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COMUNICATO STAMPA

Il municipio di Locarno peggio del regime cinese

volantinaggi contro il circo KNIE

Il Municipio di Locarno ha comminato una multa (che, secondo la legge, può arrivare a 10'000 franchi) ad Offensiva animalista. Il motivo è un semplice esercizio dei diritti democratici, sfruttato da alcuni attivisti di OA che, recentemente, hanno distribuito senza permesso alcuni volantini in occasione della tournée del circo Knie.

Tutto è avvenuto all’insegna dell’ordine e la distribuzione di volantini non ha generato disagi di sorta.

Chi invece si è distinto per inciviltà ed aggressività è stato un agente di polizia, che si è pure rifiutato di identificarsi. Quest'ultimo aveva, inoltre, informato che il controllo avvenuto in quell'occasione sarebbe sfociato in una semplice segnalazione e soltanto qualora gli attivisti si fossero ripresentati in loco sarebbe scattata la multa. Nonostante gli attivisti abbiano seguito le istruzioni interrompendo il volantinaggio, la multa è arrivata comunque.

La decisione del Municipio è di una gravità inaudita. Nonostante la legge comunale reciti che “l’autorizzazione viene di regola accordata se non vi si oppongono motivi preponderanti di ordine pubblico, di sicurezza o di igiene e previa valutazione degli interessi in gioco", ad OA tale autorizzazione viene negata sempre, in evidente ossequio nei confronti del circo.

Consigliamo al Municipio di Locarno un viaggio in Cina e al Sindaco in Arabia Saudita, per affinare le tecniche di repressione nei confronti dei dissidenti.

Noi, d’ora in poi, agiremo come riteniamo più opportuno.Facendo rimpiangere al Municipio decisioni che non hanno nulla a che vedere con le regole di un Paese civile e democratico,dove vige la libertà d'espressione e d'informazione.

 

circo

Chi volesse contattare le autorità coinvolte,
può farlo a questi recapiti:

[email protected]
[email protected]
[email protected]

 

 


COMUNICATO STAMPA:

L'ennesimo avvelenamento di cani e gatti a Biasca e nulla è stato fatto.

L'avvelenatore, oltre che conosciuto, sarebbe pure un bracconiere. Ad oggi rimane impunito.

Offensiva animalista prende atto dell'ennesimo avvelenamento di cani a Biasca, dove da anni numerosi animali domestici sono stati avvelenati senza che nessuna seria indagine sia mai stata svolta.
Da anni si mormora il nome di una persona, che peraltro sarebbe pure un bracconiere. Da anni gli animali muoiono. Da anni le autorità balbettano scuse.
Come si possa dimostrare tanto cinismo, tanto lassismo e tanta insensibilità non solo nei confronti degli animali, ma anche dei loro proprietari, lascia sbigottiti.
Sarà bene ricordare che gli agenti della polizia di Biasca vengono stipendiati dai cittadini, e che nel nostro Paese la legge proibisce l'avvelenamento di animali.
I solerti funzionari che stanno da anni con le mani in mano ne sono consapevoli?

OA si domanda se il sospetto sia mai stato interrogato. Se sia stata mai perquisita la sua abitazione. Se sia amico di qualche agente o di qualche municipale. Perché è lapalissiano che non fare assolutamente nulla di fronte a decine di casi di avvelenamento, significa voler proteggere qualcuno.

OA chiede aiuto alla popolazione per raccogliere prove. Ci penseremo poi noi a far perdere il vizio a chi ha l'hobby dell'omicidio, perpetrato grazie al lassismo di chi non sa fare il proprio dovere.

Scrivere a: [email protected], [email protected]

 

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http://www.cdt.ch/ticino-e-regioni/cronaca/73508/sospetti-avvelenamenti-a-biasca.html

http://www.cdt.ch/ticino-e-regioni/cronaca/50319/cani-avvelenati-con-il-cianuro.html

http://www.tio.ch/Ticino/Cronaca/News/648458/Il-killer-dei-cani-e-un-bracconiere

http://www.tio.ch/Ticino/News/708790/Gatti-spariti-e-cani-avvelenati-Non-siamo-piu-tranquilli

 


COMUNICATO STAMPA:

L'istinto della libertà che non si da pace: Sabu e gli altri animali del circo KNIE

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243 giorni di tournée, 42 città, 349 spettacoli. La domanda sorge spontanea: ma il benessere animale dov'è?

