COMUNICATO STAMPA:
attivista aggredita dallo Zoo al Maglio lunedì 09.04.2012, Neggio
Da un giorno è partita la nuova settimana di protesta contro lo Zoo al Maglio di Neggio.
Ad ogni occasione Offensiva Animalista e chiunque si senta vicino alla causa può andare a sensibilizzare ed informare i passanti sulle realtà diseducative di strutture come questa.
Il volantinaggio si svolge sempre su suolo pubblico, dunque in modo perfettamente legale, come lo stesso defunto Bill Arigoni, ricordiamolo, ha sempre garantito.
Come spesso accade, nonostante la libertà di espressione e di informazione, veniamo minacciati dal personale di servizio di questo gulag. Tre anni fa, lo stesso personale tentò di investire i manifestanti di un sit-in autorizzato dal Comune di Neggio. Manifestazione a cui erano presenti anche dei bambini, tra l’altro. Bambini che sono rimasti traumatizzati da questo triste episodio.
Oggi, 9, aprile 2012, uno dei collaboratori ha malmenato una ragazza attivista di Offensiva Animalista intervenuta per il volantinaggio a favore degli animali che da anni sono detenuti in condizioni disumane in questo zoo.
Il video riporta solo parzialmente quanto avvenuto. Altri “simpatici” episodi di violenza da parte dei proprietari e lavoratori dello zoo sono avvenuti prima dell’accensione della videocamera.
Il video dell’aggressione del lavoratore dello zoo al maglio:
Ci riserveremo, ovviamente, di sporgere denuncia alle competenti autorità.
Continua nel frattempo la protesta!
Lungi dalle nostre speranze, la famiglia Fehr ha pensato bene di peggiorare la situazione aggiungendo addirittura dei CANGURI tra i prigionieri della struttura. Come si può evincere dai due video, comunuque, nonostante i solleciti di attivisti e politici ad avviarsi verso la riconversione, in realtà nulla è cambiato.
È dunque necessario far capire una volta per tutte quanto, nel 2012, una realtà come questa non ha davvero ragione di esistere e che deve chiudere i battenti o riconvertirsi in un rifugio che ospiti animali recuperati da situazioni di sfruttamento. Deve quindi smettere di acquistare animali, ricordandosi che una prigione è sempre una prigione; una gabbia, per quanto abbellita dall'esterno con piante e fontane, rimane sempre una gabbia, e gli animali questo lo sanno.
PROTESTIAMO!
Lo
Zoo al Maglio è da sempre ricordato in tutta la Svizzera
(e oltreconfine) per il suo squallore.
Animali che sono stati uccisi per futili motivi (orsi dal
collare, tigre siberiana, lince, avvoltoio e chissà
quanti altri volatili ed ora canguri), alimentazione sbagliata per gli animali
esotici (mangiano tutti mangime per galline!) e stress dovuto
alla detenzione in spazi così ristretti (seppur al
limite delle norme, come ci ricorda il nostro "geometra
cantonale" Dott. Vanzetti) e in climi totalmente diversi
dal loro proprio. Persino molti visitatori che sono andati
allo zoo aspettandosi chissà cosa, sono tornati poi
indietro dicendoci che effettivamente è una struttura
piuttosto triste e squallida!
È
ora che la famiglia Fehr, proprietaria, si decida a prendere
in considerazione la riconversione da anni propostale o che
chiuda una volta per tutto il suo gulag personale. Il suo
maggiore introito, si sà, è la vendita di cuccioli
nati nella sua struttura a circhi e zoo svizzeri e non (per
un cucciolo di leone il minimo che bisogna pagare è
di circa 30'ooo Fr!). La proposta, invece, chiede che vengano
sterilizzati gli animali già presenti e che non ne
vengano più venduti o comprati.
Inoltre, dovrà occuparsi solo di animali autoctoni
salvati da brutte situazioni o animali nati e cresciuti in
cattività, cestinati da circhi o zoo e altrimenti destinati
alla morte poiché incapaci di sopravvivere in natura:
una proposta interessante sia per lei che per i turisti!
Finché
ciò non avverrà noi non ci fermeremo!
SETTIMANA
DI PROTESTA TELEFONICA E SCRITTA PER LA CHIUSURA/RICONVERSIONE
Dal 08.04.2012 ad oltranza invitiamo chiunque a contattare i gestori
dello Zoo al Maglio per esporre loro la propria opinione
in merito a questa struttura da sempre considerata
inopportuna, squallida e assolutamente vergognosa!
Da anni è stata lanciata la proposta di riconversione
dello zoo in una struttura che si prenda cura di animali
autoctoni salvati da brutte situazioni o da animali
"cestinati" da circhi e altri zoo, altrimenti
destinati a morire ma che non possono ormai sperare
di poter sopravvivere in natura. Inoltre, la Signora
Fehr, proprietaria, dovrebbe smettere di far nascere,
vendere e comprare cuccioli di animali, cominciando
a sterilizzare quelli già detenuti.
SCRIVETE
E/O TELEFONATE ALLO ZOO RIMARCANDO QUESTA RICHIESTA
ED ESPONENDO (senza insulti o minacce) LA VOSTRA OPINIONE!
Contatti:
Zoo
al Maglio
Fehr-Bloch Edith
6983 – Magliaso (Ticino-CH)
Chi
volesse scrivere anche al Municipio di Neggio,
il quale permette ad una tale struttura di perpretare
questa crudeltà a scopo di lucro difendendola
a più riprese, può contattare:
Scimmia che tenta di prendere
l'erba fresca da fuori
Leonessa e pantera che camminano
avanti e indietro ossessivamente
Serval infastidito da visitatori
FILÙ: AMMAZZERANNO ANCHE LEI?
06.10.2011
I fatti:
da un mese ormai la scimmia Filù è fuggita dallo zoo nel quale era reclusa da ben 20 (!) anni e dal quale aveva già provato due volte a dileguarsi. Della notizia se ne sono occupati tutti i quotidiani e anche la protezione animali di Bellinzona. Tutti sono scesi in difesa della fuggitiva.
Non è la prima volta che degli animali fuggono da questo squallido gulag e i loro esisti sono stati quasi sempre disastrosi e sono terminati con la morte degli animali.
AGGIORNAMENTO: DOMENICA 9 OTTOBRE 2011, DOPO UN MESE DI LIBERTA', FILÙ E' STATA CATTURATA DALLA DETENTRICE DELLO ZOO E RITORNERA' A MARCIRE IN GABBIA. VERGOGNA!
Filù non è che l’ultima della serie. Almeno di quelle di cui siamo a conoscenza.
Filù deve vivere, ma non in gabbia. In una struttura idonea al suo recupero.
Filù e i suoi coinquilini sono stati filmati due anni fa dai nostri attivisti.
Questa è la vita che fanno allo zoo Al Maglio:
E’ ora di finirla. Protestiamo contro questa nuova imminente morte annunciata. Protestiamo contro questo scempio legalizzato. Nel 2011 certe vergogne non dovrebbero esistere.
La storia:
Lo Zoo al Maglio è da sempre ricordato in tutta la Svizzera (e oltreconfine) per il suo squallore.
Animali che sono stati uccisi per futili motivi (orsi dal collare, tigre siberiana, lince, avvoltoio e chissà quanti altri volatili), alimentazione sbagliata per gli animali esotici (mangiano tutti mangime per galline!) e stress dovuto alla detenzione in spazi così ristretti (seppur al limite delle norme, come ci ricorda il nostro "geometra cantonale" Dott. Vanzetti) e in climi totalmente diversi dal loro proprio. Persino molti visitatori che sono andati allo zoo aspettandosi chissà cosa, sono tornati poi indietro dicendoci che effettivamente è una struttura piuttosto triste e squallida!
È ora che la Sig.ra Edith Fehr, proprietaria, si decida a prendere in considerazione la riconversione da anni propostale o che chiuda una volta per tutto il suo gulag personale. Il suo maggiore introito, si sà, è la vendita di cuccioli nati nella sua struttura a circhi e zoo svizzeri e non (per un cucciolo di leone il minimo che bisogna pagare è di circa 30'ooo Fr!). La proposta, invece, chiede che vengano sterilizzati gli animali già presenti e che non ne vengano più venduti o comprati.
Inoltre, dovrà occuparsi solo di animali autoctoni salvati da brutte situazioni o animali nati e cresciuti in cattività, cestinati da circhi o zoo e altrimenti destinati alla morte poiché incapaci di sopravvivere in natura: una proposta interessante sia per lei che per i turisti!
Finché ciò non avvverrà noi non ci fermeremo!
PROTESTA AD OLTRANZA TELEFONICA E SCRITTA PER LA CHIUSURA/RICONVERSIONE DAL 6 OTTOBRE 2011
invitiamo chiunque a contattare i gestori dello Zoo al Maglio per esporre loro la propria opinione in merito a questa struttura da sempre considerata inopportuna, squallida e assolutamente vergognosa!
Da anni è stata lanciata la proposta di riconversione dello zoo in una struttura che si prenda cura di animali autoctoni salvati da brutte situazioni o da animali "cestinati" da circhi e altri zoo, altrimenti destinati a morire ma che non possono ormai sperare di poter sopravvivere in natura. Inoltre, la Signora Fehr, proprietaria, dovrebbe smettere di far nascere, vendere e comprare cuccioli di animali, cominciando a sterilizzare quelli già detenuti.
SCRIVETE E/O TELEFONATE ALLO ZOO RIMARCANDO QUESTA RICHIESTA ED ESPONENDO (senza insulti o minacce) LA VOSTRA OPINIONE!
Chi volesse scrivere anche al Municipio di Neggio, il quale permette ad una tale struttura di perpretare questa crudeltà a scopo di lucro difendendola a più riprese, può contattare:
telefono:
Tel. 0041/91.606.24.25
Fax 0041/91.606.23.00
e-mail: [email protected]
BASTA CEMENTO... PIANTIAMOLA!
azione simultanea in collaborazione con Memento Naturae
23 settembre 2011, Equinozio d'autunno
Nella sera dell'equinozio d'autunno abbiamo piantato simbolicamente un Cedrus Deodara, detto anche l'Albero degli Dei, ai margini del cantiere all'uscita di Lugano Nord, che negli anni è stato completamente trasformato da progetti di mobilità, vedendo anche la nascita di una delle tante gallerie che forano le nostre montagne, oltre che di tonnellate di cemento tra autostrada e collegamenti atti alla gestione dell'ingente traffico.
