PROTESTA MEDIATICA
PER LA CHIUSURA/RICONVERSIONE DELLO ZOO AL MAGLIO
Ticino
Negli scorsi anni, lungi dalle nostre speranze, la famiglia Fehr ha pensato bene di peggiorare la situazione della struttura di sfruttamento, chiamata zoo, aggiungendo addirittura dei CANGURI tra i suoi prigionieri. Nonostante i solleciti di attivisti e politici ad avviarsi verso la riconversione, in realtà nulla è cambiato: ancora possiamo vedere che le nascite di cuccioli proseguono, così come gli acquisti di animali e altro ancora.
È dunque necessario far capire una volta per tutte quanto, nel 2016, una realtà diseducativa e di appena sufficiente rispetto delle leggi, già ampie, sulla Protezione Animali, come lo è questa, non ha davvero ragione di esistere e dovrebbe chiudere i battenti o riconvertirsi. Un rifugio che ospiti animali recuperati da situazioni di sfruttamento sarebbe, infatti, la soluzione migliore sia a livello etico, di rispetto e di utilità, nonché segno di evoluzione da parte della struttura e di Comune e Cantone che la ospitano.
Lo Zoo al Maglio deve quindi smettere di acquistare animali, ricordandosi che una prigione è sempre una prigione; una gabbia, per quanto abbellita dall'esterno con piante e fontane, rimane sempre una gabbia, e gli animali questo lo sanno.
Post Scriptum giudiziario: Stefano Fehr, figlio della signora detentrice dello zoo, è stato condannato due volte in due anni per minacce e diffamazione nei confronti dei membri di Offensiva Animalista e tutt'oggi continua con le sue azioni intimidatorie nei confronti degli attivisti che si recano a distribuire legalmente materiale informativo nei pressi dello zoo.
PROTESTIAMO!
vai alla pagina della protesta contro lo Zoo al Maglio
PROTESTA MEDIATICAALLO ZOO PER LA CHIUSURA/RICONVERSIONEIn tutto il Ticino
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Link utili
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RACCOLTA DI STUDI EPIDEMIOLOGICI SULLA NUTRIZIONE VEGETARIANA E VEGANA A CONFRONTO CON QUELLA ONNIVORA
20 maggio 2014
Nel corso degli anni sono stati fatti parecchi studi sulla nutrizione vegetariana/vegana a confronto con quella onnivora.
In questa nota vi elenchiamo i 22 studi più significativi.
Buona Lettura.
CAMPAGNA CONTRO LO SFRUTTAMENTO DEGLI ANIMALI NEI CIRCHI
Durante la permanenza del circo Knie in Ticino vi invitiamo a diffondere il più possibile!
Anche quest'anno arriva il circo "nazionale", che di nazionale non ha nulla, visto che non ci rappresenta in quanto confederati.
La Svizzera non può certo farsi rappresentare da chi sfutta per puro tornaconto finanziario essere senzienti indifesi!
E come ogni anno volantineremo:
BELLINZONA, ex campo militare:
sabato 9 novembre ore 19.30
domenica 10 novembre ore 14.30
mappa: https://maps.google.com/ ?q=46.19505696177953%2C9.01 6352891921997
LOCARNO, via delle Scuole:
martedi 12 novembre ore 19.30
mappa:
https://maps.google.com/ ?q=46.1603862822511%2C8.795 886039733887
LUGANO, pratone di Trevano:
sabato 16 novembre ore 19.30
domenica 17 ore 14.00
https://maps.google.com/ ?q=46.02082189053651%2C8.96 1260318756104
Info: [email protected]
Come ogni anno in autunno approda alle nostre latitudini il circo Knie e con esso anche i "suoi" animali. Elefanti, cammelli, cavalli e molti altri, usati come pagliacci per il mero divertimento di grandi e piccoli.
Questi animali vivono in un contesto lontano anni luce dalle più elementari esigenze delle specie a cui appartengono e vengono sballottati apiù riprese per tutta la durata del tour circense come se fossero oggetti, costretti a vivere vite miserabili, subendo ogni tipo di "educazione" ed imposizione al fine di eseguire sciocchi ed innaturali numeri che mai farebbero in natura. Anni di sofferenze in cambio di qualche crassa risata.
Per quanto i circensi possano sostenere di "amare gli animali" e "trattarli con rispetto", il fatto di costringerli in un ambiente non idoneo a loro, per poi utilizzarli come fossero giocattoli, dimostra palesemente il contrario. E sicuramente, non giovano nemmeno i bastoni branditi dagli addetti agli elefanti del circo Knie come dimostrano le numerose foto pubbliche.
Nell'anno 2009 abbiamo effettuato un servizio fotografico che testimonia quanto la vita degli animali prigionieri del circo Knie non sia del tutto rose e fiori.
vai all'album
Nessun tipo di detenzione e utilizzo di animali può essere accettato da chi si definisce amante di ogni essere vivente, quindi non ci interessa la larghezza delle gabbie e il numero di frustate che prendono per esercizio; quello che ci interessa è che nel nostro Paese, così come in molti altri nel mondo sta accadendo, a dimostrazione di cosa vuol dire veramente "essere civili", si vieti completamente l'attendamento dei circhi che detengono animali.
Per questi e mille altri motivi presidieremo insieme nei pressi del tendone del circo, per urlare la nostra rabbia, durante le tappe ticinesi!
BOICOTTIAMO IL CIRCO KNIE!
Boicottiamo
la crudeltà!
Approfondimenti:
• la crudeltà dei circhi con animali
• scarica il volantino
• scarica i manifesto
DURANTE LA TOURNÉE SARÀ IN ATTO LA PROTESTA VIA E-MAIL E TELEFONICA
Invitiamo tutti a chiamare e scrivere per esprimere la vostra opinione (senza minaccie né insulti) in merito alla detenzione di animali nel circo ed al loro sfruttamento a scopo di lucro, una pratica crudele e meschina
che non va assolutamente appoggiata in un Paese che si ritiene
civile!
Contatti:
Gebrüder Knie
Schweizer
National-Circus AG
St. Wendelinstrasse 10
8640 Rapperswil
Kaufmännisches
Büro / Marketing
E-Mail [email protected]
Tel. 0848 56 43 26
Technisches,
artistisches und Personalbüro
E-Mail [email protected]
Tel. 0848 56 43 25
KNIES
KINDERZOO Rapperswil SG
Oberseestrasse 41
8640 Rapperswil
Tel. 055 220 67 60
E-Mail [email protected]
Municipi dei comuni che permettono l'attendamento di circhi con animali in Ticino:
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Indirizzi in blocco:
[email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected]
Sponsor:
Helsana e il circo Knie hanno convenuto una collaborazione della durata pluriennale. Entrambe le aziende beneficiano reciprocamente di una lunga tradizione e di un elevato grado di popolarità. Scriviamo anche ad Helsana!
link della notizia
CAMPAGNA CONTRO LO SFRUTTAMENTO DI ANIMALI NEI CIRCHI
Tour del circo Nock in Ticino, da Sabato 23.08.2014 a Mercoledì 10.09.2014
Nessun tipo di detenzione e utilizzo di animali può essere accettato da chi si definisce amante di ogni essere vivente, quindi non ci interessa la larghezza delle gabbie e il numero di frustate che prendono per esercizio; quello che ci interessa è che nel nostro Paese, così come in molti altri nel mondo sta accadendo, a dimostrazione di cosa vuol dire veramente "essere civili", si vieti completamente l'attendamento dei circhi che detengono animali.
