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CIRCO E ANIMALI: la crudeltà

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Il circo con gli animali è veramente divertente?


E' naturale per un orso ballare o per delle foche giocare con un pallone? Oppure per un elefante mantenere il suo peso di diverse tonnellate sulle sole zampe posteriori? O per dei felini saltare attraverso un cerchio infuocato, considerato anche il terrore atavico degli animali per questo elemento? Obiettivamente, crediamo di NO! Invece, evidentemente, i circensi trovano che tutto ciò sia naturale e normale per gli animali.

Almeno, così affermano quando li si accusa di maltrattare gli animali. La loro esplicita ipocrisia nel negare gli evidenti maltrattamenti e prevaricazioni nei confronti degli animali che tengono prigionieri, non impedisce a chi è un minimo sensibile di vedere la cruda realtà, dietro una facciata di lustrini e divertimento. Per stravolgere completamente l'istinto di un animale, si deve necessariamente ricorrere alla violenza: per far alzare alternativamente le zampe ad un orso si ricorre a piastre e pungoli elettrici (nel passato a braci ardenti), per fa "sorridere" un pony lo si punge ripetutamente sul muso con uno spillone, in modo che durante lo spettacolo si ricordi il dolore ed esegua l'esercizio.

La stessa circense Liana Orfei sostiene che "la tigre è pericolosa perché, oltre a essere astuta, è vigliacca. La tigre ti attacca a tradimento. Mentre il leone in genere è leale (...). La iena non la domi mai perché non capisce. Puoi punirla cento volte e lei cento volte ti assale e continua ad assalirti perché non realizza che così facendo prende botte mentre, se sta buona, nessuno le fa niente." E ancora, la signora Orfei afferma che le foche "possono essere ammaestrate solo per fame e non si possono picchiare perché lo loro pelle, essendo bagnata, è delicatissima. Ma con un po' di pesce ottieni quello che vuoi". Anche per insegnare alle tigri a salire sugli sgabelli, si usano la fame e le botte, continua la signora Orfei: "... poi ricomincia la storia con la carne finché la belva si rende conto che se va su riceve dieci-dodici pezzettini di carne, sa va giù la picchiano, e allora va su."

Tutto questo dopo che l'animale è stato allontanato dal suo ambiente, nel caso dei cuccioli anche dalla madre, e posto in un luogo sconosciuto e ostile. A parte gli "spettacoli" e gli esercizi, gli animali rimangono per il resto del tempo in gabbie anguste, assolutamente non adatte a soddisfare le più elementari esigenze etologiche, a volte incatenati (come nel caso degli elefanti), soggetti al caldo e al freddo. Per molti animali non abituati al lungo inverno europeo, il freddo rappresenta un vero e proprio tormento. Anche i continui spostamenti creano gravi disagi, visto che avvengono in condizioni durissime ed estenuanti per gli animali.

Gli animali selvatici sono fatti per vivere liberi, hanno tutto il diritto di vivere la loro vita in libertà nella loro terra d'origine, non hanno commesso alcun crimine che giustifichi la loro prigionia a vita, il loro maltrattamento, e la loro umiliazione durante gli spettacoli.

Alcuni circhi hanno scelto di non utilizzare più gli animali: gli australiani "Flyng Fruit", i canadesi "Cirque du soleil", i francesi "Les Colporteurs", gli americani "Minimus", "Nuage", "Hiccup" e molti altri, valorizzando al meglio la bravura dei giocolieri, trapezisti, clown, comici, mimi, contorsionisti. Questa è la direzione da seguire, l'unica civile.

L'ADDESTRAMENTO DEGLI ANIMALI NEL CIRCO:

circo

 

LE CONSEGUENZE FISICHE, PSICOLOGICHE E GLI ABUSI


Comportamenti anormali e privazioni


Gli animali in cattività, sofferenti a causa di spazi inadeguati alle specie, convivenze difficili con altri animali, stress e frustrazione, dimostrano il loro disagio con un comportamento anormale. Gli esperti hanno identificato un grande numero di comportamenti anormali, tra i quali i movimenti ripetitivi privi di senso, il camminare avanti e indietro, movimenti veloci della testa dall'alto verso il basso oppure in modo ondulatorio, che si sviluppano in comportamenti più radicati.