Forse non tutti conoscono le vicende che, negli ultimi anni, hanno visto come protagonisti il circo KNIE e gli animali da esso detenuti. Un cucciolo di giraffa è morto soffocato nella mangiatoia dello zoo di Rapperswil, nel 2008, qualche incidente di percorso con feriti tra acrobati e spettatori, con tanto di acrobata morto folgorato nel 2005 e, infine, la triste storia di Sabu, l'elefantessa che nel 2010 ha tentato di scappare più volte dal circo per raggiungere l'acqua. Proprio lei, oggi, fa da rappresentante degli animali tenuti in prigionia e schiavitù dalla nota e potente famiglia di circensi.
Sabu non è nata in cattività. Come gli altri elefanti del circo KNIE, è stata strappata dal suo habitat naturale in Birmania. Dal 1984 si trova in Svizzera alla mercé di domatori, lontana dalla foresta, immobilizzata in spazi ristretti e costretta a lavorare sodo per poter soddisfare le richieste dei suoi detentori. 28 anni di schiavitù. La sua colpa? Essere un animale che con la Svizzera non ha nulla a che fare.
In 28 anni, però, il suo istinto ancora non è scomparso: Sabu, alla prima occasione, ha tentato di raggiungere l'acqua, come facevano i suoi antenati e come molti dei suoi simili continuano a fare, nel mondo, percorrendo in media 100 km al giorno (a piedi, non dentro scomodi e stretti camion, sballottati da un punto all'altro in pochissimo tempo). Nonostante il primo fallimento, ci ha riprovato. Non si dava per vinta. La Birmania ancora la chiamava, due anni fa.

Tra clamore e meraviglia, la notizia ha girato la Svizzera e le nazioni confinanti… ma qual'è stata la soluzione che ha evitato ulteriori scocciature alla famiglia KNIE? Semplice: Sabu è stata rinchiusa nello zoo per un certo periodo e non le è più stato permesso di andare a fare il bagno con gli altri elefanti.
Dimentichiamoci per un momento che Sabu è un elefantessa (ora obesa, a causa della sua sedentarietà). Pensate ad una persona nella sua condizione: strappata dalla sua casa, costretta ai lavori forzati e rinchiusa per tutto l'anno in una gabbia. Quando questa persona dimostra di avere ancora un barlume di speranza e tenta la fuga, viene messa in isolamento e le viene privato il piacere, sebbene surrogato, di fare il bagno nel lago insieme agli altri schiavi.

È un comportamento accettabile, da elogiare? Certo che no.


Possibile che la nostra coscienza si risvegli solo ed esclusivamente con i nostri simili? Noi siamo convinti che bisogna andare oltre. Siamo convinti che è giunto il momento di andare oltre, di evolverci, di dire BASTA alla sofferenza, all'umiliazione, alla violenza gratuita, specie se è a puro scopo di lucro.
Ricordiamo che il circo KNIE ha all'attivo più di cent'anni di sfruttamento animale e non solo: un tempo, non erano gli animali ad essere esibiti ed umiliati in una condizione di prigionia, ma gli esseri umani stessi, in particolare persone di colore, nani e altri rappresentanti delle minoranze, diversamente abili e quant'altro.
Non si tratta certo della migliore delle famiglie, diciamocelo.

