troppo piccolo, idem per i lama, i cammelli e le zebre che in più patirebbero la mancanza di oggetti per lo svago.


Alla luce delle considerazioni fin qui esposte pongo i seguenti quesiti al lodevole Municipio:

-Quali accertamenti effettua per verificare il rispetto della dignità degli animali (art.1 LAPn) prima di dare l'autorizzazione di attendamento ad un circo?

-Non crede il Municipio di dover verificare la corretta messa in atto delle disposizioni dell'OPAn da parte del circo Nock, oppure di farne richiesta al veterinario cantonale?
--Se no, perché?

-Gli spazi messi a disposizione del circo Nock sono sufficienti affinché gli animali possano godere del giusto spazio?
--Quali garanzie vengono chieste in tal proposito al circo e che verifiche sono eseguite?

-Nel caso del circo Nock viene concessa la deroga posta all'art .94, par .2, let. a dell'OPAn prevista per gli spazi di dimensioni limitate?
-- Se si, perché non si sono trovati altri spazi che permettessero agli animali maggior benessere?

-Quante volte negli ultimi 10 anni il circo Nock ha usufruito della deroga di cui sopra?

-Ci sono delle scuole comunali che vanno a visitare lo zoo del circo Nock?
-- Se si, sulla base di quale aspetto didattico?

-Come giudica l'uso di animali negli spettacoli circensi?

-Come giudica l'introduzione nel regolamento comunale di un divieto di attendamento per i circhi che fanno uso di animali come già fatto da numerose città nel mondo?

Ringrazio per l'attenzione e invio distinti saluti.

Alessio Arigoni

testo interrogazione

 


Animali nei circhi – circo Nock

Interrogazione di Bill e Elena Arigoni sui leoni del circo Nock

testo interrogazione


Quella che segue è la traduzione (fatta alla buona per chi come me non sa il tedesco) del Rapporto sul circo Nock allestito ad opera della Società protezione animali di Basilea e reso PUBBLICO sul suo sito internet
www.tierschutz.com/zirkus
Una sintesi di tale rapporto la si trova sul numero di Febbraio 2009 del giornale "L'amico degli animali" (edito anche in italiano) .

CIRCO NOCK
Dall' ultima visita del 2008 ci sono stati ben pochi cambiamenti

Animali:

I leoni e 1 tigre vengono tenuti in 2 gruppi diversi:
- 1° gruppo: 2 femmine, 1 maschio, 1 maschio castrato
questo gruppo viene a sua volta suddiviso in un sottogruppo:
1 femmina con 1 maschio / 1 femmina con 1 maschio
- 2° gruppo: 5 leoni e 1 tigre – tutti giovani

Condizione degli animali
I maschi mostravano movimenti stereotipati (per 20 min. di fila camminavano
avanti e indietro lungo la grata della gabbia).
Questo comportamento è tipico dei felini che sono stressati e che si trovano costretti a vivere
in gabbie anguste

Gabbie
i felini sono tenuti nelle famose caravane da circo che possono essere a loro volta
suddivise in spazi ancora più ristretti (gruppo1 in 5 spazzi, gruppo 2 in 4 spazi).
La dimensione di ogni spazio è di appena 4 mq (2.5m x 1.5m)
I gruppi di animali vengono suddivisi in 2 o più spazi.
Per il primo gruppo nella parte anteriore della carovana vi è anche una
“veranda” di circa 4mq.
In tutte le gabbie c’è molta paglia

Cibo: agli animali adulti del gruppo 1 viene dato da mangiare separatamente negli scompartimenti dei vagoni.
Gli animali giovani invece mangiano tutti insieme.
Dopo un tempo ben stabilito agli adulti vengono portati via tutti i resti rimasti così si può iniziare la pulizia degli spazi. La femmina ha una reazione impetuosa quando le viene portato via il resto del cibo

Spazio per muovervi
ai vagoni sono attaccati 2 recinti fatti di inferriate come spazio per far uscire i felini.
Una parte è fatta di cemento una parte di erba.
Le dimensioni sono di 25mq per ogni recinto.
Durante tutti il tempo della nostra visita non hanno fatto uscire nessun felino nei recinti perché le gabbie erano appena state fatte.
Nei recinti esterni mancavano alberi per grattarsi, nascondersi, …

Giudizio sulla tenuta degli animali
Lo spazio è assolutamente troppo piccolo
Un leone e le tigri non hanno bisogno di così tanta paglia ma piuttosto più spazio per muoversi
Gli animali passano la maggior parte del loro tempo in quei pochi metri quadri.
Anche la parte esterna è troppo piccola per degli animali grandi come i felini
Gli elementi importanti per la tenuta degli animali mancano completamente (giochi, alberi per grattarsi, ecc..)

Situazione legale
Le richieste minime della nuova legge TSchV non vengono rispettate!
Neanche le richieste minime del vecchio TSchV vengono rispettate!
Per 4 leoni adulti dovrebbero esserci 180 mq a disposizione invece spazio interno+esterno
raggiungono solo 50 mq!
Anche per gli animali giovani la situazione é simile.


Per il testo originale in tedesco vedi file

Di seguito ci sono due articoli che spiegano bene la situazione di degrado e di stress che subiscono molti animali portati in giro nei carrozzoni solo per il piacere di noi umani. Accettando queste situazioni non si rispetta la dignità degli animali e quindi nemmeno della legge che li protegge. Gli animali sono entrati sempre di più nella nostra vita non come sostentamento alimentare ma come compagni di vita (cani, gatti ,ecc.) . Ci accompagnano nel combattere la solitudine, nel ricuperare la propria sicurezza se si hanno avuto problemi psichici, nel far crescere i bambini educandoli alla responsabilità e ad avere a che fare con esseri che danno solo affetto ricevendo affetto. Se questa è la situazione nelle case non si capisce perché si debba accettare una gestione umiliante degli animali nei circhi.