Il nostro studio ha individuato un comportamento disturbato in una grande quantità di specie tra cui elefanti, cavalli, lama, leoni e tigri. Gli animali dei circhi sono costretti all'isolamento combinato alla reclusione quindi non è sorprendente osservare questi comportamenti anormali causati dalla frustrazione, se non si ha la possibilità di fare altro che camminare su e giù, è molto probabile che ogni creatura faccia lo stesso.
I comportamenti spaziavano da animali chiaramente disturbati ad altri "solo" fortemente frustrati, i quali forse ripetono lo stesso percorso semplicemente perché non hanno altro posto dove andare.
Già lo studio eseguito in precedenza sullo stress e i danni psicologici degli animali dei circhi risalente al 1989 ha dimostrato che:

tutte le specie osservate mostravano costanti di comportamento anormale e che questo comportamento anormale poteva occupare anche una parte considerevole del tempo degli animali;
gli elefanti del circo impiegavano 60% del loro tempo a muovere avanti e indietro gli arti incatenati, e i comportamenti anormali occupavano il 25% del loro tempo;
gli orsi camminavano a lungo o senza una chiara direzione per il 30% del loro tempo

Abbiamo trovato elefanti che dondolavano implacabilmente la loro testa, cavalli e altri animali nelle stalle che roteavano la testa, tigri e leoni ed altri felini che camminavano su e giù per la loro piccola gabbia. Tutti gli animali osservati nelle stalle, legati o incatenati, erano frustrati e annoiati e mostravano un desiderio represso di libertà. Tutto ciò è stato osservato sia durante le tournées che durante il periodo di pausa.
Le nostre scoperte indicano che la situazione appare peggiore rispetto a quella riportata precedentemente; per esempio è stato osservato che un elefante è stato incatenato per il 96% del suo tempo, mentre nel 70-90% del suo tempo l'animale ripeteva movimenti a scatti e ondulatori.

 

Analisi di comportamento stereotipato in un gruppo di elefanti da circo


Una videocamera ha monitorato un gruppo di quattro elefanti (Rhanee, Tembo, Rosa e Opal) tenuti presso il Mary Chipperfield Promotions Ltd. La camera ha registrato i movimenti degli animali e le persone che entravano nel tendone dalle 7.30 alle 17.00 ogni giorno. Per questo studio sono stati scelti tre giorni a caso in un periodo di 30 giorni. Sono stati identificati comportamenti ripetitivi o stereotipati gravi e meno gravi in tutti gli elefanti eccetto uno.

Descrizione di comportamento stereotipato o ripetitivo:

Rhanee (elefante asiatico, 27 anni)
Un movimento veloce della testa dall'alto verso il basso, seguito da grandi rotazioni, per ritornare ancora al movimento precedente. Faceva brevi pause per mangiare e bere e poi continuava. Smetteva altresì per toccare gli altri elefanti o persino avvolgere le loro proboscidi con la propria. Effettuava questi movimenti sia incatenata che libera.

Tembo (elefante asiatico, 12 anni)
Piccoli movimenti della testa dall'alto verso il basso, una pausa di meno di un'ora durante il periodo senza le catene; poi ripresa e incremento dei movimenti.
I movimenti della testa descritti precedentemente vengono spesso seguiti da un
innalzamento della proboscide e poi della testa. Questi non sono stati considerati parte dei comportamenti ripetitivi, sebbene uno studio più lungo può provare che lo siano. Tembo interrompe i movimenti ripetitivi se trova del cibo o dell'acqua. Quando gli vengono tolte le catene il mattino, smette con questi movimenti per un'ora e 15 minuti prima di ricominciare. Durante questo periodo di tempo, gli elefanti vengono nutriti. Col passare del tempo le costanti di comportamento di Tembo aumentano gradualmente. Poi dalle 15.00 alle 16.30 diminuiscono, e cammina lungo il recinto; sembra un po' più interessato a Opal e Rosa, è probabile che sappia che il cibo e l'acqua gli vengano dati alla fine di questo periodo di tempo. La giornata termina 27 minuti dopo che è stato incatenato ma durante questi minuti gli elefanti vengono nutriti, dissetati e messi a dormire.