Sabato 10 novembre 2012, in occasione della prima tappa ticinese del circo, ci siamo recati a distribuire volantini ai visitatori. Sul Corriere del Ticino di oggi leggiamo la sorpresa dei circensi nel non trovarsi manifestanti in azione fuori dal tendone, ma forse non conoscono la realtà ticinese, ben lontana dal rispetto della libertà d'espressione.
Negli anni passati, quando è stato chiesto alla Città di Bellinzona di poter distribuire volantini o di manifestare, quest'ultimo ha infatti negato il permesso ad una distanza inferiore i 500 metri dal tendone - in pratica è permessa la distribuzione di materiale informativo che sensibilizzi gli entranti sulla realtà dei circhi con animali, solo dall'altra parte della città, ovvero dove questi entranti non passano di sicuro. Nonostante la richiesta di chiarimenti da parte nostra, la decisione non è mai stata motivata in maniera esaustiva e convincente. Questa chiara violazione della Costituzione è permessa solamente perché, sembra, il Municipio può stabilire delle priorità e dei privilegi per un certo tipo di cittadini, rispetto ad altri. Ne deduciamo che la Città di Bellinzona ritiene più importante un gruppo di itineranti di dubbia morale, ferma ancora al 1800, ma con molti soldi, rispetto ad un gruppo più o meno vasto di cittadini ticinesi, contribuenti e rispettosi dell'ambiente, dell'uomo e della libertà di espressione.
Per questo motivo, come abbiamo annunciato due anni fa in risposta al divieto di volantinare e manifestare nei pressi del circo, Offensiva Animalista distribuirà volantini quando e dove lo riterrà più opportuno, senza sentirsi in dovere di comunicarlo a coloro che sostengono questo vergognoso spettacolo. Ringraziamo comunque del costante interesse che ha dimostrato nei nostri confronti la famiglia KNIE, forse preoccupata che il suo triste spettacolino si spostasse al di fuori del tendone o che la gente possa aprire gli occhi e decidesse di spendere i propri soldi in modi più intelligenti, costruttivi ed etici.

Ad ogni modo, ricordiamo che la manifestazione ufficiale, autorizzata, è prevista per Sabato 17 novembre a Lugano (non c'è bisogno di spiare le nostre mosse, è tutto sul nostro sito: www.offensiva-animalista.ch).


Sabu e gli altri animali meritano giustizia, libertà e rispetto. Siamo convinti che i bambini sono capaci di capire ed apprezzare questi concetti, come dimostrano le sempre più numerose famiglie che ogni anno scelgono di non portarli al circo con animali.
È ora di scegliere cosa trasmettere ai nostri figli e smettere di subire passivamente tutto quel che la società ci propina, senza un minimo di riflessione né sensibilità. Vogliamo trasformare definitivamente il nostro domani in un mondo abitato da esseri insensibili alla sofferenza, abituati allo sfruttamento di chi non sa parlare la nostra lingua (umana), abituati a ridere e a schernire uno schiavo? O vogliamo che la società sia mossa da empatia, amore e, sopratutto, rispetto per ogni forma di vita?
Riflettete sul tipo di messaggio che trasmettete a vostro figlio, quando gli insegnate a ridere di un elefante che cerca impacciatamente di ergersi sulle due zampe, tra bastonate e frustate, lontano dal contesto in cui dovrebbe vivere, lontano dalla famiglia al quale è stato strappato. Riflettete consci che state forgiando un domani malsano e crudele.

Cambiare si può.

Cambiare si deve.

 

un video che mostra la tristezza degli spettacoli con gli elefanti al circo KNIE:

 


COMUNICATO STAMPA

Minacce a seguito dell'articolo sulla Commissione sulla sperimentazione animale

Dopo le dichiarazioni di Offensiva animalista a Ticinonline sulla commissione chiamata ad esprimersi sugli esperimenti sugli animali - che in Ticino, ogni anno, vede il sacrificio di più di 40'000 esseri viventi - una persona che si è presentata al telefono come il marito di Anna Helbling ha minacciato l’autore delle dichiarazioni rese alla stampa. Minacce che ventilano il ricorso alla violenza.

Offensiva animalista non solo ribadisce quanto dichiarato – pronta pure a rincarare la dose – ma ricorda ai sostenitori di quella farsa conosciuta come Commissione sulla sperimentazione animale che nessuno chiuderà mai la bocca a chi ha il coraggio delle proprie opinioni.

OA invita altresì il veterinario cantonale a riflettere sulla caratura morale di persone che, di fronte a scomode verità non esitano a ricorrere a ingiurie e minacce.


link all'articolo del 31/05/2012 - "In Ticino oltre 40'000 animali sotto torchio. Chi veglia su di loro?":
http://www.tio.ch/Ticino/Attualita/News/684000/In-Ticino-oltre-40-000-animali-all-anno-sotto-torchio--Chi-veglia-su-di-loro

articolo del 13/08/2012 - "Esperimenti sugli animali, sospetti sulla commissione in Ticino":
http://www.tio.ch/Ticino/Attualita/News/694277/Esperimenti-sugli-animali-sospetti-sulla-commissione-in-Ticino



COMUNICATO STAMPA

Poschiavo, Soazza e Mesocco: vergogna!