Ricordiamo che il circo girovaga per 9 mesi, durante i quali trasporta e fa esibire gli animali in 48 città. Un vero tour de force per questi esseri che vengono sballottalati a destra e a manca come se fossero oggetti privi di sensibilità.
Negli scorsi anni siamo entrati a per verificare lo stato di detenzione e la salute degli animali. In allegato le foto del nostro passaggio dietro il tendone.
Le nostre foto sono ben diverse da quelle che trovate sul sito del circo Nock, e bisognerebbe chiedersi il perchè!
Non ci sono animali tirati a lustro e ben tenuti nelle nostre foto. Ci sono cavalli nei box che sbirciano dalla rete di metallo. Troverete cavalli con le zampe ferite, segnati con sigle o numeri. Chiusi nei box. Sporchi. Tristi, in strutture vecchie. E sguardi che lasciano l'amaro in bocca. La solita acqua nei secchi non proprio linda, e non è nemmeno la prima volta che la troviamo in questo stato, anche durante altri anni si era posto il problema dell'abbeveraggio degli animali. Se non altro quest'anno ce l'avevano l'acqua nel secchio, cosa che gli anni scorsi non era data per scontata.
Approfondimenti:
• circo nock
• la crudeltà dei circhi con animali
• scarica il volantino
• scarica i manifesti | 1 | 2 |
DURANTE LA TOURNÉE SARÀ IN ATTO LA PROTESTA VIA E-MAIL E TELEFONICA
Invitiamo tutti a chiamare e scrivere per esprimere la vostra opinione (senza minaccie né insulti) in merito alla detenzione di animali nel circo ed al loro sfruttamento a scopo di lucro, nel tentativo (sempre meno riuscito) di far divertire le masse con spettacoli al limite dello squallore e la decenza.
Circo Nock SA
Circusstrasse 22
CH-5072 Oeschgen
Ufficio commerciale: 079 647 30 03 oppure 079 371 72 28
[email protected]
Ufficio media: 079 647 82 80
[email protected]
Municipi che permettono l'attendamento di circhi con animali:
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Media Partner del Nock per il Ticino, da aggiungere in copia:
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Blocco indirizzi:
[email protected] , [email protected] , [email protected] , [email protected] , [email protected] , [email protected], [email protected] , [email protected] , [email protected] , [email protected] , [email protected] , [email protected]
Circo Royal
in Ticino dal 17.05 al 01.06 2014
Serraglio a Locarno. Per lo più sporcizia e ferraglia, poi qualche animale che sconsolatamente vi pascola e dei circensi che si lavano nella vasca degli animali acquatici...
Ma abbiamo proprio bisogno di altro squallore, in Ticino?
La Pasqua. Riflessione di un'attivista.
20 aprile 2014
Oggi è una giornata importante per i cristiani.
Io sono stata cresciuta da cattolica, e mi sento cmq molto vicina alla mia religione, anche se ci sono delle cose con la quale non sono d'accordo, oggi vorrei proprio toccare il tasto, tradizione Cristiana e Pasqua:
Tante persone sono oggi ancora convinte che mangiare l'agnello a Pasqua sia una tradizione cristiana, ma ne siamo proprio sicuri?
Gesù stesso scelse di non mangiare l'agnello a Pasqua, come ci riportano le parole del Santo Padre Benedetto XVI in Coena Domini 2007, ad indicare che è Lui l'unico Agnello che può salvare e redimere l'uomo.
Proprio parlando di Gesù, è curioso pensare alla definizione datagli da Giovanni Battista: Agnus Dei, ”agnello di Dio”. Mettere un agnello ammazzato in tavola diventa così, seppur inconsapevolmente, un gesto sadico, a perenne ripetizione della sofferenza di Cristo a mano umana, senza alcuna possibilità di salvezza (e senza averne capito il senso).
Insomma, Dio, Gesù, non sono forse testimoni dei principi di compassione e carità verso ogni essere vivente?
Non dovrebbe forse un cattolico essere pervaso da profondo orrore mentr mangia un mite agnellino nel cui nome il Cristo si è identificato?
Nel Vangelo Esseno della Pace Gesù dice: "Chi uccide un animale uccide suo fratello. Non uccidete e non mangiate le carni delle vostre prede innocenti se non volete diventare schiavi di Satana: questo è il sentiero della sofferenza e della morte. Non uccidete né uomini né animali perché io vi chiederò conto di ogni animale ucciso come di ogni uomo." E nelle Pergamene del Mar Morto dice ancora Gesù: "Sono venuto per porre fine ai sacrifici ed ai banchetti di sangue e se non smetterete di offrire e di mangiare carne l'ira di Dio non si allontanerà da Voi." E negli stessi documenti Gesù rimprovera aspramente anche i pescatori: "Forse che i pesci vengono a voi a chiedere i frutti della terra? Lasciate le reti e seguitemi, farò di voi pescatori di anime." A conferma di quanto suddetto S. Girolamo scrive: "Dopo che Cristo è venuto non è più consentito mangiare la carne. Tale autorizzazione è stata aggiunta dalla Chiesa in un periodo di basso profilo spirituale, ma in principio non fu così."
Quindi una tradizione crudele e sanguinaria che deve essere abolita perché non trova giustificazione né sul piano storico, né su quello religioso, né tantomeno sul piano morale ma che preclude lo sviluppo della civiltà dell‚amore e della giustizia.
Scarica i volantini:
• volantino per una Pasqua senza carne

• volantino menù vegano pasquale

• Opuscolo completo
COMUNICATO STAMPA
L'ETICA DELLA RICERCA?
Mendrisio, 10 aprile 2014
Giovedì 10 aprile 2014 abbiamo presenziato alla conferenza incentrata sull'etica nella ricerca clinica, organizzata all'ospedale regionale di Mendrisio. Tra i relatori il Dott. Silvio Garattini, fondatore dell'Istituto Mario Negri di Milano in cui si uccidono migliaia di animali ogni anno. Presenti anche l'ex procuratore generale signor Bruno Balestra in qualità di moderatore, il Dott. Giovan Maria Zanini, la Dottoressa Cristiana Sessa e il Prof. Franco Zambelloni che ha concluso l'incontro ridicolizzando l'etica nella sperimentazione animale.
Silvio Garattini è stata una brutta scoperta; vederlo dal vivo e potergli dire tutto quanto agli animali non è permesso esprimere è stato un momento di grande soddisfazione. Palese, si evince dai video, che gli stessi ricercatori clinici hanno dei fondati dubbi sulle procedure dei protocolli di sperimentazione rapportati all'etica.
Significativi alcuni passaggi:
Zanini: la ricerca sull'essere umano viola i beni personali ovvero: la vita, la salute, la dignità l'integrità la libertà.
Noi ci chiediamo se questo bel discorso sull'etica sia anche rapportabile alle numerose vittime innocenti che ogni anno la nostra nazione esige in nome di una falsa scienza.
D'altronde, lo stesso Zanini continua dicendo: se avessimo parlato unicamente della ricerca sugli animali la sala sarebbe stata piccola – e qui tutti, tranne noi, hanno riso.