La scelta di quest'albero è dovuta sopratutto alla stagione, ma anche al territorio che, devastato, non offre molto. Questo tipo di sempreverde è molto resistente ed è conosciuto anche per essere un solitario.
Sperando che questo gesto venga capito come il messaggio che porta, ci uniamo alle parole dei promotori dell'iniziativa, dei quali trasmettiamo il comunicato sottostante.
Comunicato ufficiale:
In occasione dell Equinozio di Autunno, venerdì 23
Settembre, diverse realtà unite dalla
sensibilità nei
confronti dellambiente, hanno svolto una azione sinergica
contro la cementificazione selvaggia che
caratterizza la
nostra società attuale e gli odierni agglomerati urbani.
Memento Naturae, Amici della Terra,
Ideopolis, Respiro
Verde, 45° Parallelo, Offensiva Animalista, Movimento
Cittadino Flaminio, Comunità Roma Ovest, Fons
Perennis,
Pietas, Gruppo Monte Kailash, Cervantes, Soccorso Sociale,
La Fenice, Naturalmente, Autonomi AntiSpe, Tila,
Furor,
Amici della Contea, Azione Punto Zero, Hola, Casa degli Ent,
Albero Bianco, Minas Tirith, Gruppo Studio Avser,
Vivex,
Iceberg Eco-Animalista e Terra Libera, per denunciare quanta
poca attenzione ci sia per gli spazi naturali a
causa di
interessi e di scellerate speculazioni edilizie, con una
iniziativa simbolica denominata "Basta Cemento... Piantiamola!", hanno voluto ricordarlo interrando salvia,
mirto, oleandro, rosmarino, incenso, lavanda e altre piante in moltissime città italiane come Torino, Ivrea, Pavia,
Milano, Bergamo, Firenze, Bologna, Grosseto, Lucca, Orvieto,Roma, Capri, Taranto, Palermo, Crotone, Catania, e
moltissimi comuni laziali come Guidonia, Castelli, Palidoro,
Santa
Marinella, Civitavecchia, Ladispoli, Cerveteri,
Maccarese, Fiumicino, Castel di Leva, Ostia, Acilia, ma
anche in
Svizzera a Lugano, a difesa di quel verde, che per
qualcuno è solo un colore riconducibile ai soldi.
La scelta di
questa azione per la data del 23 Settembre, non è stata casuale; simbolicamente l' Equinozio di Autunno
identifica lo
sfiorire annuale della natura, l'appassire
della vegetazione, una stagione dormiente e silenziosa ma
importante nella
dinamica ciclica delle stagioni e percepita
da tutte le culture tradizionali del mondo come un momento
di passaggio.
È il tempo del riposo, della meditazione dopo la calura
estiva, momento in cui nell'uomo dovrebbe crescere tutto
ciò che
si lega alla sfera interiore.
L' Equinozio di Autunno va quindi a legarsi con questa
iniziativa, non solo come
protesta alle cattive politiche
ambientali, totalmente disinteressate alla tutela di quella
Natura che a chiacchiere si
dice di amare, ma anche come un
momento intriso di significato: piantare una pianta, curarla
nel tempo ed osservare il
suo modo di crescere, equivale a
piantare un seme spirituale in ognuno di noi per poi farlo
maturare.
Quel seme che
accomuna le varie realtà partecipanti
all'azione, è un profondo e doveroso rispetto per la
Natura, e un Uomo che
silenziosamente la riscopre dentro di
se come suo riflesso invisibile, può tornare ad essere
parte integrante e
funzionale di questo Tutto armonico,
anziché esserne la nota stonata.
Ma la nostra attuale società, preda solo di
distorte
visioni economiche e schiava di un meccanismo artificiale di
cui non ne comprende più il senso e la misura,
sembra
ormai aver completamente dimenticato questo principio.
rassegna stampa, siti che hanno pubblicizzato e le foto
delle
azioni fatte in tutta Italia da ogni realtà associativa che ha partecipato all'iniziativa e che verranno
inserite mano
a mano qui e su FaceBook http://www.mementonatura.org/documenti.php?i=111
per chi ha possibilità è graditissima la diffusione
e per chi
desidera... le azioni possono continuare!
Riccardo Oliva
Presidente Associazione Memento Naturae
Volontari a Difesa
di Ciò che è Vita
alla
GoGnA: anniversario della PSA
La "Protezione" dei conti in banca
Pochi giorni fa la Protezione svizzera degli animali (PSA), che ha sede a Basilea, ha festeggiato i 150 anni. E dove l’ha fatto? L’ha fatto in uno dei posti peggiori che avrebbe potuto scegliere: il tendone del circo Knie.
Il suo presidente, intervistato dai mass media, ha pronunciato parole sconvolgenti per ogni animalista, lodando la famiglia Knie e il suo presunto rispetto per gli animali, tenuti a regola d’arte.
Hans Leinhard
presidente della Psa
Che gli animali del circo Knie siano trattati meno peggio che in altri circhi non è motivo sufficiente per tessere le lodi di una realtà che sfrutta e umilia gli animali, obbligandoli ad eseguire esercizi contro natura, tenendoli segregati lontani dai propri habitat naturali, impedendo loro ogni qualsivoglia relazione che avrebbero, se vivessero nell’unico modo accettabile: liberi.
Anni di lavoro per cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle aberrazioni dei circhi che utilizzano gli esseri viventi più indifesi al mondo sono andati in fumo, grazie alla Protezione svizzera degli animali.
Ma, ovviamente, c’è una spiegazione semplice per cercare di capire come mai i dirigenti della Psa abbiano dato prova di tanto schifo. Che siano pazzi? No, sono semplicemente criminali.
Una ventina di anni fa, quando i cittadini svizzeri ebbero la possibilità di votare contro tutti gli esperimenti sugli animali, la PSA si oppose all’iniziativa che chiedeva di vietarli.
Sì, avete capito bene. Una protezione animali che invita i cittadini che hanno la possibilità di esprimersi contro una delle più grandi aberrazioni della storia dell’umanità, e chiede loro di seguire le indicazioni dei vivisettori.
Quell’ associazione, che è la stessa che oggi loda il circo Knie, ricevette un regalo di 200 mila franchi per la costruzione di un nuovo canile. Da chi? Dalle industrie farmaceutiche.
Anche un cretino integrale riteniamo sia in grado di trarre le conclusioni. Solo un consiglio. Piuttosto che versare un solo franco alla Protezione svizzera degli animali, bruciate i vostri risparmi nel camino. Sarà senza dubbio più etico.
COMUNICATO STAMPA:
Istituito il nuovo "Comitato contro gli allevatori"
24.06.2011
Offensiva animalista comunica la costituzione del “Comitato contro gli allevatori”, in antitesi al “Comitato Tre Valli contro i grandi predatori”.
Il nuovo gruppo, aperto a tutte le associazioni animaliste e a tutti coloro che credono nella convivenza pacifica tra animali ed esseri umani, indipendentemente dalla loro aggressività o natura, persegue alcuni chiari obiettivi. Propositi che, contrariamente alle intenzioni di chi vorrebbe sterminare lupi, orsi e linci, non violano nessuna legge, né norma della Confederazione.
1 - Blocco immediato di qualsiasi risarcimento agli allevatori i cui capi vengono uccisi dai grandi predatori.
2 - Abrogazione di qualsiasi sovvenzione statale agli allevatori che devono, come tutti noi, affrontare le leggi del mercato contando sulle proprie forze, e non sui soldi dello Stato.
3 - Obbligo per tutti gli allevatori di tenuta di cani da pastore addestrati, la cui preparazione sarà testata da esaminatori riconosciuti dal Cantone.
4 - Obbligo della posa di recizioni quando le greggi sono incustodite.
5 - Obbligo della presenza del pastore per almeno otto ore al giorno.
6 - Obbligo al risarcimento, da parte degli allevatori, dei danni che le greggi incustodite recano ai privati e agli enti pubblici.
Siamo volentieri a disposizione per eventuali delucidazioni, ed esortiamo la classe politica a chinarsi al più presto sul problema dei risarcimenti e delle sovvenzioni, vero e proprio peso per le casse di Confederazione e Cantone.
COMUNICATO STAMPA:
Vivisezione
20.06.2011
"Affermazioni drastiche vengono abitualmente presentate dai sostenitori della vivisezione come dati di fatto, come certezze. Sono invece delle semplici opinioni. Esse debbono essere discusse una per una. Il fatto fondamentale è che queste affermazioni sono accomunate dallo scopo che si prefiggono: dimostrare un preconcetto e piegare la verità ad un fine prestabilito." Prof. Bruno Fedi, primario di anatomia patologica.
L’opinione pubblica sa che all’IRB si pratica la vivisezione?
I cittadini bellinzonesi hanno decretato una vittoria chiara e netta a favore dell’Istituto di ricerche in biomedicina (IRB) di Bellinzona. Anche chi si è opposto a ciò che nove cittadini su dieci hanno invece approvato, non ha mai messo in discussione quello che avviene tra le mura di un istituto osannato e contro il quale non sono ammesse critiche: la sperimentazione animale.
Ciò è molto grave. Come se la vivisezione fosse un dettaglio insignificante, sul quale non vale neppure la pena discutere.
La sperimentazione sugli animali non è solo aberrante da un punto di vista etico e morale, ma lo è anche e soprattutto sotto il profilo scientifico. Come dimostrano le migliaia di medici contrari a questo tipo di pseudoricerca - per rendersene conto basterebbe mettersi in contatto con qualcuno di loro, invece di riprendere, pari pari i comunicato stampa dell’IRB – i modelli animali sono totalmente inattendibili, inutili e pericolosi ai fini stessi della ricerca.
Per questo motivo Offensiva animalista invita sia i contrari che i favorevoli all’ampliamento dell’IRB a informarsi e riflettere, invece di gloriarsi per un presunto fiore all’occhiello in cui vengono usati come oggetti e uccisi centinaia di animali in nome di una falsa scienza.