Rosa (elefante africano, 14 anni)
Rosa mostra un comportamento molto inusuale in quanto dondola avanti e indietro molto lentamente per circa 7 secondi ogni volta; 3.5 avanti, 3.5 indietro. Questo è difficile da notare senza la possibilità di far scorrere il nastro di registrazione velocemente in avanti.
Rosa odia essere incatenata. Ciò è spiegato dal fatto che ha continuato questi movimenti dalle 7.30 alle 9.00, poi, dopo che è stata liberata, dalle 9.00 alle 10.30 sono cessati.
Durante la giornata si verificano altri pochi episodi. Sembra ricominciare con questi movimenti quando l'impiegato che si occupa di loro, Steve Gills, gli è vicino mentre pulisce e la incatena. Quando se ne va, i movimenti diminuiscono nuovamente. Nel tardo pomeriggio, dopo che è stata nutrita, abbeverata e messa a dormire, non si nota un aumento di questo comportamento fino a poco dopo che viene incatenata per la notte.

Giorno 1
Tempo impiegato in comportamento stereotipato:
Rhanee 61%
Tembo 30%
Rosa 4%
Opal 0%

Giorno 2
Tempo impiegato in comportamento stereotipato:
Rhanee 73%

Giorno 3
Tempo impiegato in comportamento stereotipato:
Tembo 66%
Rosa 14%
Opal 1%

Gli elefanti venivano tenuti in un piccolo recinto con nessun tipo di arricchimento
ambientale. Durante la notte venivano incatenati al suolo e liberati il mattino. Non c'erano spazi per esercizi. Tembo, Rosa e Opal non hanno lasciato questo recinto quattro mesi.
Durante questi mesi Rhanee lascia il recinto una volta per una sessione di esercizi di 7 minuti. Flora lascia il recinto per 4 sessioni di esercizi.
Tembo, Rosa e Opal mostravano una diminuzione dei comportamenti anormali il mattino, subito dopo la loro liberazione dalle catene. Questo era anche il momento in cui venivano nutriti e abbeverati, quindi il loro comportamento cambiava in attesa di questa attività.
Il dondolare, roteare e muovere dall'alto al basso la testa si intensificava durante il periodo in cui gli elefanti erano incatenati (ogni notte). Comunque il nostro studio è basato sul comportamento mostrato durante il giorno, in quanto questo è il miglior indicatore della gravità in cui il comportamento è radicato.
Vale la pena notare che quando Tembo era isolato nel piccolo recinto il suo comportamento anormale era del 66% e che, durante il giorno che abbiamo scelto per lo studio, quando era nel recinto più grande con Rosa e Opal, ha mostrato una marcata diminuzione.
Rhanee era probabilmente l'animale più disturbato che abbiamo osservato durante l'intero studio. Prima di tornare al Mary Chipperfield promotions, era stata in tour con il circo Santus. Veniva tenuta incatenata al suolo per quasi tutto il tempo (96%), e aveva un livello molto alto di movimenti stereotipati con dondolio e oscillazione del capo senza differenza tra i periodi in cui era incatenata nel suo vagone, nella tenda o al campo.


Altri casi

Tigre, lupo, iena, 2 orsi – Circo Nazionale Austriaco (Louis Knie)
Una tigre femmina chiamata Madras cammina costantemente avanti e indietro anche quando è chiusa in gabbia; perde bava dalla bocca. Il presentatore la descrive come un animale nervoso e stressato. Il lupo, la iena e i due orsi bruni camminano tutti avanti e indietro senza sosta.

Lama – Circo Jay Miller's
Un lama è stato ripreso immediatamente dopo uno spettacolo mentre effettuava un vigoroso comportamento stereotipato nel suo recinto. L'animale muoveva continuamente la testa da una parte all'altra e poi dall'alto verso il basso. Benché la nostra osservazione di questo animale è stata breve, un circense tentava di distrarre il lama ma senza successo.

Cammello – Circo Harlequin
Clifford, era il più nervoso in un gruppo di 5 cammelli. Quando era tranquillo, particolarmente nel ring in attesa di essere montato, contraeva nervosamente la testa, la muoveva dall'alto al basso e in modo ondulatorio. Sollevava le gambe, particolarmente quella posteriore sinistra, ferita a causa delle catene.