Silvio Garattini ha parlato della ricerca clinica che è sempre giustificata (secondo lui) quando vi sia un'incertezza. Inoltre, secondo quanto detto, l'incertezza giustifica i pericoli della ricerca clinica e l'unica soluzione sicura per chiarire tali incertezze è pertanto attraverso uno studio clinico controllato, dal quale dipende la messa in commercio di nuovi farmaci. È logico, quindi, che le industrie farmaceutiche traggano un vantaggio da questi studi che possono rappresentare un guadagno.
E ancora: visto che la ricerca si concentra principalmente su maschi tra i 40-60 anni, una volta messi in commercio, questi farmaci verranno presi anche da bambini e anziani, individui più fragili esclusi dai test, senza conoscerne realmentre gli effetti.
Infine, il Dottore ha dichiarato che dati staticamente significativi sovente non lo sono anche clinicamente.
Alla luce di queste affermazioni, al momento di prendere la parola per una discussione generale, abbiamo posto le nostre domande. Poca la serietà nelle risposte, molta l'arroganza, la chiusura e perfino la censura.
Abbiamo chiesto quanti animali Silvio Garattini avesse condannato a morte con il suo lavoro di vivisettore. La sua risposta cita che "nel 1980 usavamo circa 120'000 animali, adesso sono diventati tra i 15 e 20'000", tergiversando poi sulle formazioni che gli scienziati addetti a tali sperimentazioni debbano seguire e altro ancora.
Abbiamo ancora chiesto spiegazioni al collega Zanini sulla recente illegalità della Commissione sulla Sperimentazione Animale in Ticino, in cui il capo era anche facente parte delle istituzioni, e si ribadiva il fatto che non si è fatta chiarezza sull'operato di questa commissione.
Si è chiesto apertamente: CHI CONTROLLA I CONTROLLORI?
Ma la risposta non è arrivata.
A concludere questo triste siparietto ha preso la parola il professore e filosofo Zambelloni che entra nel dibattito con un racconto raggelante: ha ricordato manifesti antivivisezione degli anni passati, ove sono state utilizzate immagini di cani "tristi" che – secondo il professore – sono volute e studiate per suscitare compassione e pietà nelle persone. Secondo Zambelloni, un Rottweiler non darebbe lo stesso effetto. Continua così per venti minuti, per poi concludere con affermazioni come "l'etica confrontata con la compassione è ingiusta".
Ci chiediamo quindi chi ha deciso che un filosofo, evidentemente antropocentrico, prendesse parola nella discussione parlando di etica sugli animali, quando è evidente che con questa non ha nulla a che vedere.
A metà conferenza ci è infine stato intimato di stare zitti.
Purtroppo sappiamo che, anche se siamo in un Paese definito civile e siamo nel 2014, certe scomode verità danno ancora molto ma molto fastidio.
Se da una parte ci sono persone come il Dott. Garattini e coloro che ne seguono gli insegnamenti, dall'altra c'è e ci sarà sempre chi da e darà voce alle atroci sofferenze perpetrate nei confronti di creature senzienti totalmente indifese.
Animalife e Offensiva Animalista
• VIDEO:
Intervento di Garattini
Intervento di Zanini
Discussione con gli ospiti
• ALTRE INFO:
LSCV - Commissione ticinese sulla sperimentazione animale - e la mascherata continua
La vergognosa mostra dei rettili di Lugano
febbraio-marzo 2014 - Padiglione Conza, Lugano
Triste, mal tenuta e artificiale: ecco a voi la grande mostra dei rettili di Lugano
Siamo andati a fare un sopralluogo nella tanto pubblicizzata Mostra dei rettili ("Rettili dal mondo") che è a Lugano fino a domenica.
La prima sensazione che ci assale entrando nel capannone è l'artificiosità di tutto il complesso: musichetta stile giungla in sottofondo, luci soffuse, animali o troppo grassi o troppo spaventati. File e file di teche in uno stato indecoroso che, addobbate della peggior specie di piante artificiali in commercio, fanno bella mostra di sé. Le teche sono state trovate spesso scheggiate o rotte (vedere foto), soprattutto negli angoli, a rischio tra l'altro che un avventore della mostra ci metta le mani e si ferisca. Molti di quei tagli nelle teche sono ad altezza bambino.
Pubblicizzare questa mostra come una delle più belle collezioni di rettili al mondo ed esporla in modo così approssimativo e pericoloso è un controsenso totale. Teche così piccole che vengono abilmente manipolate con specchi in modo da sembrare più ampie. Nelle foto si può vedere distintamente il riflesso degli animali e della scrivente. Un piccolo giochetto creato ad arte.
Animali, decine di animali: dalla tarantola, alle lucertole, alle tartarughe, alcune giganti e perfino un caimano; non si sono fatti mancare nulla. Scatole e scatole contenenti vite non umane alla mercé di chiunque. Nessun addetto alla sicurezza è visibilmente presente durante la mostra. L'assenza delle persone di riferimento è totale. Solo teche e spiegazioni in quattro lingue.
Ci ricorda tanto un altro gulag: quello dello Zoo al Maglio. "La sopraffazione totale dell'uomo sull'animale" sarebbe un buon titolo per questa mostra itinerante. Animali che, in natura, sono abituati a nascondersi, a stare ben alla larga dagli esseri umani, vengono rimpinzati di cibo in modo disumano per fare 4 brevi spettacoli al giorno. La sovralimentazione allo scopo di far divertire i presenti è stata confermata dagli stessi organizzatori in un'intervista.
Diciassette franchi. E' questo il prezzo di questa costrizione di esseri viventi. Tra umani si chiamerebbe coazione e segregazione. Ma loro, gli animali, non possono parlare e noi ci permettiamo di tutto, pure di privarli della loro dignità e libertà. Non c'è nulla di istruttivo nel guardare un animale spaesato e triste chiuso in una gabbia trasparente e illuminato dalla luce artificiale, sotto gli occhi di tutti.
C'è solo da vomitare.
E, per finire, una considerazione importante: non sappiamo su che basi il Veterinario Cantonale abbia autorizzato questa mostra, almeno per la questione sicurezza degli animali e degli avventori carente, ma di certo non ha visto la stessa mostra che abbiamo visitato noi.
Troppo facile dare permessi sulla base di una superficiale analisi a distanza. Troppo facile essere complice di questa vergognosa manifestazione di crudeltà umana, che speriamo non metta mai più piede in Ticino.
VAI ALLE FOTO:
comunicato stampa
Vittoria penale
26 luglio 2013
In data 22 luglio 2013, Stefano Fehr, figlio della proprietaria dello Zoo al Maglio, esponente politico dei Verdi, e municipale del Comune di Neggio, è stato condannato per reati penali contro Offensiva Animalista.
Era ormai da diverso tempo che il signor Fehr ci diffamava ripetutamente e pubblicamente dal suo profilo facebook letto da centinaia di ticinesi dandoci appellativi quali “fascisti”, “terroristi”, ecc procurandoci un grave danno d’immagine. Questo personaggio è arrivato anche a minacciare di spararci qualora andassimo a volantinare nuovamente nei pressi della struttura sopracitata, volantinaggio tra l’altro concesso per legge.
Inoltre, il signor Fehr ha più volte scritto falsità sul nostro gruppo animalista e da qui è scaturita la denuncia di diffamazione che è andata a buon fine.