COMUNICATO STAMPA
No all'IRB. No alla vivisezione. 09.03.2011 - Offensiva Animalista contesta l'Istituto di ricerche in biomedicina
In questi giorni si leggono e si odono solo peana di gloria in favore dell’Istituto di ricerche in biomedicina (IRB) di Bellinzona. Un osanna che non lascia spazio a critiche e osservazioni di qualsivoglia natura.
Persino chi si oppone all’ampliamento dell’IRB non ne contesta in alcun modo l’essenza, precisando che lo fa solo per motivi ambientali. Se, al posto dell’ex campo militare, si trovasse un’altra area dove lasciare carta bianca all’IRB, tale istituto sarebbe quanto di meglio Bellinzona potrebbe trovare. Davvero?
La stragrande maggioranza della popolazione ignora ciò che avviene dentro questo cosiddetto fiore all’occhiello cantonticinese: un istituto dove viene praticata la ricerca su animali.
La vivisezione non è solo aberrante da un punto di vista etico e morale, ma lo è anche e soprattutto sotto il profilo scientifico. Come dimostrano le migliaia di medici contrari a questo tipo di pseudoricerca - per rendersene conto basterebbe mettersi in contatto con qualcuno di loro, invece di riprendere, pari pari i comunicato stampa dell’IRB – i modelli animali sono totalmente inattendibili, inutili e pericolosi ai fini stessi della ricerca.
Per questo motivo Offensiva animalista si oppone all’IRB, che ritiene una macchia e non un fiore all’occhiello di questo cantone e dell’intera Svizzera, ne contesta i metodi di ricerca, i proclami, e le false speranze che induce tra i malati.
COMUNICATO STAMPA
Alla borsa della violenza la polizia perseguita Offensiva Animalista Bellinzona 04.02.2011
In questi giorni sta avendo luogo, a Bellinzona, la Borsa delle armi, caccia e pesca.
E tutti plaudono al lieto evento. Non c’è spazio per le riflessioni e tantomeno per le critiche.
Alcuni attivisti di Offensiva animalista, presenti sul posto per volantinare pacificamente, mentre si allontanavano dall’area sono stati inseguiti, perquisiti e interrogati come se fossero pericolosi criminali da alcuni poliziotti.
Gli agenti hanno ritenuto opportuno persino perquisire anche l’auto di un militante, ovviamente non trovandovi nulla di compromettente. E hanno pure seguito in autostrada, con tanto di lampeggianti la macchina di questi pericolosi terroristi.
OA non vuole spostare l’attenzione dal problema della caccia e pesca su di sé. Tuttavia non può rilevare, negli ultimi mesi, un accanimento delle autorità verso chi si ostina a perseguire i propri ideali.
Ovvero, come sosteneva Goethe, che “La caccia è sempre una forma di guerra”. Lev Tolstoj era solito ripetere che “è una forma collaterale della pazzia umana”, il presidente germanico Theodor Heuss che “è solo un modo vigliacco di descrivere l’assassinio particolarmente vile perpetrato contro creature che non hanno alcuna possibilità di scampo”.
Offensiva animalista – in punta di piedi davanti ai grandi della Storia – si limita a deplorare che un simile evento sia dipinto solo come positivo, che nessuno si ponga domande sulla celebrazione della violenza contro esseri senzienti che hanno il diritto di vivere come tutti noi, e che chi spara, arpiona e uccide sia accolto nella comunità come una persona normale.
Ma c’è la spiegazione di uno statista come Otto von Biskmark, a far luce su questo silenzio assordante: “Non si dicono mai tante menzogne come sulla caccia e prima delle elezioni.”
Offensiva Animalista invitta pertanto tutti i ticinesi a dare un segno di civiltà e rispetto verso tutte le forme di vita, e a boicottare la Borsa delle armi bellinzonese.
DI GATTI IN PADELLA E DELL'IDIOZIA DI CERTI GIORNALISTI
Campagna Togli Fido dal Piatto Comunicato stampa del 22.01.2011
Offensiva animalista invita la popolazione a partecipare a un’azione di protesta contro la Argaurer
Zeitung che ha rivendicato il diritto di mangiare gatti, pratica aberrante che ha seguaci non solo in Ticino, ma anche in Argovia.
Invece di appoggiare la denuncia del Blick, che ha segnalato la scomparsa di una ventina di gatti nella
stessa località, rubati ai legittimi proprietari per finire probabilmente in padella, la Aargauer Zeitung in un
incivile editoriale sostiene che gli argoviesi "i gatti non li divorano", bensì "li mangiano", ed eleva la carne di gatto a una squisitezza irrinunciabile.
"Chi per una volta soltanto ha provato quel gusto agro-dolce di un filetto di gatto, non può più farne a meno", insiste la Argauer Zeitung.
Le gravi dichiarazioni del quotidiano sono una palese violazione della legge federale sulla protezione degli animali, e Offensiva animalista chiede ufficialmente che la magistratura proceda contro il giornale che, de facto, giustifica persino il furto di gatti a scopi alimentari.
Offensiva animalista invita inoltre la cittadinanza a protestare contro chi pensa che si possa fare dell’ironia sulla vita di essere viventi che hanno certamente il diritto di vivere quanto certi fini pensatori della Argauer Zeitung.
Indirizzare le proteste a:
AZ Medien AG
Unternehmenskommunikation
Neumattstrasse 1
5001 Aarau
T: +41 (0)58 200 54 35
email: [email protected]
alla
GoGnA: Comunicato
Stampa
LA VERITÀ SULLA MORTE DEL DOGO ARGENTINO 29.11.2010
- due anni dopo
Pubblichiamo
un documento che non avremmo mai voluto pubblicare e che riguarda
la soppressione (avvenuta due anni fa) del dogo argentino
di cui si sono occupati, a lungo, i mass media ticinesi e
che ha intristito e lasciato perplesse persone da tutta la
Svizzera.
Il cucciolo di dogo, colpevole solo di essersi difeso dalle
sevizie di un padrone che gli spegneva le sigarette in testa,
è stato tenuto in custodia a lungo dalla SPAB
in attesa che il Vet.
Cant. Tullio Vanzetti
decidesse la sua sorte. Era un cane del tutto recuperabile.
Nonostante le diverse opzioni che Offensiva Animalista aveva
offerto, in collaborazione con alcuni noti esperti, il cane
è stato ucciso dalle autorità. In seguito all'incontro
avuto in precedenza con il veterinario cantonale, infatti,
il clima sembrava positivo e la speranza era alta.
Eppure,
improvvisamente, la notizia della soppressione. Nessun perché,
nessun preavviso.
Ora, a distanza di due anni, possiamo finalmente far luce
su questo mistero. La lettera che ci è pervenuta risale
infatti alla settimana prima dell'uccisione.
Non
aggiungiamo alcun commento.
Giudicate voi chi è il responsabile della morte di
quel cane. Giudicate
voi se un’associazione, piuttosto che veder riconosciuto
qualche merito ad un’altra, preferisce decretare la
morte di un animale.
Una precisazione importante: Simona
Mombelli, peraltro compagna di vita di Max
Molteni, presidente ATRA
(Associazione per
l’abolizione della vivisezione), nonché
rappresentante del CDA
(Centro di documentazione
animalista) non ha affatto agito a livello personale.
La
lettera al veterinario cantonale che segue è stata
discussa durante una riunione del CDA, come ci hanno dichiarato
ex attivisti del gruppo di Molteni e che, proprio per questo
motivo, se ne sono andati sbattendo la porta.
RESOCONTO
Manifestazione di protesta davanti dal circo Knie Lugano, 19.11.2010
Venerdì 19 novembre 2010: presidio a Lugano
Ritrovo a partire dalle 19:00 davanti all'entrata del circo.
Questa sera una ventina di attivisti di Offensiva Animalista hanno
presidiato l'entrata del circo Knie alla sua ultima tappa svizzera.
Scandendo slogan e cori, i militanti hanno di nuovo voluto ribadire
quanto l'utilizzo di animali nei circhi sia una pratica crudele e barbara.
Abbiamo gridato il nostro dissenso oggi più che mai, nonostante i
tentativi sia di Bellinzona, sia di Locarno ed inizialmente pure di
Lugano stessa di impedirci di manifestare come in nostro diritto su
pressione del circo Knie. Lo
sfruttamento che si compie nei circhi non si limita al momento dello
spettacolo, durante il quale gli animali sono costretti ad eseguire
numeri che non rientrano assolutamente nella loro natura e nelle loro
abitudini. Essi vengono infatti prima strappati al loro habitat
naturale, oppure fatti nascere in cattività e costretti ad una vita
dietro le sbarre; lunghi trasporti in treno o camion, ambienti estranei a
loro (cosa ci fanno dei dromedari, degli elefanti al freddo delle
montagne svizzere?), nessuna possibilità di svago; derisione costante e
continuo annientamento di ogni straccio di dignità.
Tutto questo fa veramente ridere? Divertire?
Elefanti, cammelli, cavalli e molti altri, usati come pagliacci per il mero divertimento di grandi e piccoli.
Questi
animali vivono in un contesto lontano anni luce dalle più elementari
esigenze delle specie a cui appartengono e vengono sballottati apiù
riprese per tutta la durata del tour circense come se fossero oggetti,
costretti a vivere vite miserabili, subendo ogni tipo di “educazione” ed
imposizione al fine di eseguire sciocchi ed innaturali numeri che mai
farebbero in natura. Anni di sofferenze in cambio di qualche crassa
risata.
Per quanto i circensi possano sostenere di “amare gli animali” e “trattarli con rispetto”,
il fatto di costringerli in un ambiente non idoneo a loro, per poi
utilizzarli come fossero giocattoli, dimostra palesemente il contrario. E
sicuramente, non giovano nemmeno i bastoni branditi dagli addetti agli
elefanti del circo Knie.