Tre elefanti – Circo King
Tre elefanti, femmine asiatiche, Bridget, Nellie, e Titch. Nei periodi in cui sono incatenati e senza cibo, tutti gli elefanti muovono le loro teste dall'alto al basso. In particolare Titch muove la testa in modo ondulatorio in modo molto più marcato degli altri. Nessuno di loro lasciava la tenda se il tempo era brutto e restavano incatenati. In queste occasioni si verificava un incremento dei comportamenti anormali: dondolando la testa e muovendola dall'alto al basso. Dimostravano la loro frustrazione per essere incatenate all'interno durante tutta la giornata, battendo rumorosamente le loro catene sul terreno.

Orso – Circo King
L'orso Fat Fred cammina avanti e indietro nella sua gabbia per molto tempo, malgrado avesse accesso anche a un piccolo spazio adiacente con dell'acqua, un tronco e un copertone.

Cavallo – Circo King
L'unico esercizio che compie il cavallo Barnum consiste nel camminare avanti e indietro dal ring e gli spettacoli che esegue. Cammina spesso avanti e indietro nella sua stalla mentre dondola la testa. E' stato ripreso mentre tornava dal ring al suo recinto, dove è ricaduto immediatamente nei movimenti ripetitivi con la testa da una parte all'altra. In un'occasione: Barnum è stato ripreso dondolando la testa da una parte all'altra mentre alzava le gambe in modo alternato.

Scimpanzé – Mary Chipperfield Promotions
Trudy, il baby scimpanzé era estremamente insicuro e spendeva la maggior parte della giornata stringendo un pallone di plastica che si trovava nella sua gabbia. Anche mentre si muoveva nella gabbia teneva sempre il pallone stretto a sé.

Leonessa – Chipperfield Enterprises
La leonessa Maria è stata filmata per un certo periodo di tempo mentre ripete sempre gli stessi passi in continuazione, spostandosi da un'estremità del vagone all'altra. Sebbene il comportamento di Maria a quel momento non potesse essere ritenuto stereotipato, come altri felini in momenti di frustrazione poteva mostrare movimenti automatici tipici, per esempio quando desiderava uscire dal vagone dopo che le altre erano già uscite.
Una delle leonesse in queste gabbie produceva un fracasso costante; osservandola ne è risultato che il rumore era provocato dal fatto che camminava su e giù per la gabbia, camminando sempre nella ciotola dell'acqua nello stesso punto della gabbia ogni volta.

Giraffa – Mary Chipperfield Promotions
La giraffa era tenuta in un recinto nel capannone degli elefanti. Nelle quattro settimane seguenti all'arrivo dell'animale i segnali di frustrazione aumentavano. Camminava in circolo e gettava la sua testa all'indietro con un movimento rotatorio.
In un'occasione il veterinario ha fatto alcune osservazioni sullo stato degli animali selvatici che mostravano movimenti stereotipati, sostenendo che il comportamento stereotipato è uno dei problemi degli animali selvatici tenuti in cattività, e che i leoni e le tigri in natura possono girovagare per centinaia di acri per cacciarsi le prede, mentre in cattività non possono farlo e quindi si annoiano.

Sofferenza generale: ambiente e gestione degli animali


Molta sofferenza è causata dal modo in cui vengono tenuti gli animali. Strutture
inadeguate, animali da gruppo isolati: tutti presentano un misto di costanti di comportamenti anormali.
Un esempio di cattiva gestione degli animali è quando il circo era attendato su un pavimento di cemento e nessun animale aveva la possibilità uscire sull'erba. Tutti gli animali mostravano segni di stress e frustrazione; i poni litigavano nelle loro stalle, i cammelli e i tori camminavano in circolo, Rhanee spingeva l'asta della tenda e colpiva il calcestruzzo alla base dell'asta; anche lei diventava dispettosa e tentava di sollevare la spazzatura dalla discarica vicino al suo recinto in diverse occasioni. In un altro circo, un toro africano non poteva nemmeno grattarsi la testa mentre era nella tenda a causa della grandezza delle sue corna.

Abusi fisici


Quando dei gruppi di animali venivano manovrati da persone non abituate a questo tipo di attività e quindi ritenuti potenzialmente pericolosi, l'abuso fisico era praticamente inevitabile.
Abbiamo osservato che l'abuso fisico è una costante nelle giornate degli animali del circo, punzoni, percosse con bastoni, fruste o pungoli, o altri "attrezzi" più severi per colpire. Gli animali sono controllati con privazioni e paura, alternati con elogi e "feste" per ottenere ciò che i circensi vogliono. La paura può essere indotta con delle grida mentre si percuotono le sbarre della gabbia e con gesti minacciosi. La privazione consiste nel tenere i felini senza cibo nel caso in cui non si esibiscono correttamente.