Offensiva animalista depreca la scelta del comune di Poschiavo - che anche Soazza e Mesocco sembrano intenzionati a seguire - di uccidere le capre inselvatichite presenti sul proprio territorio comunale.

Risulta difficile, in un Paese che si dice civile, capire come sia possibile che le scelte irresponsabili di alcuni proprietari debbano sempre ricadere su animali innocenti.

Offensiva Animalista invita tutti i cittadini rispettosi della vita a scrivere e telefonare alle cancellerie comunali di Poschiavo, Soazza e Mesocco per chiedere alle autorità di tornare sui propri passi e punire severamente chi abbandona capre come fossero sacchi di rifiuti che qualcuno raccoglierà. Va colpito chi utilizza gli animali come mera merce per poi scartarla quando non serve più.
E vanno pure chiamate a rispondere del proprio operato le autorità, che non hanno saputo tenere sotto controllo la situazione, e hanno dato prova di lassismo e compiacenza nei confronti degli allevatori.

Ci risulta inoltre incredibile pensare a delle innocue capre come a degli animali che, come riportano i giornali, sarebbero addirittura un pericolo per gli altri animali. Sembra un po’ la solita scusa per venire ai fucili, come per il Lupo e l’Orso, puntualmente ammazzati non appena messo piede sulla “nostra” terra (e sottolineiamo le virgolette). Sarebbe anche ora di smetterla con questo allarmismo e continuo odio verso tutto ciò che non possiamo controllare.


Con immenso sconforto e rabbia,
Offensiva Animalista - nessun compromesso per la liberazione animale in Svizzera -

 


Aggressione di un'attivista allo Zoo al Maglio

Continua la protesta ad oltranza contro questa squallida struttura

LUNEDÌ 09/04/2012 - Da un giorno è partita la nuova settimana di protesta contro lo Zoo al Maglio di Neggio.
Ad ogni occasione Offensiva Animalista e chiunque si senta vicino alla causa può andare a sensibilizzare ed informare i passanti sulle realtà diseducative di strutture come questa.
Il volantinaggio si svolge sempre su suolo pubblico, dunque in modo perfettamente legale, come lo stesso defunto Bill Arigoni, ricordiamolo, ha sempre garantito.

Come spesso accade, nonostante la libertà di espressione e di informazione, veniamo minacciati dal personale di servizio di questo gulag. Tre anni fa, lo stesso personale tentò di investire i manifestanti di un sit-in autorizzato dal Comune di Neggio. Manifestazione a cui erano presenti anche dei bambini, tra l’altro. Bambini che sono rimasti traumatizzati da questo triste episodio.

Oggi, 9, aprile 2012, uno dei collaboratori ha malmenato una ragazza attivista di Offensiva Animalista intervenuta per il volantinaggio a favore degli animali che da anni sono detenuti in condizioni disumane in questo zoo.
Il video riporta solo parzialmente quanto avvenuto. Altri “simpatici” episodi di violenza da parte dei proprietari e dei lavoratori dello zoo sono avvenuti prima dell’accensione della videocamera.

Il video dell’aggressione del lavoratore dello zoo al maglio:

Ci riserveremo, ovviamente, di sporgere denuncia alle competenti autorità.

Continua nel frattempo la protesta!

 


Basta cemento... PIANTIAMOLA!

azione simultanea in collaborazione con Memento Naturae

23 settembre 2011, Equinozio d'autunno

Nella sera dell'equinozio d'autunno abbiamo piantato simbolicamente un Cedrus Deodara, detto anche l'Albero degli Dei, ai margini del cantiere all'uscita di Lugano Nord, che negli anni è stato completamente trasformato da progetti di mobilità, vedendo anche la nascita di una delle tante gallerie che forano le nostre montagne, oltre che di tonnellate di cemento tra autostrada e collegamenti atti alla gestione dell'ingente traffico.