Vogliamo
inoltre ricordare che nei giorni scorsi, nel serraglio del circo, si è
verificato un fatto quanto meno aberrante. Una scimmietta, probabilmente
di pochi giorni di vita, è stata trovata morta tra i suoi simili nello
spazio riservato allo zoo. Giaceva lì in mezzo alle altre scimmie ed è
stata buttata via successivamente dai responsabili del Knie. Una piccola
vita spenta sul nascere, un'altra vittima innocente lasciata morire tra
stenti in un contesto che non le apparteneva e che l'ha vista lasciare
questo mondo a pochi istanti dalla sua nascita. Se tutto questo è
divertente, se tutto questo è accettato dai più, se tutto ciò è difeso
dalla legge e dai Comuni che ospitano questi assassini, il mondo ha
qualcosa che non va.
Sono
ormai incalcolabili i pareri di esperti pedagoghi che ribadiscono
quanto il circo sia diseducativo per i bambini e non solo, mettendo in
scena la logica della violenza e del sopruso verso il più debole. Per
quanto i circensi si impegnino nel ribadire di come amino e trattino
bene i loro animali
(cosa per altro totalmente opinabile, visto che i metodi di
ammaestramento non prevedono certo carezze!), non potranno mai equiparare la gioia di correre nella savana o la libertà che questi animali non conosceranno mai!
In
un mondo in cui l'informazione e il progresso tecnologico offrono la
possibilità di osservare gli animali nel loro ambiente naturale, e in
cui le possibilità di divertimento senza il coinvolgimento di animali
innocenti sono pressoché infinite, ribadiamo il nostro sdegno nei
confronti di tutti i circhi che utilizzano animali.
Offensiva Animalista continuerà a combattere a spada tratta queste ingiuste violenze verso la bellezza della vita!
COMUNICATO
STAMPA
Erasmo Pelli e la polizia: amici dei molinari o semplicemente
degli ipocriti?
Lugano, 04.10.2010
Negli
scorsi giorni Offensiva animalista ha ricevuto una multa di 250
franchi per avere organizzato un sit in di protesta non autorizzato
di fronte al consolato austriaco di Lugano.
Offensiva
Animalista aveva chiesto al municipio e alla polizia il permesso,
che è stato negato, accampando scuse a nostro giudizio
prive di fondamento. La manifestazione, cui alcuni mesi fa avevano
preso parte sei persone, non aveva causato alcun problema.
Il
vicesindaco di Lugano, Erasmo Pelli, in occasione della recente
protesta contro la Lega - dimostrazione che ha richiesto la chiusura
completa di via Monte Boglia, la deviazione del traffico e l’impiego
di numerosi agenti di polizia poiché si temevano disordini
- ha dichiarato che ai molinari il permesso è stato accordato
perché, tanto, gli autonomi le manifestazioni le fanno
comunque.
A
loro - a causa dei quali si è resa necessaria
la chiusura di una via della città, la deviazione del traffico
e l’impiego di numerosi agenti di polizia - il permesso. A noi, che abbiamo semplicemente srotolato un
paio di striscioni in perfetto silenzio sul marciapiede più
ampio di Lugano - la multa.
Ci
domandiamo se lo Stato di diritto, in cui pensavamo di vivere,
valga solo per chi ha rumorosi mezzi per farsi ascoltare, e disponga
della massa critica per minacciare disordini. E se, per ottenere
lo stesso trattamento, Offensiva Animalista debba adottare gli
stessi metodi che usano gli autonomi.
Ce
lo facciano sapere. Ci adegueremo più che volentieri.
GLI
ANIMALI DI CAVIGLIANO
giornate di volontariato in aiuto della Sig.ra Dillena
domenica 20.09.2010
Alcuni
attivisti di Offensiva Animalista si sono recati in due diverse
occasioni presso l'abitazione della signora Claudia Dillena di
Cavigliano, che da anni recupera e cura conigli abbandonati e/o
sofferenti. Abbiamo provveduto in questi periodi di lavoro volontario
a sistemare le strutture, rinforzando le reti e aggiustando dove
era necessario. Inoltre abbiamo eseguito lavori di pulizia alla
voliera, fornito diverso materiale tecnico e cibo di qualità
per i conigli.
La
signora Dillena, che vive da sola, ha sempre bisogno di una mano
pratica: persone che si mettano a disposizione saltuariamente
o regolarmente come volontari, per la pulizia e la cura degli
animali.
In
questo link potete vedere un video fatto dalla protezione animali,
sul suo lavoro di recupero conigli (purtroppo solo in tedesco):
Se volete aiutare la signora
Claudia Dillena nella gestione e nella cura dei conigli potete
contattarla direttamente al no. 091/796.11.63.
Offensiva
Animalista continuerà a supportare nel tempo la signora
Dillena, che da sola si sobbarca molto lavoro per aiutare gli
animali più sfortunati e ci recheremo regolarmente a dare
il nostro contributo pratico.
COMUNICATO
STAMPA
L'ennesimo maltrattamento di animali
17.07.2010 - Lugano
Dopo l'ennesimo
episodio di maltrattamento di animali - il rinvenimento di svariate
specie tenute in gabbia in condizioni pietose in un appartamento
in via Boschetto, a Lugano, e la morte per mancanza d’acqua
di alcuni di esse - Offensiva animalista chiede che i
nomi di questi criminali vengano resi noti, quantomeno dopo la
condanna. Ammesso che una condanna venga comminata.
Non si coprende
per quale motivo il nome di chi rapina una banca, spaccia droga,
o si rende colpevole di un qualsiasi reato venga diffuso (se si
tratta di un maggiorenne) mentre chi maltratta, tortura e uccide
esseri viventi che sono peraltro tutelati (quantomeno a livello
teorico) dalla legge, godano del più completo anonimato.
A volte si
parla di pene esemplari, comminate a individui che si macchiano
di reati contro gli animali - è capitato anche recentemente
in Ticino - ma non si viene mai informati in proposito. Quali
sarebbero le pene esemplari?
Chiediamo
pertanto che chi sa, informi. Dalle Protezioni animali ai mass
media, secondo noi occorre cambiare modus operandi.
Solo indicando con nome e cognome ai vicini, ai colleghi di lavoro,
agli ignari amici, le generalità di queste persone si potrà
avere un effetto dissuasivo, e si potrà evitare il ripetersi
di simili episodi deprecati da molti, ma condannati concretamente
da pochi.
COMUNICATO
STAMPA
La madre degli idioti è sempre incinta
08.07.2010 - Rapporto della
sicurezza svizzera 2009 (SIC)
Siamo
onorati.
Commossi.
Ma, francamente, anche un tantino sorpresi.
Nel rapporto sulla sicurezza svizzera 2009,
messo a punto da quei geni del Servizio delle attività
informative della Confederazione (SIC), accanto al pericolo
del terrorismo internazionale, insieme a chi mira ad attentare
alle fondamenta della Confederazione, accomunati a chi pianifica
insurrezioni e colpi di Stato, ha pure trovato spazio il cosiddetto
“estremismo animalista”. E passi (si fa per
dire).
Ma queste perle dell’Intelligence svizzero, tra
la profanazione di due tombe della famiglia Vasella (Novartis)
e attentati incendiari di vario tipo in diversi cantoni del nostro
Paese, scrivono testualmente:
“A Locarno (TI) la polizia disperde una manifestazione
non autorizzata di Offensiva Animalista
davanti al circo Knie”.
Un paio di precisazioni.
Durante la manifestazione cui fanno cenno questi idioti all’ennesima
potenza, si sono registrati solo alcuni scambi verbali con le
forze dell’ordine. Ma il termine “disperdere”
è fuorviante, poiché lascia intendere che si siano
registrati scontri di qualche tipo tra manifestanti e poliziotti.
Offensiva animalista non ha mai avuto problemi con la polizia.
Non ha sino ad ora ricevuto una sola denuncia né,
quindi, una sola condanna.
Siamo pronti ad esibire fotografie in cui alcuni manifestanti
di OA, che hanno recentemente inscenato un sit-in di protesta
davanti al consolato austriaco di Lugano, chiacchierano amabilmente
con alcuni agenti, sorridono e si scambiano pacatamente le proprie
opinioni. La manifestazione di Locarno non era autorizzata, come
tante altre a cui abbiamo preso parte. E allora?
Peraltro, non si capisce come mai sia stata citata proprio
e solo quella. Che i solerti agenti della Polcom di Locarno abbiano
steso un rapporto dai toni apocalittici? Tutto può essere.
Ma accostare una semplice e pacifica manifestazione contro un
circo, ad atti oggettivamente gravi come l’incendio doloso
di un’abitazione, è un non senso.
Possibile che gli esperti a cui si affida il nostro governo siano
così superficiali, ignoranti, disinformati, in una parola,
dei veri idioti?
A noi sembra strano. Anche se basterebbe analizzare come si sono
comportati il Consiglio federale e gli “esperti” che
hanno gestito il caso Göldi, permettendo
a un capo di Stato africano eccentrico e mentalmente instabile,
di umiliare un intero Paese e il suo popolo, per aspettarsi di
tutto.
Noi abbiamo l’impressione che questi coglioni, nella migliore
delle ipotesi, non abbiano il senso delle proporzioni. Mettiamo
da parte per un attimo Offensiva animalista.
Ma come si fa a paragonare l’imbrattamento
di una vetrina – il rapporto cita alcuni esempi di episodi
registrati in tutta la Svizzera – con l’incendio di
uno chalet?
Come si fa a paragonare chi strappa manifesti di una catena di
distribuzione a chi appicca un incendio a una proprietà
di quell’associazione a delinquere che risponde al nome
di Novartis?
Ma come si fa?
Ma dove avete studiato?
Ma da dove venite?
Ma che scopi avete?
Non sapete che noi stessi abbiamo invitato la polizia –
durante la campagna contro lo zoo al Maglio - con tanto di annuncio
sul nostro sito internet - a tenerci pure sotto osservazione,
a pedinarci, a metterci i telefoni sotto controllo, perché
tanto non abbiamo nulla da nascondere?
Avete così paura delle nostre opinioni, delle nostre parole,
delle nostre denunce?
Avete la coscienza così lercia?