Elefanti


Gli elefanti sono costantemente incatenati al suolo, sia durante i trasporti che durante il periodo di pausa al campo base. Sono tenuti incatenati sia all'interno delle tende fisse, incatenati fuori nell'erba, e incatenati nei capannoni scuri durante l'inverno.
Durante i trasporti, sono incatenati tra il 72% e il 96% del giorno.
Nei campi base invernali/centri per le esercitazioni, vengono incatenati tutta la notte e in molte occasioni anche durante il giorno.
Le loro zampe potevano infettarsi, le loro giunture diventare rigide e doloranti a causa del mancato uso.
Se si osservano in modo critico le condizioni degli elefantini giovani, si nota chiaramente una mancanza di tono muscolare a causa della mancanza di movimento. Per ottenere un po' di sollievo al dolore e allo stress causato dall'immobilità per così lunghi periodi, gli elefanti incatenati dondolano avanti e indietro.

Circo Santus

Al circo Santus, l'elefante asiatico Rhanee, lanciava il fango sopra di se dopo che era stata lavata per lo spettacolo, di conseguenza veniva sgridata e a volte picchiata. Quando Rhanee era annoiata, occupava una buona parte del suo tempo a disubbidire. Demoliva parte dell'infrastruttura della tenda e per questo veniva colpita con un bastone da passeggio.

Mary Chipperfield Promotions Farm

Al Mary Chipperfield Promotions/Chipperfield Organisation Farm sono stati osservati i casi peggiori di abuso mai incontrati prima.
Al campo base invernale durante il periodo in cui si è svolto lo studio erano ospitati prima 3, e in seguito 5 elefanti. Tembo, Rosa, e Opal, elefante africano, Rhanee, elefante asiatico, e Flora, elefante africano. Gli animali non potevano uscire dal loro recinto nel tendone, se non al termine della giornata quando dovevano svolgere la sessione di esercizi.
Questi animali venivano percossi ripetutamente con delle spranghe, pale, fruste e bastoni.
Ricevevano urla, pugni, venivano colpiti con degli uncini di ferro e con degli oggetti che gli venivano tirati. Se le due femmine non stavano tranquille durante il trattamento per le cisti sulle loro gambe venivano picchiate. In qualche occasione le percosse contro Tembo erano così violente che la spranga di ferro si piegava e si rompeva sulla sua schiena.
Venivano picchiati perché stendevano il tronco, perché mangiavano prima che gli venisse ordinato, perché urtavano il contenitore dell'acqua. In dicembre, Gills picchia Opal a terra, urlando, mentre Rosa tentava di proteggerla; in un occasione, picchia Flora e più tardi viene trovato il suo corpo ricoperto di ferite inspiegabili. Durante questi pestaggi gli animali tentavano di fuggire per proteggersi, girando il muso verso l'angolo del recinto, rannicchiandosi, urinando e defecando dalla paura. Sebbene Gill effettuasse i suoi peggiori pestaggi quando si trovava da solo con gli animali, lui picchiava, schiaffeggiava e punzonava gli elefanti anche davanti a Charles Chipperfield, Mary Chipperfield Cawley eRoger Cawley.
Di tutto ciò non è responsabile una sola persona; è stata sviluppata una cultura in questo sistema che permette che certi abusi vengano commessi. Gills ha visto entrambi Mary Chipperfiled Cawley e Roger Cawley colpire e picchiare gli animali e si sarebbe lasciato guidare dal loro esempio.
Questi incidenti sono stati riportati a Virginia Winter, assistente di Cawley e Chipperfiled e a Mary Chipperfield Cawley direttamente. Non è stata intrapresa alcuna azione per proteggere questi animali. Quando Mary Chipperfield Cawley è stata informata di quanto succedeva lei ha difeso le azioni del circense.

Un addestratore di elefanti ha detto "gli elefanti provocano la furia di molti uomini come nessun'altra creatura riesce a fare: una specie da dominare e ferire". Lei asseriva che gli animali non sono aggressivi di natura: "Si può provocare aggressività in un elefante solo attraverso un addestramento scorretto". Un'altra guardiana di elefanti ha parole dure per molti cosiddetti addestratori di elefanti, ha detto che: "L'addestramento di elefanti attira la feccia della terra nel modo più assoluto", concludendo che gli elefanti del circo "non hanno vita. … Ogni loro comportamento naturale è impedito…" e "gli elefanti del circo sono completamente nevrotici".