La scelta di quest'albero è dovuta sopratutto alla stagione, ma anche al territorio che, devastato, non offre molto. Questo tipo di sempreverde è molto resistente ed è conosciuto anche per essere un solitario.

Sperando che questo gesto venga capito come il messaggio che porta, ci uniamo alle parole dei promotori dell'iniziativa, dei quali trasmettiamo il comunicato sottostante.

 

 

 

 

 

 

 

 


Comunicato ufficiale:
In occasione dell Equinozio di Autunno, venerdì 23 Settembre, diverse realtà unite dalla sensibilità nei confronti dellambiente, hanno svolto una azione sinergica contro la cementificazione selvaggia che caratterizza la nostra società attuale e gli odierni agglomerati urbani.

Memento Naturae, Amici della Terra, Ideopolis, Respiro Verde, 45° Parallelo, Offensiva Animalista, Movimento Cittadino Flaminio, Comunità Roma Ovest, Fons Perennis, Pietas, Gruppo Monte Kailash, Cervantes, Soccorso Sociale, La Fenice, Naturalmente, Autonomi AntiSpe, Tila, Furor, Amici della Contea, Azione Punto Zero, Hola, Casa degli Ent, Albero Bianco, Minas Tirith, Gruppo Studio Avser, Vivex, Iceberg Eco-Animalista e Terra Libera, per denunciare quanta poca attenzione ci sia per gli spazi naturali a
causa di interessi e di scellerate speculazioni edilizie, con una
iniziativa simbolica denominata "Basta Cemento... Piantiamola!", hanno voluto ricordarlo interrando salvia, mirto, oleandro, rosmarino, incenso, lavanda e altre piante in moltissime città italiane come Torino, Ivrea, Pavia, Milano, Bergamo, Firenze, Bologna, Grosseto, Lucca, Orvieto,Roma, Capri, Taranto, Palermo, Crotone, Catania, e moltissimi comuni laziali come Guidonia, Castelli, Palidoro, Santa Marinella, Civitavecchia, Ladispoli, Cerveteri,
Maccarese, Fiumicino, Castel di Leva, Ostia, Acilia, ma anche in
Svizzera a Lugano, a difesa di quel verde, che per qualcuno è solo un colore riconducibile ai soldi.

La scelta di questa azione per la data del 23 Settembre, non è stata casuale; simbolicamente l' Equinozio di Autunno identifica lo sfiorire annuale della natura, l'appassire della vegetazione, una stagione dormiente e silenziosa ma importante nella dinamica ciclica delle stagioni e percepita da tutte le culture tradizionali del mondo come un momento di passaggio.

È il tempo del riposo, della meditazione dopo la calura estiva, momento in cui nell'uomo dovrebbe crescere tutto ciò che si lega alla sfera interiore.

L' Equinozio di Autunno va quindi a legarsi con questa iniziativa, non solo come protesta alle cattive politiche ambientali, totalmente disinteressate alla tutela di quella Natura che a chiacchiere si dice di amare, ma anche come un momento intriso di significato: piantare una pianta, curarla nel tempo ed osservare il suo modo di crescere, equivale a piantare un seme spirituale in ognuno di noi per poi farlo
maturare.

Quel seme che accomuna le varie realtà partecipanti all'azione, è un profondo e doveroso rispetto per la Natura, e un Uomo che silenziosamente la riscopre dentro di se come suo riflesso invisibile, può tornare ad essere parte integrante e funzionale di questo Tutto armonico, anziché esserne la nota stonata.

Ma la nostra attuale società, preda solo di distorte visioni economiche e schiava di un meccanismo artificiale di cui non ne comprende più il senso e la misura, sembra ormai aver completamente dimenticato questo principio.

Approfondimenti

comunicato ufficiale
http://www.mementonatura.org/dett_iniziativa.php?id=111

rassegna stampa, siti che hanno pubblicizzato e le foto delle azioni fatte in tutta Italia da ogni realtà associativa che ha partecipato all'iniziativa e che verranno inserite mano a mano qui e su FaceBook
http://www.mementonatura.org/documenti.php?i=111

per chi ha possibilità è graditissima la diffusione e per chi desidera... le azioni possono continuare!

Riccardo Oliva
Presidente Associazione Memento Naturae

Volontari a Difesa di Ciò che è Vita