Non intendiamo chinarci sul chi siano i veri terroristi - se Vasella
e le industrie farmaceutiche dispensatrici di nuove malattie o
gli “estremisti” animalisti, se pseudo esperti della
sanità che fanno comperare a un governo dodici milioni
di dosi di un vaccino inutile coi soldi dei contribuenti, o chi
libera animali torturati e assassinati in laboratori, nei macelli,
negli allevamenti. Le nostre posizioni sono note.
Ma pretendiamo, in quanto cittadini che lavorano
e pagano le tasse, CHE LA SICUREZZA DEL NOSTRO PAESE SIA GESTITA
DA PROFESSIONISTI, E NON DA UNA BANDA DI DILETTANTI ALLO SBARAGLIO,
DA FRUSTRATI CHE PER DIMOSTARE AI PROPRI SUPERIORI DI ESSERE NECESSARI,
FANNO UN POUT POURRI DI SITUAZIONI ED EVENTI DISTANTI ANNI LUCE
PER TIPOLOGIA E GRAVITA’.
Credete forse di intimorirci?
Di alienarci simpatie e appoggi?
Di indurci a più miti consigli?
Siete degli illusi.
Da questo rapporto noi usciamo rafforzati.
Sempre più determinati.
E sempre più convinti che la lotta per la liberazione animale
valga la pena di essere combattuta.
Affinatevi la mente, pagliacci. I cadaveri putrefatti che alloggiano
in quel cimitero che è il vostro stomaco vi hanno annebbiato
la vista. E, soprattutto, il cervello.
Dio salvi la Svizzera da imbecilli del genere.
SIT-IN
DI PROTESTA DAVANTI AL CONSOLATO AUSTRIACO
davanti al consolato austriaco
via Pretorio 7 - Lugano,
01.06.2010
Questa
mattina, 1 giugno 2010, una decina di attivisti di Offensiva Animalista
ha inscenato un "sit-in" davanti al consolato austriaco
di Lugano per manifestare la propria solidarietà a tutti
quegli animalisti austriaci contro i quali è in corso un
processo farsa.
Nei
confronti dei principali esponenti dell'animalismo della vicina
Repubblica alpina sono state rivolte accuse così assurde,
da aver indignato persino diversi esponenti del mondo della cultura
e della società civile austriaca, nonché di Amnesty
International.
In
estrema sintesi: dal momento che le autorià non
riescono a catturare i responsabili di alcuni atti illegali compiuti
in favore degli animali, si sostiene che anche attività
perfettamente legali - come manifestazioni pacifiche
e dibattiti informativi - sono da considerarsi parte di
un più ampio e unico movimento criminale.
Offensiva
Animalista ha pure recapitato una lettera al console austriaco,
chiedendogli di tener presente che non solo in Austria, ma anche
in Svizzera e in tutta Europa dovrebbero essere perseguitati non
coloro che difendono gli animali, bensì chi li umilia,
li sfrutta e li uccide ogni giorno.
SETTIMANA
DI PROTESTA SCRITTA E TELEFONICA
per la chiusura o riconversione dello Zoo al Maglio - Neggio
da lunedì 29.03.2010
a lunedì 05.04.2010
La
settimana di protesta decretata da Offensiva
animalista contro lo Zoo al Maglio si è conclusa
oggi,
lunedì
dell'Angelo, nei pressi di una struttura di cui noi continuiamo
da tempo a chiedere la riconversione in un rifugio per animali
autoctoni in difficoltà.
L'iniziativa, alla quale hanno preso parte una decina
di attivisti di Offensiva animalista che hanno distribuito
volantini e dato spiegazioni a quei visitatori interessati
ad aprire un dialogo, è avvenuta per ribadire la
necessità di chiudere lo zoo, vista la tragica situazione
nella quale versano gli animali in esso rinchiusi (cosa
che, da quel che abbiamo sentito, anche molti visitatori
pensano).
Il
municipio di Neggio, che ha vietato una manifestazione di
protesta nella giornata odierna (e persino all'alternativa
della domenica scorsa, mostrando di nuovo la parzialità
delle sue decisioni), non potrà comunque spegnere
la voce di chi non si darà mai per vinto e continuerà,
in forme e modi differenti, a battersi in favore di chi
una voce non ce l'ha.
AZIONE
ROSPI 2010 attenzione:
il passaggio dei rospi sulle strade è già
iniziato!
MARZO
2010: è
già arrivato il periodo durante il quale i rospi
scendono dallo stagno a monte per l'accoppiamento e la deposizione
delle uova nello stagno a valle. Questo percorso è,
purtroppo, solitamente, attraversato da una strada. A causa
delle morti che ogni anno dimezzano la popolazione dei rospi
in queste zone, si rischia la scomparsa di questi animali.
Chiunque
è invitato a prestare la massima attenzione durante
gli spostamenti in auto lungo queste zone a rischio e, in
caso di avvistamento di rospi sulle strade o sui margini,
di aiutarli ad attraversare.
Sono
inoltre in atto azioni di soccorso nei giorni di pioggia
con turni di picchetto in diverse zone.
Per maggiori informazioni e proposta di aiuto in
tal senso, contattateci al più presto!
Spesso, quando
un essere umano ci lascia - lascia la vita terrena, intendiamo
dire – si tende a incensarlo un po’ troppo.
Alcuni se lo meritano. Altri, francamente, no.
Noi sappiamo che Bill Arigoni era una brava persona.
Non ci interessavano le sue idee politiche. Quelle erano affari
suoi.
Ma la sua battaglia per la chiusura dello Zoo al Maglio,
cominciata quando Bill non aveva ancora barba e capelli bianchi,
la sua adesione alla piattaforma politica animalista, i suoi atti
parlamentari in favore degli animali, persino la lettera alla
stampa per ricordare il suo gatto, morto pochi giorni prima, ce
lo faranno rimpiangere.
Ce
lo ricordiamo bene ai presidi contro lo zoo.
Ricordiamo
il suo sorriso sornione, quando arrivavano gli sgherri del lager
a cielo aperto per controllarci.
Ricordiamo
la sua preparazione, quando si affrontavano certi temi.
Ricordiamo
la sua semplicità. E la sua determinazione.
Bill
Arigoni era un uomo onesto. A noi mancherà.
VOTIAMO
"SÌ" PER L'AVVOCATO DEGLI ANIMALI!
7 marzo 2010
- votazione federale
Gli
animali sono nostre concreature. Hanno diritto ad una custodia
rispettosa della specie e alla protezione. Ma cosa serve una legge
progressista, se i maltrattamenti vengono trattati quali reati
non infamanti?
A partire
dall’anno 2003 gli animali non sono (più) ...cose.
Nei procedimenti penali sono però sempre ancora trattati
come tali, poiché in reati per maltrattamento animali solo
l’autore ha dei diritti. Solo lui può farsi rappresentare
da un avvocato, solo lui ha diritto alla visione degli atti, può
richiedere le prove e impugnare la sentenza. La protezione animali
e naturalmente gli animali coinvolti non hanno alcuno di questi
diritti.
Questo non è leale.
Un
giudizio giuridico di reati contro la protezione animali non ha
quasi mai luogo. Nell’anno 2008 più del 90% di tutte
le indagini penali furono effettuati in procedimenti rapidi senza
dibattimento e contrattati mediante una pena pecuniaria con la
condizionale o una multa di poche centinaia di franchi.
Simili pene non hanno nessun effetto dissuasivo.
Oggi solo
nel canton Zurigo un avvocato di protezione animali provvede a
che i procedimenti penali non vengano insabbiati e che i maltrattamenti
animali non siano puniti con multe ridicole. La competenza dell’avvocato
degli animali zurighese è apprezzata dalle autorità
di inchieste penali come anche dall’Ufficio di veterinaria.
I costi annuali ammontano solo a c.a. 80'000 franchi, una bagatella
se si pensa che il cantone per l’azione penale spende annualmente
in tutto più di 100 milioni di franchi.
Il testo di legge
in votazione il 7 marzo 2010:
Iniziativa
popolare federale «contro il maltrattamento e per una migliore
protezione giuridica degli animali (Iniziativa sull'avvocato degli
animali)»
L'iniziativa
popolare ha il tenore seguente:
La Costituzione
federale del 18 aprile 1999 è modificata come segue:
Art.
80 cpv. 4 e 5 (nuovi)
4 La Confederazione
disciplina la protezione giuridica degli animali in quanto esseri
viventi dotati di sensibilità.
5 Nei
procedimenti penali per maltrattamento di animali o altre infrazioni
alla legislazione sulla protezione degli animali un avvocato incaricato
della protezione degli animali difende gli interessi degli animali
maltrattati. Più Cantoni possono designare congiuntamente
un avvocato incaricato della protezione degli animali.
IL
7 MARZO 2010 VOTA SI - PER UNA GIUSTIZIA REALE.
Blitz
alla Borsa delle armi, caccia e pesca di Bellinzona
Venerdì, 05.02.2010
Visto
il continuo silenzio e la conseguente approvazione da parte
di chi dovrebbe battersi per i diritti degli animali in
Ticino verso la "Borsa delle armi, caccia e pesca di
Bellinzona", Offensiva Animalista ha deciso oggi, come
l'anno scrso, di
dare un chiaro segnale di dissenso a questa vergognosa fiera.
Alcuni attivisti si sono recati a Bellinzona per volantinare
contro questa barbara fiera.
La caccia e la pesca sono "sport" crudeli, adatti a uomini
e donne che si nutrono di violenza e di sopraffazione di
esseri innocenti. Assolutamente anacronistiche e totalmente
inutili, la caccia e la pesca sono attività sanguinarie
che nel 2010 non hanno più senso di esistere.
La polizia, intervenuta per impedire il volantinaggio, su
segnalazione di un'organizzatrice, non ha potuto fermare
o identificare gli attivisti, perchè essi si sono prontamente
allontanati alle prime avvisaglie, e per questo motivo non
verranno pubblicate fotografie che li ritraggono.
Offensiva
Animalista continuerà a presenziare a questi eventi per
dare voce ai senza voce.