Grandi felini


I grandi felini sono anche strettamente confinati. Inoltre vengono intimoriti con urla, maledizioni, spranghe di ferro picchiate con forza sulle loro gabbie e mentre attraversavano i tunnel; vengono punzonati, colpiti e bastonati ogni giorno della loro vita.
In ogni stabilimento circense studiato, sia durante le tournées e sia al campo base, la pratica per far muovere i grandi felini era di gridare, picchiare sulle sbarre delle gabbie e pungolarli. Questi metodi erano utilizzati per farli andare nel ring per l'addestramento, per farli spostare da una gabbia all'altra per nutrirli o per viaggiare, e per caricarli nelle gabbie da trasporto.

Chipperfields Classic Circus

Le tigri venivano pungolate severamente anche nel ring; pungolate fuori dal vagone del bestiame, nel tunnel, e fino al cancello davanti al ring. Durante due notti una valigia distrae una delle tigri quando lascia il ring, causando la sua fermata prima di uscire dal tendone.
L'animale è stato pungolato con un bastone per farlo muovere, e una volta fuori dal tendone, fu utilizzato un manico di scopa per farla muovere.
Derha, una tigre femmina, era in calore e diventava difficile nel ring farle fare ciò che volevano gli addestratori. Durante uno spettacolo scese dal suo piedistallo e si posò sul pavimento rifiutandosi di muoversi. E' stata punzonata per farla muovere.

Austrian National Circus (Louis Knie)

Un presentatore riporta che quando i grandi felini entrano in calore possono diventare un problema. Sheena, la tigre, diventò molto problematica e non voleva entrare nel ring. E' stato tentato di tutto pur di far entrare l'animale nel ring, inclusa carne e getti d'acqua. Alla fine è stato usato un palo di metallo per farla muovere.

Circus Harlequin

Una leonessa, Narla, è stata colpita e colpita sul muso con un palo della tenda perché non voleva muoversi sul vagone.
Durante una trasferta quotidiana, le tigri vengono spostate in fondo al vagone in modo da poter caricare il materiale scenico. Le tigri non erano abituate alla presenza del materiale nel vagone ed erano sconvolte. Inoltre dovettero separarle in diversi compartimenti per evitare delle liti durante il viaggio. Il guardiano aveva difficoltà a separarle dopo aver già caricato il materiale. Gli animali erano sempre più spaventati e non volevano muoversi. Il guardiano perde le staffe e afferra un grande palo della tenda colpendole anche con la punta del palo. Alla fine, dopo aver urlato e picchiato le tigri queste si spostano lungo il vagone.

Hippodrome Circus

Le grida accompagnavano le leonesse lungo il tunnel, bastoni appuntiti venivano picchiati con forza sul pavimento e sulle sbarre delle gabbie per farle muovere.

Chipperfield Enterprises

Tutti i felini venivano colpiti con bastoni appuntiti, spranghe di metallo, e scope per farli muovere. Le urla li accompagnavano mentre attraversavano i tunnel, le sbarre dei tunnel venivano percosse con forza, degli oggetti venivano lanciati contro di loro. L'ispettore è stato ammonito per non aver imposto la propria potenza sugli animali e gli è stato intimato di colpirli, di colpire il leone maschio con una spranga di ferro "il più violentemente possibile", e "colpisci il bastardo il più violentemente possibile, colpiscilo dai!". Inoltre gli è stato detto che l'animale stava diventando ostinato e necessitava quindi che qualcuno gli mostrasse chi era il capo, perché se non obbediva ai guardiani poteva diventare pericoloso.
Il recinto per gli esercizi era stato progettato male e alcuni animali si rifiutavano di uscire: gli vennero tirate delle pietre per farli muovere.