Rendiamo pubblica questa condanna in quanto ci teniamo a distanziarci pubblicamente dalle esternazioni del signor Fehr.
vedi anche:
Un "pregiudicato" in lista per I Verdi?
Pagina sullo Zoo al Maglio
COMUNICATO STAMPA
ANCHE LA “LINCE DI KANDERTAL” HA DISTURBATO IL RE UMANO?
Berna, 18 luglio 2013
Offensiva animalista non è affatto stupita dalla decisione – miope, cinica e illegale – di procedere all’uccisione della “Lince di Kandertal”, colpevole di fare la lince.
La cecità delle autorità cantonali e federali nella gestione dei grandi predatori è pietosa, priva di linee guida, imbarazzante davanti al consesso internazionale e assolutamente ingiustificata.
L’Uccisione dell’orso M13, come previsto, non è servita a nulla.
In Svizzera si continua a concepire l’essere umano come una sorta di Re della foresta, che tutto può sulle creature ritenute inferiori.
Se una lince viene uccisa perché ha ucciso sei pecore in pochi giorni, cosa dovremmo fare agli allevatori, che di ovini ne uccidono migliaia ogni anno?
Pare che non vi siano, inoltre, le basi legali necessarie per uccidere questo predatore, come stabilito dalla commissione, di cui trovate i recapiti di seguito.
Invitiamo tutti ad esprimere il proprio disdegno direttamente alle persone che, puntualmente, permettono e commissionano queste uccisioni.
La lince non è né la prima né l’ultima vittima delle lacune in fatto di convivenza con la fauna autoctona mostrate dalle autorità svizzere ed è tempo di far loro capire che i cittadini non sono d’accordo, prima che sia troppo tardi.
Recapiti visionabili su:
Fatti, non parole!
Iniziativa popolare per la salvaguarida dei grandi predatori in Svizzera
http://profauna.ch/it/pages/iniziativa.html
VI PREGHIAMO DI DIFFONDERLA IL PIÙ POSSIBILE E DI RISPEDIRE PER TEMPO LE FIRME, POSSIAMO CAMBIARE LE COSE ED IMPEDIRE CHE I PROSSIMI ORSI CHE ENTRINO NEL NOSTRO TERRITORIO VENGANO NUOVAMENTE AMMAZZATI.
Formulari per la raccolta delle firme:
• ITALIANO: http://www.profauna.ch/images/Initiative_A4_predateurs_it.pdf
• DEUTSCH: http://www.profauna.ch/images/Initiative_A4_predateurs_de.pdf
• FRANCESE: http://www.profauna.ch/images/Initiative_A4_predateurs_fr.pdf
APPELLO
IL RIFUGIO DI ANIMALI A CAVIGLIANO
Serve aiuto per dei lavori alla struttura
Alcuni attivisti di Offensiva Animalista si sono recati in diverse occasioni presso l'abitazione della signora Claudia Dillena di Cavigliano, che da anni recupera e cura conigli (e non solo!) abbandonati e/o sofferenti. Abbiamo provveduto in quei periodi di lavoro volontario a sistemare le strutture, rinforzando le reti e aggiustando dove era necessario. Inoltre abbiamo eseguito lavori di pulizia alla voliera, fornito diverso materiale tecnico e cibo di qualità per i conigli.
La signora Dillena, che vive da sola, ha sempre bisogno di una mano pratica: persone che si mettano a disposizione saltuariamente o regolarmente come volontari, per la pulizia e la cura degli animali.
In particolare, serve una mano per il montaggio di nuove strutture, nonché la manutenzione di quelle esistenti, previsti per i prossimi giorni.
In questo link potete vedere un video fatto dalla protezione animali, sul suo lavoro di recupero conigli (purtroppo solo in tedesco):
Se volete aiutare la signora Claudia Dillena nella gestione e nella cura dei conigli potete contattarla direttamente al no. 091/796.11.63.
Offensiva Animalista continuerà a supportare nel tempo la signora Dillena, che da sola si sobbarca molto lavoro per aiutare gli animali più sfortunati, quindi per chi volesse aggregarsi consigliamo di scriverci!
[email protected]
Sulla pelle dei randagi
inchiesta di Margherita D'Amico su repubblica.it
Ecco come cani e gatti adottati all'estero sono vittime del traffico internazionale
Animali di cui si perdono le tracce, nonostante microchip e "passaporti", prestanome che spuntano fuori appena si indaga, un processo in corso a Ischia. Su tutto aleggia un terribile sospetto: randagi ridotti a cibo per altri cani, usati per la vivisezione e nel traffico di droga. La Lega nazionale per la difesa del cane si dichiara per la prima volta contraria alle adozioni all'estero e annuncia un nuovo regolamento interno anche per i trasferimenti in Italia.
FESTE CRUDELI:
Palio degli asini: quando il "benessere animale" passa in secondo piano
25.05.2013, Mendrisio
Dal 1983, ogni anno, si svolge a Mendrisio il cosiddetto Palio: manifestazione popolare "di amicizia, solidarietà e incontro", si dice. Momento-clou della manifestazione è la Corsa degli Asini, nella quale i rioni del borgo si sfidano cimentandosi in una gara a dorso d'asino.
Giovani e anziani, donne e uomini, tutta la popolazione è in festa per queste giornate di giochi; tutti si divertono, o quasi…
Non crediamo infatti che i "simpatici quadrupedi" protagonisti di questa presunta "festa" si divertano molto: anche oggi li abbiamo visti, nervosi, irrequieti, le lunghe orecchie abbassate, chiaramente a disagio nel bel mezzo della folla urlante alla quale non sono abituati.
L'asino, per sua natura, non è portato a correre con in groppa un fantino, né tanto meno a farlo su ordine di uomini e megfoni urlanti, circondati da una folla rumorosa e in un ambiente trafficato come quello dove si svolge il palio a Mendrisio. È ora di far rispettare le leggi vigenti nel nostro Paese in materia di benessere, dignità, abuso, stress psicologico e maltrattamento animale, anche se ciò dovesse significare mettere da parte sciocche e pseudo-tradizioni (che in realtà tali non sono) per lasciare spazio ad iniziative più costruttive e rispettose dell'Altro.
Ci sono molti modi per divertirsi e prendersi gioco di un essere senziente, sensibile e introverso non ci sembra proprio quello migliore.
Ricordiamoci che anche gli asini provano emozioni, sentimenti, hanno le loro paure come noi le nostre e sono capaci come noi di provare dolore e sconforto.
Vai alla pagina:
Feste crudeli
RACCOLTA FIRME:
Iniziativa popolare per la salvaguardia dei grandi predatori (orso, lupo, lince)
Occorrono 100'000 firme entro il 19 dicembre 2013
Chiediamo a tutti i cittadini di nazionalità svizzera di aiutare ProFauna a raccogliere il numero necessario di firme per portare a votazione l'iniziativa popolare con cui si chiede di vietare l'uccisione dei grandi predatori nel nostro Paese. Se raccogliamo le firme necessarie, avremo la possibilità di cambiare la legge in vigore.
Maggiori dettagli:
http://profauna.ch/it/pages/iniziativa.html
VI PREGHIAMO DI DIFFONDERLA IL PIÙ POSSIBILE E DI RISPEDIRE PER TEMPO LE FIRME, POSSIAMO CAMBIARE LE COSE ED IMPEDIRE CHE I PROSSIMI ORSI CHE ENTRINO NEL NOSTRO TERRITORIO VENGANO NUOVAMENTE AMMAZZATI.