PROTESTA:
scrivete e telefonate ai seguenti contatti per ribadire che fiere
grondanti sangue come quella inaugurata oggi a Bellinzona, non
sono più ben accettate (evitando insulti e minacce):
TEL +41 (0)91 826 26 62
FAX +41 (0)91 826 32 84
MAIL [email protected]
COMUNICATO
STAMPA:
Taglia sull'avvelenatore di cani al Cimitero di Lugano
Lugano, 03 febbraio 2010
Periodicamente,
in Ticino, apprendiamo dai mass media, da amici e conoscenti,
che numerosi gatti e cani vengono avvelenati. Ora è la
volta di Lugano dove, nei pressi del cimitero, sarebbero già
tre le vittime canine di qualche squilibrato.
Dal momento che, negli ultimi anni, non ci risulta siano stati
catturati i responsabili di questi gesti, riteniamo di dover dare
una svolta al modus operandi sin qui perseguito per fermare i
colpevoli.
Abbiamo il
vago sentore che la polizia nicchi, evidentemente convinta si
tratti "solo di animali".
Offensiva
animalista propone pertanto una taglia di 1'000.-- franchi sull'"avvelenatore
del cimitero". La cifrà verrà corrisposta a
chiunque riempia di botte il, o i , responsabili degli avvelenamenti.
Se qualcuno
avesse solo sospetti, chiediamo si aggiunga a noi per formare
una ronda che provvederemo a costituire al
più presto.
Non
perderemo tempo né in denunce, né in prediche.
per informazioni:
Mail: [email protected]
Telefono: 0041/77.458.22.30
AGGIORNAMENTO al 09 febbraio
2010:
Sono
iniziate le ronde nell'area in cui nell'ultimo mese (ma non solo)
sono morti dei cani avvelenati. Sono stati affissi dei cartelli
per rendere attenti i proprietari degli animali della possibilità
che nel terreno siano nascosti dei pezzi di carne contaminati
con la meta o con qualche altro veleno. I nostri attivisti hanno
inoltre parlato con diversi possessori di cani abitanti nel quartiere
e hanno spiegato loro come reagire se si pensa che uno dei loro
pelosi abbia ingerito quelle sostanze mortali.
Molte
delle persone contattate ci hanno confermato i sospetti già
pervenuti via mail, riguardo ad una persona residente in zona.
Offensiva
Animalista continuerà a vigilare perchè il responsabile
di queste malefatte non ripeta questi crudeli gesti a danno dei
più deboli.
Foto:
AGGIORNAMENTO al 06 febbraio 2010:
Abbiamo ricevuto molte mail di sostegno e diverse adesione per
le ronde nella zona del Cimitero. Inoltre, una persona, che si
è identificata con nome e cognome, ha rilanciato la taglia a Fr.
5000 sfidando così la Procura in nome dei nostri fratelli animali.
Offensiva Animalista ringrazia sentitamente tutte le persone che
si sono mosse per aiutarci e aiutare gli animali.
COMUNICATO
STAMPA:
la triste storia di cinque cani invisibili
Lugano - 05.12.2009
La
sera del 19 novembre 2009 siamo stati contattati da una persona
che ci ha segnalato un caso davvero pietoso: cinque cani, presumibilmente
da caccia, che da anni vivono in un piccolo cortile isolato dal
mondo civile, circondato da mura e da case, dietro la panetteria
Brumana di Canobbio (zona stadio di Lugano). Ci siamo recati subito
a visionare la situazione e quello che abbiamo visto è
stato a nostro parere grave.
I cani vivono
senza apparentemente dell’acqua a disposizione, senza cibo,
camminano nei loro escrementi, non escono mai da questo spazio
e una di queste cagne ha un problema alla zampa (come si evince
dalle fotografie allegate). Inoltre abbiamo, non solo raccolto
prove fotografiche che attestano lo stato degli animali, ma anche
delle confidenze di persone che vivono o lavorano nelle vicinanze,
e il quadro che ci è stato dipinto non è dei più
felici: sembra infatti che questi cani vengano fatti accoppiare
per poi venderne i cuccioli e che la situazione si protragga ormai
da anni.
Non abbiamo
potuto appurare di chi fossero questi cani, ma lunedì 23
novembre abbiamo allertato l'ufficio del veterinario cantonale
con una denuncia dettagliata e sembra che ora stia seguendo il
caso. Purtroppo però a tutt’oggi i cani sono nella
medesima condizione, nulla si è fatto nemmeno per la cagna
con il problema alla zampa.
Offensiva
Animalista con questa denuncia pubblica vuole rendere attenti
i ticinesi di quanto avviene purtroppo anche nel nostro Cantone
ai danni dei più deboli, anche perché questo stato
di cose si protrae da anni e sembra che nulla sia stato fatto
fino a adesso per migliorare la loro esistenza.
Puntiamo
il dito contro chi detiene questi animali, contro chi ha fatto
finta di non vedere per molto tempo, contro chi non ha agito per
aiutarli ma poteva farlo.
Siamo nel
2009, siamo in paese che si definisce civile; eppure questi esseri
senzienti sono come invisibili. Ma se si fosse trattato di bambini,
siamo certi, sarebbero già in salvo.
RESOCONTI
DEI PRESIDI DAVANTI AL CIRCO KNIE
novembre 2009
Domenica
22 novembre 2009: presidio a Lugano
Ritrovo a partire dalle 14:00 davanti all'entrata del circo. Resoconto
della terza manifestazione:
Questo
pomeriggio, una ventina di attivisti di Offensiva Animalista ha
presidiato nei pressi del tendone del circo Knie a Lugano, e malgrado
le limitazioni imposte all'ultimo minuto dalle autorità,
la manifestazione si è svolta regolarmente. Abbiamo scandito
slogan per richiamare l'attenzione sullo sfruttamento degli animali
nei circhi e urlato il nostro dissenso, nonostante il penoso tentativo
della famiglia Knie di censurarci con la musica a tutto volume,
proveniente da un organetto appostato in zona strategica. Non
ci siamo lasciati intimorire e abbiamo portato comunque la voce
di chi non ne ha pure a Lugano, dopo Bellinzona e Locarno.
Anche l'anno
prossimo Offensiva Animalista sarà presente, contro questo
circo, come contro tutti gli altri che usano e abusano di esseri
senzienti. I circensi devono sapere che ci sono persone che non
accettano più di vedere gli indifesi privati della loro
libertà e dei loro diritti.
Inoltre,
durante i giorni di permanenza del circo Knie in Ticino, Offensiva
Animalista ha documentato lo stato reale degli animali con un
dossier fotografico che non lascia dubbi e che metteremo online
sul nostro sito (www.offensiva-animalista.ch)
a partire da domani, lunedì 23 novembre.
Finchè
ogni gabbia non sarà vuota, noi ci saremo!
Mercoledì
18 novembre 2009: presidio a Locarno
Ritrovo a partire dalle 19:15 davanti all'entrata del circo. Resoconto
della seconda manifestazione:
Questa
sera uno gruppo di nostri attivisti si è recato all'esterno
del tendone del circo Knie, come da tempo comunicato e nell'attesa
degli altri partecipanti abbiamo appeso degli striscioni e scandito
uno slogan al pubblico in arrivo per lo "spettacolo".
Ancor prima di poter finire una frase, siamo stati intercettati
dalle forze dell'ordine, fino ad allora dormienti in un angolo
forse nell'attesa del nostro inizio, e siamo stati intimati di
sciogliere subito la manifestazione.
Ne è nata una discussione vivace alla quale ovviamente
non abbiamo dato seguito, visto l'insistenza delle autorità
a dichiararci illegalmente presenti in loco e dunque passibili
ripercussioni legali. Il tutto si è svolto con il solito
organetto della famiglia Knie che diffondeva nell'aria musica
che richiama solo violenza e soppraffazione.
Indiciamo
dunque una protesta via mail e telefonica sia verso il Municipio
di Locarno che verso la Famiglia Knie a partire da oggi (senza
insulti e minacce). Potete scrivere la vostra presa di posizione
o telefonare a:
Le
foto, che sono state fatte pochi giorni
orsono a Bellinzona, ben denotano lo stato in cui vivono gli animali
di questo vergognoso circo. Inoltre cerchiati in rosso troverete
gli "attrezzi del mestiere" che le persone addette agli
animali della famiglia Knie, usano per gestirli.
I
commenti non servono. Questi sono i fatti. Questa è la
vergogna nazionale Knie.
Sabato
14 novembre 2009: presidio a Bellinzona
Ritrovo a partire dalle 13:30 davanti all'entrata del circo. Resoconto
della prima manifestazione:
Sabato
14.11.2009 una quarantina di attivisti di Offensiva Animalista
e 100% Animalisti hanno presidiato, per circa 2 ore,
l'entrata del circo Knie alla sua prima tappa sul suolo ticinese
a Bellinzona. Scandendo slogan e cori, i militanti svizzeri e
italiani hanno voluto ribadire quanto l'utilizzo di animali nei
circhi sia, oggi più che mai, una pratica crudele e barbara.
Lo sfruttamento che si compie nei circhi non si limita
al momento dello spettacolo, durante il quale gli animali sono
costretti ad eseguire numeri che non rientrano assolutamente nella
loro natura e nelle loro abitudini. Essi vengono infatti prima
strappati al loro habitat naturale, oppure fatti nascere in cattività
e costretti ad una vita dietro le sbarre; lunghi trasporti in
treno o camion, ambienti estranei a loro (cosa ci fanno dei dromedari,
degli elefanti al freddo delle montagne svizzere?), nessuna possibilità
di svago; derisione costante e continuo annientamento di ogni
straccio di dignità.
Tutto
questo fa veramente ridere? Divertire?
Sono
ormai incalcolabili i pareri di esperti pedagoghi che ribadiscono
quanto il circo sia diseducativo per i bambini e non solo, mettendo
in scena la logica della violenza e del sopruso verso il più
debole. Per quanto i circensi si impegnino nel ribadire di come
amino e trattino bene i loro animali (cosa per altro
totalmente opinabile, visto che i metodi di ammaestramento non
prevedono certo carezze!), non potranno mai equiparare
la gioia di correre nella savana o la libertà che questi
animali non conosceranno mai!