Mary Chipperfield Promotions

Il guardiano lanciava spranghe, legni, e qualsiasi altra cosa manipolabile a tigri e leoni, imprecava e bestemmiava contro di loro. Gli animali venivano colpiti con le scope e sbarre di metallo, e spruzzati con getti d'acqua, inzuppandoli. Mary Chipperfield è stata colta mentre colpiva e imprecava contro i felini.
Mentre si stavano caricando tre cubi per leoni, Mary Chipperfield (MC) e Roger Cawley (RC) iniziarono a colpire con dei bastoni le gabbie gridando e urlando agli animali. RC ficca un bastone appuntito nella gabbia ma la leonessa terrorizzata afferra con i denti il bastone. La bocca della leonessa inizia a sanguinare. Alla fine, MC si procura un estintore ma appena lo afferra la leonessa si sposta dove loro volevano che si spostasse.
Mentre tigri e leoni venivano caricati per una trasferta in Spagna, nel gennaio 1998, venne utilizzata una sbarra per far uscire una delle due tigri dalla gabbia e farla entrare nella prima sezione prima della gabbia da trasporto. Una delle tigri inizia a urinare terrorizzata.
Inizialmente gli animali vennero fatti uscire dalle gabbie nei capannoni poi fatte entrare in un piccolo compartimento della gabbia e incoraggiate ad entrare nelle gabbie da trasporto.
Tutti gli animali erano stati pungolati ma Clara era più ostinata così è stata pungolata molto più severamente delle altre due. RC, CC e JC usavano un palo di plastica e un grosso bastone appuntito, pungolando Clara violentemente sulla schiena e i fianchi gridando a più non posso.

Scimpanzé, pollo, ippopotamo

Mary Chipperfield gridava contro Trudy (scimpanzé di 18 mesi) dicendo che non era di buon umore quella sera e tentando di spingere l'animale nella gabbia per la notte; MC dà a Trudy un calcio sulla schiena ma malgrado le urla Trudy non voleva entrare nella gabbia.
Iniziò a colpire sul corpo lo scimpanzé. In un'occasione seguente l'animale viene colpito alla schiena e al fianco; afferrata per le braccia e trascinata fuori dalla gabbia, MC raccoglie una frusta e inizia a colpire lo scimpanzé su tutto il corpo e poi sul muso con la bacchetta.
Al Mary Chipperfield Promotionss, Steven Gills viene istruito ad uccidere qualche pollo:
Gills afferra un pollo, lo tiene per le gambe e fracassa la sua testa contro un muro. Non muore subito, ripete la stessa operazione e poi l'appoggia al suolo per morire.
Al Massey Circus Festival nel gennaio 1998, un collaboratore tenta di far spostare un ippopotamo dal proprio vagone. L'animale viene colpito sui fianchi e sul collo e sebbene protestasse vigorosamente e si lamentasse stressato, non si muoveva. Il collaboratore afferra un'arma, probabilmente una spranga di ferro e inizia a colpirlo finché non si muove.

Fonte: The Ugliest Show on Earth: the use of animals in circuses, Animal Defenders, UK

 


Testimonianze:


Sig.ra Orfei (proprietaria dell'omonimo circo) : "Se un leone ti attacca e tu gli punti la forca, lui le si butta contro e si punge; lo fa una, due, tre volte, ma poi capisce che avventandosi sulla forca si punge e allora cerca di aggirare l'ostacolo. In questo caso gli arriva la frustata una prima volta, una seconda e così via, finché si rende conto che non può attaccarti e tu lo domi gradatamente con il condizionamento".

E ancora: "Le foche possono essere ammaestrate solo per fame e non si possono picchiare perché la loro pelle, essendo bagnata, è delicatissima. Ma con un po' di pesce ottieni quello che vuoi".

Hans Falk, ex lavoratore del circo austriaco Knie, riferisce quanto visto nelle prime sessioni di addestramento di una giovane elefantessa africana: "Si iniziò con una sorta di esercizio di equilibrio, sopra un asse rigido tenuto a circa 50 centimetri da terra. Ma l'elefantessa, impaurita, si rifiutò. Allora, sia l'addestratore che Louis Knie persero la pazienza e ricorsero ad una asta metallica portante all'apice un uncino, il quale fu spinto e poi tirato sull'elefantessa. Si cercava di far svolgere l'esercizio in maniera corretta nel più breve tempo possibile, ma l'elefante rimaneva incapace di eseguirlo. Era giunto il momento di iniziare un piccolo inferno nella pista. Il domatore iniziava a colpire l'elefante sulle zampe fino al sanguinamento". Jean Richard, domatore francese: "Afferro una barra di metallo ed inizio a bastonare gli elefanti sulla testa con tutta la mia forza".

 


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