Formulari per la raccolta delle firme:
• ITALIANO: http://www.profauna.ch/images/Initiative_A4_predateurs_it.pdf
• DEUTSCH: http://www.profauna.ch/images/Initiative_A4_predateurs_de.pdf
• FRANCESE: http://www.profauna.ch/images/Initiative_A4_predateurs_fr.pdf
APPUNTAMNTO:
Corteo "Solidarietà per M13" e i grandi predatori in Svizzera
Giovedì 07.03.2013, Lugano
APPUNTAMNTO:
Manifestazione per M13 e i grandi predatori in Svizzera
Aprile 2013, Coira
Cari amici,
in seguito a quanto accaduto negli scorsi giorni a M13, vorremmo organizzare una manifestazione di protesta - e di proposta - a Coira, un sabato dei primi di aprile.
Il nostro è un piccolo gruppo, ma vorremmo coinvolgere quante più persone e associazioni possibili, per un evento che faccia riflettere le autorità e metta al centro dell’attenzione l’iniziativa di Pro Fauna, lanciata nel giugno 2012, che chiede di rivedere la politica svizzera in materia di grandi predatori vietandone inoltre l'abbattimento.
Pensiamo a una manifestazione trasversale, senza esibire etichette, né invocare paternità e meriti, né escludere alcuno, ma aperta a tutti coloro che si sono indignati per la morte dell’orso, per la politica svizzera degli ultimi anni nei confronti dei grandi predatori e per preparare definitivamente il nostro Paese al ritorno di orsi, lupi e linci.
Siete d’accordo?
Stiamo valutando la data più adatta per radunare quanta più gente possibile, pertanto chiediamo a tutti gli interessati di insere le proprie disponibilità su questa pagina:
http://doodle.com/78d2drrennnhq7y2
Siamo a vostra disposizione per ulteriori chiarimenti e precisazioni.
Grazie per l’attenzione
Offensiva Animalista
per info:
Corrado Galimberti
077 458 22 30
COMUNICATO STAMPA:
I Grigioni uccidono M13: Offensiva Animalista chiede di boicottare le Olimpiadi
mercoledì 20.02.2013
Nel nostro Paese, nell'arco di 24 ore, due orsi sono stati uccisi, legalmente. Oltre a M13, un altro plantigrado è stato eliminato in una riserva naturale, senza che nessuno abbia potuto dire "cip".
M13 è caduto sotto i colpi di burocrati e politici ciechi, cinici e abituati a non porsi domande su cosa sia etico e morale.
A proposito di M13, pochi giorni fa una testimone ha raccontato di aver visto una donna e l’orso che le si avvicinava. Lo ha allontanato. Come? Lanciandogli un bastoncino da trekking. E l’orso è scappato. Caspita, che animale pericoloso!
Funziona così, in Svizzera. Un orso fa l’orso. E lo si uccide.
Un animale selvatico non rispetta la legge, rifiuta di rimanere nel bosco, ha l’ardire di avvicinarsi ai centri abitati. Come osa? Ci sfida! Gliela facciamo vedere noi, allora. Così impara ad avere rispetto del popolo e dei suoi alti rappresentanti.
Gli etologi potrebbero elencare i motivi per cui M13 e l’altro plantigrado non erano pericolosi. I modi da utilizzare per risolvere il probema in modo pacifico. Non frega a nessuno. I due orsi, ancora una volta, sono stati concepiti solo in funzione degli interessi che rappresentano per l’essere umano, non come esseri viventi depositari di dignità e rispetto. Ma il cinismo, l’ansia di placare gli isterismi di genitori stressati e la volontà di non dover far qualcosa di straordinario - nel senso di lavorare mezz’ora in più fuori dagli orari d’ufficio – ha fatto pendere il piatto della bilancia a favore dei macellai in cravatta.
I diktat internazionali si rispettano solo quando ci sono di mezzo gli affari. In quel caso si scatta sull’attenti. Ma siccome un orso non minerà i forzieri di mamma Elvezia, lo si può far fuori. Oltre che immorali, sono semplicemente patetici.
E gente del genere va colpita nell’anima, ops, nel portfoglio: Offensiva animalista chiede a tutti di boicottare le nascenti Olimpiadi 2022!
In segno di protesta, nata dall'iniziativa di un bambino di 6 anni, si sta divulgano la richiesta di appendere un telo bianco alla finestra in ricordo di M13, assassinato dalle autorità che avrebbero dovuto difenderlo. In allegato la foto del telo di protesta di questo bambino che ci è pervenuta tramite i suoi genitori. Chiediamo a tutti di aderire a questa forma di dissenso esponendo il loro pensiero e il loro ricordo alla finestra.
Inoltre invitiamo a protestare direttamente con chi ha preso questa decisione:
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Sezione Media, Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), tel. 031 322 90 00
Consigliere di Stato Mario Cavigelli, capo del Dipartimento costruzioni, trasporti e foreste del Cantone dei Grigioni, tel. 081 257 36 14
Georg Brosi, capo dell’Ufficio per la caccia e la pesca del Cantone dei Grigioni, tel. 081 257 38 92
COMUNICATO STAMPA
Il municipio di Locarno peggio del regime cinese
volantinaggi contro il circo KNIE
Il Municipio di Locarno ha comminato una multa (che, secondo la legge, può arrivare a 10'000 franchi) ad Offensiva animalista. Il motivo è un semplice esercizio dei diritti democratici, sfruttato da alcuni attivisti di OA che, recentemente, hanno distribuito senza permesso alcuni volantini in occasione della tournée del circo Knie.
Tutto è avvenuto all’insegna dell’ordine e la distribuzione di volantini non ha generato disagi di sorta.
Chi invece si è distinto per inciviltà ed aggressività è stato un agente di polizia, che si è pure rifiutato di identificarsi. Quest'ultimo aveva, inoltre, informato che il controllo avvenuto in quell'occasione sarebbe sfociato in una semplice segnalazione e soltanto qualora gli attivisti si fossero ripresentati in loco sarebbe scattata la multa. Nonostante gli attivisti abbiano seguito le istruzioni interrompendo il volantinaggio, la multa è arrivata comunque.
La decisione del Municipio è di una gravità inaudita. Nonostante la legge comunale reciti che “l’autorizzazione viene di regola accordata se non vi si oppongono motivi preponderanti di ordine pubblico, di sicurezza o di igiene e previa valutazione degli interessi in gioco", ad OA tale autorizzazione viene negata sempre, in evidente ossequio nei confronti del circo.
Consigliamo al Municipio di Locarno un viaggio in Cina e al Sindaco in Arabia Saudita, per affinare le tecniche di repressione nei confronti dei dissidenti.
Noi, d’ora in poi, agiremo come riteniamo più opportuno.Facendo rimpiangere al Municipio decisioni che non hanno nulla a che vedere con le regole di un Paese civile e democratico,dove vige la libertà d'espressione e d'informazione.
Chi volesse contattare le autorità coinvolte,
può farlo a questi recapiti:
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Di seguito, la nostra risposta alla polizia:
Osservazioni al rapporto di contravvenzione
Egregi signori,
in data 13 dicembre mi veniva inviata un’intimazione di contravvenzione, ritirata il giorno 15 dicembre.