In
un mondo in cui l'informazione e il progresso tecnologico offrono
la possibilità di osservare gli animali nel loro ambiente
naturale, e in cui le possibilità di divertimento senza
il coinvolgimento di animali innocenti sono pressoché infinite,
ribadiamo il nostro sdegno nei confronti di tutti i circhi che
utilizzano animali.
Per
questo motivo, Offensiva Animalista sarà presente anche
presso le prossime date del circo Knie sul suolo ticinese.
CIRCO
= SOFFERENZA!! BOICOTTATELO!
UN
ANNO DI OFFENSIVA ANIMALISTA
27.10.2009
È
già passato un anno da quella sera in cui decidemmo di
fondare Offensiva Animalista sulla spinta del caso del dogo argentino
tristemente noto per la sua tragica fine. Quel cane è il
simbolo della nostra lotta in difesa di chi non ha voce, iniziata
con uno sparuto gruppo di attivisti e che a distanza di dodici
mesi si è più che triplicato.
La nascita
di Offensiva Animalista è stata una boccata di ossigeno
nel panorama moderato e servilista dell’animalismo ticinese.
Il nostro arrivo ha scosso l’ambiente creando malumori e
ripicche degne dei migliori film di serie C.
Ma noi siamo andati avanti, impegnandoci con costanza e determinazione
su più fronti, senza mai guardarci indietro e senza mai
scendere a compromessi. Ed abbiamo raggiunto anche risultati importanti
come la nascita di una vera campagna di opposizione allo Zoo
al Maglio fatta di volantinaggi a cadenza settimanale,
numerose settimane di protesta pubbliche e una manifestazione. http://oanimalista.altervista.org/zoomaglio.htm
O ancora il circo Nock, che abbiamo seguito ad
ogni tappa, documentando con un dossier fotografico lo stato reale
delle infrastrutture e degli animali detenuti per spettacoli e
serragli, ben lontane da quelle idilliache immagini che si vedono
su manifesti o in televisione. Abbiamo fatto capire ai circensi
che spettacoli tristi e vergognosi come quelli dei circhi con
animali, in Ticino non sono più accettati. E continueremo
la nostra lotta contro il loro sfruttamento anche con il circo
Knie. E in ogni piazza ticinese, noi saremo presenti. http://www.youtube.com/watch?v=tmez6iUa3A8 http://oanimalista.altervista.org/circonock.htm
Nel mese di maggio abbiamo interrotto con un'irruzione la conferenza
alla fiera TI-Sana del noto vivisettore Dr. Walter Pierpaoli,
creando non pochi problemi a questo individuo e rendendo noto
come in tutta la sua carriera si è distinto per la crudeltà
inflitta ad esseri indifesi per scopi pseudo-scientifici. http://www.youtube.com/watch?v=TnA6LdHgBkU
Abbiamo “visitato” altre due feste popolari che hanno
fatto della crudeltà sugli animali un modo per far divertire
la gente e far ridere i bambini. Stiamo parlando del palio
degli asini di Mendrisio e della festa di Redde
nel comune di Capriasca. I nostri reportage dettagliati
sono la fotografia della realtà di questi avvenimenti popolari
in cui esseri senzienti vengono usati e abusati a piacimento. http://oanimalista.altervista.org/festecrudeli.htm
Abbiamo promosso delle campagne in difesa degli animali, ne citiamo
una per tutte: quella denominata "stop soppressioni",
con la quale abbiamo reso di dominio pubblico la disgustosa pratica
di disfarsi degli animali domestici non più graditi tramite
un'iniezione letale col benestare della legge svizzera (e dei
veterinari che se ne servono indistintamente pur avendo la possibilità
di giudicare caso per caso salvando così molte vite da
una morte ingiusta).
Una
campagna che ci è costata alcune denunce per diffamazione
dalle quali fino ad ora siamo sempre usciti vincenti. http://oanimalista.altervista.org/stopsoppressioni.htm
Infine, quest'anno diversi nostri attivisti si sono impegnati
a salvare numerosi animali in difficoltà.
Da ratti, a conigli, a ricci, a gatti randagi, a cani, a cigni,
a cavalli, a selvatici.. e ci fermiamo qui, l’elenco sarebbe
davvero troppo lungo. Una sessantina gli animali aiutati, o con
un consulto pratico e immediato o con una nuova sistemazione più
consona.
Abbiamo catturato,
sterilizzato e curato a nostre spese una ventina di gatti randagi
nella zona del Luganese. Trovato casa a tre gatti ammalati, due
Fiv positivi e uno Felv positivo, altrimenti destinati alla morte
per eutanasia.
Abbiamo raccolto
per strada molte anime gettate via come rifiuti da persone senza
scrupoli.
Questo in estrema sintesi è stata Offensiva Animalista
negli ultimi dodici mesi. Un grande passo verso i più
deboli.
E ci impegneremo a lavorare con tenacia e risolutezza, in difesa
di tutti gli animali, anche nei prossimi anni.
Questo
è solo l’inizio.
PRESIDI
CONTRO IL CIRCO KNIE
tournée 2009 - Ticino
Date delle manifestazioni
di Offensiva Animalista
DATE
DEI PRESIDI AL CIRCO KNIE:
BELLINZONA
SABATO 14 NOVEMBRE 2009 - DALLE ORE 13.30 ALLE ORE 15.00
LOCARNO
MERCOLEDÌ 18 NOVEMBRE 2009 - DALLE
ORE 14.00 ALLE ORE 15.15 o DALLE ORE 19:15 ALLE ORE 20:30 l'orario verrà confermato in seguito
LUGANO
DOMENICA 22 NOVEMBRE 2009 - DALLE ORE 13.30
ALLE ORE 15.00
FUORI
GLI ANIMALI DALLE GABBIE, DENTRO I POLANSKI!
01.10.2009
Offensiva animalista comunica che domenica 4 ottobre,
dalle 14 alle 16, organizzerà una manifestazione nei pressi
dello zoo al Maglio (incrocio tra via Ai Mulini e Strada Regina
- Neggio) per ribadire la richiesta di chiusura di questa struttura.
In un mondo
che funziona al contrario e si indigna per l'arresto di uno stupratore
pedofilo, mentre permette che animali innocenti trascorrano l'intera
esistenza in gabbia, riteniamo più che mai attuale ribadire
la necessità di lottare insieme per un mondo diverso.
Dietro le sbarre ci finiscano i Polanski, non tigri e leoni che
dovrebbero vivere liberi a migliaia di chilometri dal nostro Paese.
MANIFESTAZIONE
ALLO ZOO AL MAGLIO
Offensiva Animalista dichiara guerra al Municipio di Neggio
In merito alla risposta del
Comune riguardo alla richiesta del permesso per il 4.10.2009
Egregi
Signori del Municpio di Neggio,
ieri
abbiamo ricevuto la vostra risposta in relazione all'intenzione
di organizzare una manifestazione di protesta contro lo zoo di
Neggio (Zoo al Maglio) da parte di Offensiva animalista. Evidentemente
la nostra distrazione deve averci giocato un brutto scherzo. Noi,
infatti, eravamo convinti di aver inoltrato la richiesta a un
Municipio svizzero, e non a uno della Repubblica popolare cinese.
Perché, in un Paese democratico, non si è mai sentito
che le autorità decidano, de facto, di vietare senza
motivo qualsiasi forma di dissenso e persino - siamo alla
farsa - quante persone possano o non possano partecipare a una
pacifica protesta.
Di
quale "principio di proporzionalità"
si tratti per imporci un numero ridicolo di manifestanti (udite,
udite, una folla di due o tre persone!), non si capisce.
L'unica
proporzionalità che noi ravvisiamo è quella del
più forte - l'autorità costituita - contro il più
debole - un piccolo gruppo animalista -.
Voi,
in poche parole, volete chiuderci la bocca.
Egregi
signori, la vostra rimarrà una pia illusione.
Noi
ci rifiutiamo di piegarci ai vostri diktat di sovietica memoria.
Sottolineiamo,
inoltre, che Offensiva Animalista non ha chiesto il permesso per
una dimostrazione finalizzata alla distribuzione di volantini,
ma durante la quale vengano ANCHE distribuiti volantini. Una manifestazione,
come immaginiamo persino voi sappiate, è ben altro.
Tempo
per ricorsi e giochetti burocratici noi non ne abbiamo. Ci limitiamo
a farvi presente che manifestare - ma eravamo convinti che dei
municipali lo sapessero - è un diritto garantito
dalla nostra Costituzione, della quale voi fate oltraggio. Riteniamo
sia molto grave.
Prendiamo
atto della vostra totale chiusura nei confronti di qualsiasi protesta
civile.
Della
vostra totale volontà di impedire qualsiasi forma di dissenso.
Della
vostra totale malafede.
Voi,
siate gentili, prendete atto che noi ci rifiutiamo di obbedire.
Manifesteremo
comunque, con o senza permesso, con o senza fischietti, quando
lo decideremo noi, con le modalità che stabiliremo noi.
Si
chiama disobbedienza civile.
Resoconti
dei presidi davanti al circo Nock
agosto-settembre 2009
I
parassiti di Atra e Cda
Questa
è bella.
Due
associazioni zoofile, Atra e Cda (ovvero la stessa cosa), quelle
che nel loro trimestrale Orizzonti pubblicano il modulo per farsi
lasciare l'eredità da facoltose vecchiette in procinto
di passare a miglior vita, e che riportano come "eventi Atra"
quelli organizzati da altri gruppi (solitamente italiani), per
il semplice fatto che vi partecipa il loro consulente scientifico
in tema di vivisezione, cavalcano l'onda del lavoro altrui.
E nei comunicati stampa che hanno emesso con la consueta tempestività
a proposito del circo Nock - a tournée finita! - citano
l'ottimo lavoro di alcuni politici (Alessio Arigoni, Sergio Savoia,
Michael Venturelli, Patrizia Ramsauer) e "anni di manifestazioni"
che hanno permesso di sollevare il dibattito su certi aguzzini.
Anni
di cosa?
I tempi
in cui Atra e Cda scendevano in campo e si battevano non per il
protezionismo, ma per la liberazione animale, sono purtroppo finiti
da un pezzo.
Per
questo motivo è nata Offensiva animalista, composta da
diversi ex attivisti Atra/Cda.