Chiedo quindi al CdS:

- la gestione di questi animali, in questo caso quelli del circo Nock, rispetta la legge sulla protezione degli animali (Art. 1 Scopo della presente legge è di tutelare la dignità e il benessere degli animali);

- il veterinario cantonale ha concesso una deroga speciale per permettere a chi gestisce i circhi di non rispettare la dignità dell'animale (Art. 3 lett. a, dignità: il valore intrinseco dell’animale, che va rispettato da chiunque se ne occupi. Il fatto di arrecare all’animale un aggravio che non può essere giustificato da interessi preponderanti è lesivo della sua dignità. Vi è aggravio per l’animale se gli sono inflitti in particolare dolori, sofferenze o lesioni, se l’animale viene posto in stato d’ansietà o mortificato, se s’interviene in modo assai incisivo sul suo fenotipo o si pregiudicano le sue capacità, oppure se l’animale viene eccessivamente strumentalizzato;

- pensa che sia educativo insegnare ai bambini , anche nella scuola, il rispetto degli animali e poi permettere che li vedano soffrire chiusi in piccoli spazi ed esibirsi in numeri contrari alla loro natura magari solo per divertire e rendere contenti i genitori;

- non pensa che la desensibilizzazione e l'assuefazione alla violenza, in questo caso sugli animali, implicano anche la diminuzione o l'atrofizzazione dell'empatia, cioè la capacità di immedesimarsi negli altri sul piano cognitivo e su quello emozionale. E' utile ricordare che l'empatia è lo strumento più efficace per prevenire, ridurre ed eliminare la violenza nei rapporti tra gli esseri umani e tra gli esseri umani e gli altri animali;

- non pensa che bisognerebbe iniziare una campagna di sensibilizzazione fuori e dentro la scuola sul rispetto degli animali che non sono cose da usare come oggetti per il nostro divertimento.


Giuseppe Bill Arigoni Magliaso, 18.7.09

risposta all'interrogazione


PACHIDERMI IN SOVRAPPESO: NON HANNO SPAZIO PER MUOVERSI COME DOVREBBERO

Nei circhi elefanti obesi e tigri sotto stress

Rivista ANDA (Spagna)

ANDA - INFO CIRCHI - PRIMAVERA 2009

InfoCirchi inizia le sue riunioni con il Ministero e i Comuni per conseguire la proibizione dell'uso degli animali nei circhi

Da anni ANDA sta lottando per combatere una delle attività "ludiche" piú dannosa per gli animali, in cui si vedono obbligati a pateciparvi: i circhi. Essere animale e sfruttato in uno di questi spettacoli ambulanti dev'essere terribile: passano anni della loro vita viaggiando in condizioni misere, chiusi in gabbie, dalle quali escono solo per essere trattati come pagliacci, e maltrattati se non compiono le aspettative di un domatore senza cuore.
Per questo, alla ricerca di una soluzione a questo problema, ANDA, assieme alle associazioni Libera!, FAADA, e l'organizzazione inglese Born Free (con la quale lavoriamo già in InfoZoos) abbiamo messo in marcia un progetto chiamato InfoCircos il cui scopo è quello di proibire l'uso degli animali nei circhi spagnoli.
Al momento, abbiamo avuto una prima riunione con il ministero dell'ambiente, dove abbiamo esposto alle autorità responsabili la necessità di creare una Legge Nazionale sui Circhi il piú restrittiva possibile, cioé che riguardi il maggior numero di specie animali, e non solo quelli inclusi nella Convenzione sul commercio internazionale sulle specie minacciate di fauna e flora (CITES). Stiamo ora aspettando una risposta da parte dei rappresentanti del Ministero.
L'altra iniziativa che sta sviluppando Infocirchi è quella di creare un "marchio di qualità" destinato a tutti i comuni che decidono di proibire l'attendamento di circhi con animali. Tutti questi comuni "Liberi da Circhi con Animali" potranno esibire il marchio di qualità inviato dalla nostra piattaforma. Hanno già aderito alla proibizione 12 comuni catalani tra cui Lerida e Barcellona, cosí come Monzon a Huesca ed Esporles a Maiorca. Inoltre si sono tenute riunioni con altre località importanti come Figueras, Gerona e San Fernando de Henares a Madrid. In questa Comunità, inoltre siamo in contatto con Izquierda Unida (Sinistra Unita) per fare in modo che in tutti i comuni madrileni in cui sono rappresentati collaborino per la proibizione di queste pratiche crudeli e aberranti.



BELGIO, IL GOVERNO VIETA I CIRCHI CON LEONI, TIGRI ED ELEFANTI
27 Jul, 2004
Autore:OLS
http://www.oltrelaspecie.org/circo.htm


BRUXELLES, 22 luglio - Le tigri, i leoni e gli elefanti attualmente utilizzati nei circhi del Belgio non saranno, alla loro morte, sostituiti né potranno essere, d'ora in poi, essere mostrati al pubblico: il ministro agli Affari sociali e alla Salute pubblica Rudy Demotte ha deciso di vietare quegli spettacoli. I circhi stabiliti in Belgio hanno un mese di tempo per fornire alle autorità pubbliche la lista degli animali interessati. Leoni, tigri e altri animali esotici saranno identificati e schedati dal servizio federale belga per il benessere degli animali. Il provvedimento varato dal governo belga impedisce inoltre ai circhi internazionali di mostrare felini e pachidermi in azione.



Indagine svolta dalla SPA sulla detenzione di animali nei circhi

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