Vorrei far presente alcune considerazioni al riguardo:
• Non vi è stato nessun tipo di manifestazione, dal momento che si trattava di due singoli individui (cit legge con minore di 4 persone non è manifestare), che hanno distribuito alcuni volantini nell’assoluta calma, senza mai andare a interferire nell’esercizio del circo;
• Fin dal primo momento ci siamo comportati in modo corretto nei confronti dell’autorità, collaborando all’identificazione ed eseguendo quanto a noi intimato, ovvero di allontanarci dal suolo pubblico (!) sul quale stavamo camminando senza sostare;
• Al contrario, gli agenti presenti, non si sono dimostrati all’altezza della loro divisa, attuando fin da subito un comportamento arrogante e chiaramente pregiudizievole nei confronti dei due individui etichettati come “animalisti”;
• Si è potuto capire fin dalle prime battute degli agenti che, in particolare, quello più “robusto” – che tra l’altro non si è identificato, non era per nulla tranquillo. Anzi, l’impressione avuta dalle parole dette dall’agente in questione è che, se avesse avuto le “mani libere”, non sarebbe stato a lesinare su trattamenti ben peggiori;
• Non so sinceramente su che base vengono scelti gli uomini per controllare i volantinaggi – “illegali” o meno (ma su questo punto tornerò più avanti) che tra l’altro erano stati chiaramente annunciati da giorni. Rimango perplessa al pensiero che l’agente con tanto evidente odio verso gli animalisti presente sul posto, fosse il miglior candidato per quel lavoro di controllo. Il pregiudizio nei nostri confronti era palpabile quanto il suo odio;
Inoltre vi rendo noto che da anni volantiniamo fuori al tendone del circo Knie sul vostro territorio, ma mai ci è arrivata una multa per questo motivo. Sembra quasi, che la si “voglia far pagare” per qualche motivo, a noi sconosciuto.
Camminando nella vostra città – vicino la quale ho vissuto per anni e che dunque conosco molto bene – sono all’ordine del giorno incontri di persone che volantinano, vendono o suonano abusivamente, eppure, non ho mai visto tanta fiscalità nell’eseguire le leggi comunali.
Vi ricordo, inoltre, che anni fa è stato anche chiesto ufficialmente un permesso per poter svolgere una manifestazione di sensibilizzazione contro lo sfruttamento degli animali nei circhi ma, sempre inspiegabilmente, ciò non è stato concesso, nonostante la Legge Comunale di Locarno reciti che “l’autorizzazione viene di regola accordata se non vi si oppongono motivi preponderanti di ordine pubblico, di sicurezza o di igiene e previa valutazione degli interessi in gioco". È solo per questo motivo, ai nostri occhi anticostituzionale, che ci siamo visti costretti a recarci in loco per svolgere unicamente dei volantinaggi fugaci e discreti, a nostro avviso rispettosi delle norme comunali.
Offensiva Animalista non ha mai creato problemi a Locarno e non ci sono mai stati incidenti. Chiaramente questo voler “indurire” i rapporti con il nostro gruppo, elargendo una quanto meno inopportuna multa nei confronti di due militanti, non farà altro che peggiorarli.
Offensiva Animalista volantina in tutte le città del cantone, ma solo nella vostra, è stata comminata una multa.
Finisco col dirvi che, qualora lo riteneste ancora necessario, accetterò la multa e la pagherò entro il termine previsto perché sono una persona corretta. Quello che non farò di certo, sarà però prestare nuovamente rispetto e accondiscendenza nei confronti di chi, vestito con una divisa (pagata dai cittadini con i loro tributi) si permette di non fare altrettanto.
ll rammarico è che i soldi che andranno dalle nostre casse alle vostre, sono quelli destinati al salvataggio di animali e che come tali, saranno tolti al loro scopo primario, visto che le autorità non si preoccupano di intervenire quando i cittadini richiedono il loro aiuto per questioni riguardanti gli animali più che lecite e che, per legge, dovrebbero essere rispettate ma per le quali si chiudono spesso entrambi gli occhi, per poi aprirli in occasioni come quella per la quale vi scrivo.
Distinti saluti."
Un saluto a Tita Carloni, ringraziandolo per tutto quello che ha fatto.
"Lo spirito è sempre quello di battersi affinché i problemi che ci interessano vengano sempre più visti dall'ottica della protezione della fauna e della biodiversità e non da quella della caccia come legittimo diritto di "prelievo" e quindi di rapina della natura."
http://www.tio.ch/News/709097/Tita-Carloni-un-maestro
COMUNICATO STAMPA:
L'ennesimo avvelenamento di cani e gatti a Biasca e nulla è stato fatto.
L'avvelenatore, oltre che conosciuto, sarebbe pure un bracconiere. Ad oggi rimane impunito.
Offensiva animalista prende atto dell'ennesimo avvelenamento di cani a Biasca, dove da anni numerosi animali domestici sono stati avvelenati senza che nessuna seria indagine sia mai stata svolta.
Da anni si mormora il nome di una persona, che peraltro sarebbe pure un bracconiere. Da anni gli animali muoiono. Da anni le autorità balbettano scuse.
Come si possa dimostrare tanto cinismo, tanto lassismo e tanta insensibilità non solo nei confronti degli animali, ma anche dei loro proprietari, lascia sbigottiti.
Sarà bene ricordare che gli agenti della polizia di Biasca vengono stipendiati dai cittadini, e che nel nostro Paese la legge proibisce l'avvelenamento di animali.
I solerti funzionari che stanno da anni con le mani in mano ne sono consapevoli?
OA si domanda se il sospetto sia mai stato interrogato. Se sia stata mai perquisita la sua abitazione. Se sia amico di qualche agente o di qualche municipale. Perché è lapalissiano che non fare assolutamente nulla di fronte a decine di casi di avvelenamento, significa voler proteggere qualcuno.
OA chiede aiuto alla popolazione per raccogliere prove. Ci penseremo poi noi a far perdere il vizio a chi ha l'hobby dell'omicidio, perpetrato grazie al lassismo di chi non sa fare il proprio dovere.
Scrivere a: [email protected], [email protected]
Articoli correlati:
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http://www.cdt.ch/ticino-e-regioni/cronaca/50319/cani-avvelenati-con-il-cianuro.html
http://www.tio.ch/Ticino/Cronaca/News/648458/Il-killer-dei-cani-e-un-bracconiere
http://www.tio.ch/Ticino/News/708790/Gatti-spariti-e-cani-avvelenati-Non-siamo-piu-tranquilli
COMUNICATO STAMPA:
L'istinto della libertà che non si da pace: Sabu e gli altri animali del circo KNIE
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243 giorni di tournée, 42 città, 349 spettacoli. La domanda sorge spontanea: ma il benessere animale dov'è?
Forse non tutti conoscono le vicende che, negli ultimi anni, hanno visto come protagonisti il circo KNIE e gli animali da esso detenuti. Un cucciolo di giraffa è morto soffocato nella mangiatoia dello zoo di Rapperswil, nel 2008, qualche incidente di percorso con feriti tra acrobati e spettatori, con tanto di acrobata morto folgorato nel 2005 e, infine, la triste storia di Sabu, l'elefantessa che nel 2010 ha tentato di scappare più volte dal circo per raggiungere l'acqua. Proprio lei, oggi, fa da rappresentante degli animali tenuti in prigionia e schiavitù dalla nota e potente famiglia di circensi.
Sabu non è nata in cattività. Come gli altri elefanti del circo KNIE, è stata strappata dal suo habitat naturale in Birmania. Dal 1984 si trova in Svizzera alla mercé di domatori, lontana dalla foresta, immobilizzata in spazi ristretti e costretta a lavorare sodo per poter soddisfare le richieste dei suoi detentori. 28 anni di schiavitù. La sua colpa? Essere un animale che con la Svizzera non ha nulla a che fare.
In 28 anni, però, il suo istinto ancora non è scomparso: Sabu, alla prima occasione, ha tentato di raggiungere l'acqua, come facevano i suoi antenati e come molti dei suoi simili continuano a fare, nel mondo, percorrendo in media 100 km al giorno (a piedi, non dentro scomodi e stretti camion, sballottati da un punto all'altro in pochissimo tempo). Nonostante il primo fallimento, ci ha riprovato. Non si dava per vinta. La Birmania ancora la chiamava, due anni fa.
Tra clamore e meraviglia, la notizia ha girato la Svizzera e le nazioni confinanti… ma qual'è stata la soluzione che ha evitato ulteriori scocciature alla famiglia KNIE? Semplice: Sabu è stata rinchiusa nello zoo per un certo periodo e non le è più stato permesso di andare a fare il bagno con gli altri elefanti.
Dimentichiamoci per un momento che Sabu è un elefantessa (ora obesa, a causa della sua sedentarietà). Pensate ad una persona nella sua condizione: strappata dalla sua casa, costretta ai lavori forzati e rinchiusa per tutto l'anno in una gabbia. Quando questa persona dimostra di avere ancora un barlume di speranza e tenta la fuga, viene messa in isolamento e le viene privato il piacere, sebbene surrogato, di fare il bagno nel lago insieme agli altri schiavi.
È un comportamento accettabile, da elogiare? Certo che no.
Possibile che la nostra coscienza si risvegli solo ed esclusivamente con i nostri simili? Noi siamo convinti che bisogna andare oltre. Siamo convinti che è giunto il momento di andare oltre, di evolverci, di dire BASTA alla sofferenza, all'umiliazione, alla violenza gratuita, specie se è a puro scopo di lucro.
Ricordiamo che il circo KNIE ha all'attivo più di cent'anni di sfruttamento animale e non solo: un tempo, non erano gli animali ad essere esibiti ed umiliati in una condizione di prigionia, ma gli esseri umani stessi, in particolare persone di colore, nani e altri rappresentanti delle minoranze, diversamente abili e quant'altro.
Non si tratta certo della migliore delle famiglie, diciamocelo.
Sabato 10 novembre 2012, in occasione della prima tappa ticinese del circo, ci siamo recati a distribuire volantini ai visitatori. Sul Corriere del Ticino di oggi leggiamo la sorpresa dei circensi nel non trovarsi manifestanti in azione fuori dal tendone, ma forse non conoscono la realtà ticinese, ben lontana dal rispetto della libertà d'espressione.
Negli anni passati, quando è stato chiesto alla Città di Bellinzona di poter distribuire volantini o di manifestare, quest'ultimo ha infatti negato il permesso ad una distanza inferiore i 500 metri dal tendone - in pratica è permessa la distribuzione di materiale informativo che sensibilizzi gli entranti sulla realtà dei circhi con animali, solo dall'altra parte della città, ovvero dove questi entranti non passano di sicuro. Nonostante la richiesta di chiarimenti da parte nostra, la decisione non è mai stata motivata in maniera esaustiva e convincente. Questa chiara violazione della Costituzione è permessa solamente perché, sembra, il Municipio può stabilire delle priorità e dei privilegi per un certo tipo di cittadini, rispetto ad altri. Ne deduciamo che la Città di Bellinzona ritiene più importante un gruppo di itineranti di dubbia morale, ferma ancora al 1800, ma con molti soldi, rispetto ad un gruppo più o meno vasto di cittadini ticinesi, contribuenti e rispettosi dell'ambiente, dell'uomo e della libertà di espressione.
Per questo motivo, come abbiamo annunciato due anni fa in risposta al divieto di volantinare e manifestare nei pressi del circo, Offensiva Animalista distribuirà volantini quando e dove lo riterrà più opportuno, senza sentirsi in dovere di comunicarlo a coloro che sostengono questo vergognoso spettacolo. Ringraziamo comunque del costante interesse che ha dimostrato nei nostri confronti la famiglia KNIE, forse preoccupata che il suo triste spettacolino si spostasse al di fuori del tendone o che la gente possa aprire gli occhi e decidesse di spendere i propri soldi in modi più intelligenti, costruttivi ed etici.
Ad ogni modo, ricordiamo che la manifestazione ufficiale, autorizzata, è prevista per Sabato 17 novembre a Lugano (non c'è bisogno di spiare le nostre mosse, è tutto sul nostro sito: www.offensiva-animalista.ch).
Sabu e gli altri animali meritano giustizia, libertà e rispetto. Siamo convinti che i bambini sono capaci di capire ed apprezzare questi concetti, come dimostrano le sempre più numerose famiglie che ogni anno scelgono di non portarli al circo con animali. È ora di scegliere cosa trasmettere ai nostri figli e smettere di subire passivamente tutto quel che la società ci propina, senza un minimo di riflessione né sensibilità. Vogliamo trasformare definitivamente il nostro domani in un mondo abitato da esseri insensibili alla sofferenza, abituati allo sfruttamento di chi non sa parlare la nostra lingua (umana), abituati a ridere e a schernire uno schiavo? O vogliamo che la società sia mossa da empatia, amore e, sopratutto, rispetto per ogni forma di vita?
Riflettete sul tipo di messaggio che trasmettete a vostro figlio, quando gli insegnate a ridere di un elefante che cerca impacciatamente di ergersi sulle due zampe, tra bastonate e frustate, lontano dal contesto in cui dovrebbe vivere, lontano dalla famiglia al quale è stato strappato. Riflettete consci che state forgiando un domani malsano e crudele.
Cambiare si può.
Cambiare si deve.
un video che mostra la tristezza degli spettacoli con gli elefanti al circo KNIE:
Prese elettriche esposte ai visitatori (in balia dei bambini), posizionate sopra secchi d'acqua e attaccate alle gabbie (di ferro) dei pony.
Pony con la museruola che possono uscire dalle strette gabbie solo per finire a girare in cerchio con in groppa bambini urlanti e scalpitanti.
Ad attenderli, come sempre, frustino, cinghia e occhi che li vedono solo come oggetti.
È ORA DI DIRE BASTA.
Questa non è la normalità, non deve esserlo.
Protesta al Dipartimento della Sanità e la Socialità (DSS)
LA COMMISSIONE TICINESE SUGLI ESPERIMENTI ANIMALI NON È IN REGOLA
Abbiamo appreso dalla stampa – e le notizie non sono state smentite – che in Ticino abbiamo un consigliere di Stato - Paolo Beltraminelli, il veterinario cantonale - Tullio Vanzetti, il medico cantonale - Giorgio Merlani e il farmacista cantonale - Giovan Maria Zanini, che agiscono e lavorano nell'illegalità.
Dal 2008, infatti, in questo cantone viene apertamente ignorata la legge e la relativa ordinanza che vieta a un collaboratore delle autorità di far parte della commissione che sorvegli gli esperimenti sugli animali.
A tutto ciò si aggiunga il fatto che, in Ticino, vengono uccisi quasi 40 mila esseri viventi all'anno in esperimenti convalidati dalla commissione di cui sopra. Anche se un solo animale utilizzato nella cosiddetta ricerca è un animale di troppo, l'enormità del numero (ed in particolare il fatto che questa cifra sia in aumento nonostante buona parte degli esperimenti condotti non sono obbligatori e, anzi, facilmente sostituibili coi metodi alternativi) ha sollevato persino le perplessità di osservatori moderati.
Fermo restando che tali commissioni sono una farsa, in Ticino lo sono ancora di più: su cinque membri che la compongono, tre sono fuori posto: Vanzetti, Merlani e Zanini.
Il direttore del Dss, Paolo Beltraminelli, ha dichiarato che "la composizione attuale non ha mai creato problemi di alcun genere e tutto si è sempre svolto nel rispetto delle regole". Il signor Beltraminelli mente. E per questo noi ne chiediamo le dimissioni.
Le ridicole e patetiche dichiarazioni di Vanzetti ("non ho mai recepito nemmeno una minima ombra di influenza da parte dell'autorità dipartimentale nei confronti della commissione di vigilanza") e quelle di Beltraminelli sono un'onta sul cantone, degradato da questi personaggi a Staterello africano dove persino i massimi rappresentanti cantonali si fanno beffe delle più elementari norme e leggi. Non vuol dire nulla il fatto che fino ad oggi ciò non abbia mai creato problemi: semplicemente, fino ad oggi, il fatto era sconosciuto ai più.
Scriviamo tutti a questi indegni funzionari pubblici, invitandoli alle dimissioni per manifesta incapacità e indegnità nel rappresentare i cittadini, oltre che gli animali.
Ricordiamo inoltre che è tutt'ora in corso di accertamento il motivo per il quale la responsabile dei diritti animali, sempre appartenente alla commissione, sia pressoché sconosciuta e di dubbia rappresentatività.
Il compito principale di questo personaggio è quello di fare in modo che gli esperimenti diminuiscano e vengano messi in atto sistemi più innovativi, efficaci ed etici. Ci risulta però difficile credere che gli sforzi necessari siano stati fatti, visti gli scarsi, per non dire nulli, risultati.
Indirizzi a cui scrivere:
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Per saperne di più:
legislazione:
• risposta all'Interrogazione parlamentare presentata da Patrizia Ramsauer il 25 settembre 2007: Sperimentazione su animali
• interrogazione parlamentare presentata da Sergio Savoia il 08 giugno 2012:
Vivisezione in Ticino
articoli:
• Tio.ch: "Troppi esperimenti sugli animali. È un mistero tutto ticinese."
• Cdt.ch: Troppi esperimenti su animali
• Tio.ch: "Esperimenti sugli animali, Offensiva Animalista: "Beltraminetti dimettiti!"
AZIONE SALVATAGGIO ANFIBI 2013
attenzione: il passaggio dei rospi (e di altri piccoli anfibi come salamandre e rane) è cominciato!
È già arrivato il periodo durante il quale i rospi scendono dallo stagno a monte per l'accoppiamento e la deposizione delle uova nello stagno a valle. Questo percorso è, purtroppo, solitamente, attraversato da una strada. A causa delle morti che ogni anno dimezzano la popolazione dei rospi in queste zone, si rischia la loro. Molte zone, un tempo ribogliose, ora sono praticamente disabitate da queste specie... serve il nostro aiuto!
Chiunque è invitato a prestare la massima attenzione durante gli spostamenti in auto lungo queste zone a rischio e, in caso di avvistamento di rospi sulle strade o sui margini, di aiutarli ad attraversare.
Sono inoltre in atto azioni di soccorso nei giorni di pioggia con turni di picchetto in diverse zone. Per maggiori informazioni e proposta di aiuto in tal senso, contattateci al più presto!
e-mail: [email protected]
Per farsi un'idea delle zone interessate, potete visitare il sito (che non le include tutte, comunque):
http://www.azionidisalvataggioanfibi.org/aree-intervento.html
COMUNICATO STAMPA
Minacce a seguito dell'articolo sulla Commissione sulla sperimentazione animale
Dopo le dichiarazioni di Offensiva animalista a Ticinonline sulla commissione chiamata ad esprimersi sugli esperimenti sugli animali - che in Ticino, ogni anno, vede il sacrificio di più di 40'000 esseri viventi - una persona che si è presentata al telefono come il marito di Anna Helbling ha minacciato l’autore delle dichiarazioni rese alla stampa. Minacce che ventilano il ricorso alla violenza.
Offensiva animalista non solo ribadisce quanto dichiarato – pronta pure a rincarare la dose – ma ricorda ai sostenitori di quella farsa conosciuta come Commissione sulla sperimentazione animale che nessuno chiuderà mai la bocca a chi ha il coraggio delle proprie opinioni.
OA invita altresì il veterinario cantonale a riflettere sulla caratura morale di persone che, di fronte a scomode verità non esitano a ricorrere a ingiurie e minacce.
link all'articolo del 31/05/2012 - "In Ticino oltre 40'000 animali sotto torchio. Chi veglia su di loro?":
http://www.tio.ch/Ticino/Attualita/News/684000/In-Ticino-oltre-40-000-animali-all-anno-sotto-torchio--Chi-veglia-su-di-loro
articolo del 13/08/2012 - "Esperimenti sugli animali, sospetti sulla commissione in Ticino":
http://www.tio.ch/Ticino/Attualita/News/694277/Esperimenti-sugli-animali-sospetti-sulla-commissione-in-Ticino
COMUNICATO STAMPA
Poschiavo, Soazza e Mesocco: vergogna!
Offensiva animalista depreca la scelta del comune di Poschiavo - che anche Soazza e Mesocco sembrano intenzionati a seguire - di uccidere le capre inselvatichite presenti sul proprio territorio comunale.
Risulta difficile, in un Paese che si dice civile, capire come sia possibile che le scelte irresponsabili di alcuni proprietari debbano sempre ricadere su animali innocenti.
Offensiva Animalista invita tutti i cittadini rispettosi della vita a scrivere e telefonare alle cancellerie comunali di Poschiavo, Soazza e Mesocco per chiedere alle autorità di tornare sui propri passi e punire severamente chi abbandona capre come fossero sacchi di rifiuti che qualcuno raccoglierà. Va colpito chi utilizza gli animali come mera merce per poi scartarla quando non serve più.
E vanno pure chiamate a rispondere del proprio operato le autorità, che non hanno saputo tenere sotto controllo la situazione, e hanno dato prova di lassismo e compiacenza nei confronti degli allevatori.
Ci risulta inoltre incredibile pensare a delle innocue capre come a degli animali che, come riportano i giornali, sarebbero addirittura un pericolo per gli altri animali. Sembra un po’ la solita scusa per venire ai fucili, come per il Lupo e l’Orso, puntualmente ammazzati non appena messo piede sulla “nostra” terra (e sottolineiamo le virgolette). Sarebbe anche ora di smetterla con questo allarmismo e continuo odio verso tutto ciò che non possiamo controllare.
Con immenso sconforto e rabbia,
Offensiva Animalista - nessun compromesso per la liberazione animale in Svizzera -