Il
presidente dell'Associazione svizzera per l'abolizione della vivisezione,
da quando è diventato "il capo", ha non solo
calato le braghe su tutti i fronti, ma a rinunciato quasi totalmente
all'attivismo, e si limita ad accodarsi agli eventi che organizzano
altri, spacciandoli per suoi.
Mentre
Offensiva animalista si presentava in ogni città dove il
Nock metteva il tendone, Atra rimaneva in ufficio a scaldare le
sedie. E a contare i soldi..
Mentre
Atra rinunciava ad ogni azione dimostrativa contro lo zoo al Maglio,
gli Attivisti di OA si organizzavano in modo leggermente diverso.
E oggi sono presenti sul posto tutti i giorni festivi, con almeno
due persone.
Organizzano volantinaggio. Organizzano settimane di protesta.
Organizzeranno presto una manifestazione.
O qualcuno
crede veramente che una dimostrazione all'anno sia sufficiente
a piegare che vive dello sfruttamento animale?
Ci spiace dover polemizzare con certi personaggi.
Abbiamo sempre taciuto, ma questa volta basta. Che qualche gentiluomo
e gentildonna (si fa per dire) si approprino del lavoro altrui
passi. Ma che se ne vantino pure annunciando alla stampa cosa
non hanno fatto, è patetico.
Ad
ogni modo giudichino gli animalisti.
Vengano
a vedere come, e quanto lavoriamo noi
Vadano e vedano come lavorano quelli là.
Resoconto
del quarto blitz contro il circo Nock - lunedì 07.09.2009
a Bellinzona:
Come
annunciato a mezzo stampa nei giorni scorsi, oggi lunedì
7 settembre Offensiva Animalista non ha fatto mancare la propria
presenza presso la tappa bellinzonese dell'ormai tristemente noto
circo Nock.
Una
quindicina di attivisti si sono recati presso l'entrata del circo
per volantinare e scandire slogan ad alta voce, cercando di sensibilizzare
i presenti nonostante il patetico tentativo della banda del circo
di coprire le nostre voci con la musica.
Non
sono mancati attimi di tensione quando i clienti del vergognoso
Nock hanno come sempre investito di epiteti poco eleganti gli
attivisti.
Offensiva
Animalista ha messo in luce la sofferenza e la crudeltà
che pervadono il circo con animali, ricordando ai presenti l'interrogazione
che proprio oggi è stata presentata al comune di Bellinzona
per chiedere delucidazioni riguardo l'illegalità ormai
assodata del Nock. Questa è la terza interrogazione mossa
verso il circo Nock in soli dieci giorni!
Prima del presidio, alcuni attivisti si sono recati nei pressi
dello zoo del circo, dove hanno assistito a scene di enorme squallore:
animali lasciati sotto il sole senza alcun luogo ove ripararsi;
cavalli e pony costretti in piccole stalle, che lanciavano sguardi
carichi di tristezza; una ristretta gabbia contenente 7 animali
tra tigri e leoni (nello stesso spazio, pratica completamente
sbagliata visto che le due specie hanno esigenze totalmente diverse)
che cercavano cibo nel contenitore vuoto e capovolto e si mostravano
in atteggiamenti ossessivi tipici dei felini tenuti in cattività.
Offensiva
Animalista ancora una volta chiede fermamente che il circo Nock
e tutti i circhi con animali vengano boicottati dalla popolazione.
Nel 2009 uno spettacolo crudele e violento di tale genere non
deve poter trovare spazio in un Paese che si ritenga civilizzato.
Dal
primo giorno dell'attendamento sul suolo ticinese del circo Nock,
abbiamo effettuato dei sopralluoghi per verificare la tenuta degli
animali e più in generale la condizione dell'alloggiamento
del circo (igiene, sicurezza ecc). Abbiamo scattato diverse fotografie
che espongono molto chiaramente la situazione degli animali in
questa carovana circense, ma non solo. Tutti gli scatti saranno
a breve pubblicati sul nostro sito internet.
La
vergogna del circo Nock non può essere nascosta.
Resoconto del terzo blitz contro il circo Nock
- sabato 05.09.2009 a Locarno:
Sabato 5
settembre alcuni attivisti di Offensiva Animalista hanno presidiato
all'esterno del Circo Nock di Locarno per protestare contro la
detenzione di animali nei circhi. Ricordiamo che questo circo
è tristemente noto per il modo in cui tiene gli animali
e su questo aspetto la Società Protezione Animali Svizzera
ha pubblicato recentemente un lungo e dettagliato rapporto dal
quale si evince tutta una serie di illegalità.
Dal
canto suo, Offensiva Animalista ha fotogratato a più riprese,
per più giorni e in diversi momenti della giornata, gli
animali della carovana circense e ha dovuto purtroppo constatare
che gli stessi rimangono per ore e ore sotto il sole, in balia
degli eventi atmosferici.
Inoltre in ogni ricognizione effettuata dai nostri attivisti si
evince che gli animali non hanno sufficiente cibo a disposizione,
al contrario di quanto dipinto nel roseo quadretto diffuso dalle
televisioni ticinesi in occasione della presentazione del tour
2009 al sud delle alpi.
Il circo Nock non è solo squallido, ma anche mal tenuto
e al limite della decenza.
Offensiva
Animalista ha voluto dire basta a questa crudeltà e ha
scelto di seguire questo triste spettacolo in tutte le sue tappe
ticinesi:
da Lugano a Chiasso, da Chiasso a Locarno e per finire, lunedi
7 settembre anche Bellinzona.
Resoconto
del secondo blitz contro il circo Nock - mercoledì 02.09.2009
a CHIASSO:
Come
annunciato, anche durante la tappa di Chiasso di mercoledì
2 settembre Offensiva Animalista ha organizzato un presidio davanti
al circo Nock.
Una quindicina di persone è intervenuta distribuendo volantini
e spiegando alle persone in fila alla cassa per quale motivo i
circhi con animali, e specialmente il Nock, sono da boicottare.
Teniamo
a ricordare che proprio il circo Nock nelle scorse settimane è
stato oggetto di una dura interrogazione parlamentare nella quale
si mette chiaramente in luce come gli animali siano sfruttati
e palesemente maltrattati non solo durante lo spettacolo ma anche
e soprattutto per tutta la durata della loro miserabile vita da
prigionieri.
Questo
circo detiene inoltre la più grande varietà di creature,
tra le quali animali ai quali quasi tutti i circhi europei hanno
da tempo rinunciato.
Verso
la fine del presidio non sono mancati momenti di tensione, quando
uno dei circensi ha minacciato di violenza fisica una giornalista
presente, che nulla c'entrava con il presidio stesso. È
stato necessario l'intervento di più agenti delle forze
dell'ordine per tenere a bada tale personaggio.
Verso
la fine del presidio non sono mancati momenti di tensione, quando
uno dei circensi ha minacciato di violenza fisica una giornalista
presente, che nulla c'entrava con il presidio stesso. È
stato necessario l'intervento di più agenti delle forze
dell'ordine per tenere a bada tale personaggio.
Alcuni
nostri attivisti sono inoltre stati pesantemente insultati dalla
stessa persona: epiteti irripetibili sono stati urlati alle ragazze
presenti, il che sottolinea la mancanza di civiltà e di
sensibilità propria di chi schiavizza animali innocenti.
Visto
che tutto questo è accaduto alla presenza di bambini e
genitori, e visto che il palese degrado degli animali era come
sempre sotto gli occhi di tutti, esortiamo le persone
a boicottare il circo Nock e a preferire altri metodi di svago
ed educazione per i propri figli, che non coinvolgano la schiavitù
e la violenza perpetrate su creature senzienti.
Resoconto
del primo blitz contro il circo Nock - domenica 23.08.2009 a LUGANO:
Lo sfruttamento degli
animali impiegati negli spettacoli del circo Nock è stato
duramente contestato da Offensiva animalista nel corso di una
manifestazione che si è tenuta domenica pomeriggio, 23
agosto. Per circa un'ora, alla presenza di una trentina di manifestanti,
sono stati scanditi slogan e distribuiti volantini per sensibilizzare
chi, ancora in buona fede, non riflette sullo sfruttamento degli
animali negli spettacoli circensi.
Ci permettiamo di far
presente che le parole del portavoce del circo Nock, che negli
scorsi giorni ha respinto le critiche anche dei più moderati
zoofili, sono sconvolgenti. "Trattare bene gli
animali" rinchiudendoli in gabbia tutta la vita, sballottandoli
per tutta la Svizzera di serraglio in serraglio, lontani anni
luce dalle più elementari esigenze etologiche della specie
a cui appartengono, e obbligarli ad eseguire esercizi che mai
eseguirebbero in libertà, suona come una presa in giro.
Gli animali prigionieri
del Nock, anche se venissero nutriti con cibo prelibato cucinato
dai migliori cuochi del mondo, anche se potessero dormire su materassi
imbottiti, anche se potessero contare sull'aria condizionata nelle
gabbie e su una piscina all'esterno, continuerebbero a soffrire.
Che poi siano proprietà del domatore o del circo Nock,
come ha precisato il suo portavoce, è un particolare di
cui, francamente, non importerebbe nulla a nessuno.
Non ci interessano
gabbie più grandi e condizioni migliori.
Chiediamo che,
come nella vicina Austria, l'uso degli animali nei circhi venga
vietato e lanciamo un appello alla classe politica perché
si attivi in questo senso.
Manifesti
"Alì Kebab" della SGA:
una scelta scelta del soggetto davvero di cattivo
"gusto"!
27 agosto 2009
IN
SVIZZERA DA UN MESE A QUESTA PARTE BUONA PARTE DELLE STRADE
SONO TAPEZZATE DA MANIFESTI RAFFIGURANTI UN RIVENDITORE
DI KEBAB (vedi foto). QUESTA E' STATA LA TROVATA PUBLICITARIA
DI UNA NOTA AZIENDA DI AFFISSIONE PER INCREMENTARE I CLIENTI.
Siamo nel
2009. Non si fa che parlare dell'ambiente, del surriscaldamento
globale, di ecologia e di metodi alternativi che riguardino qualsiasi
aspetto della nostra vita.
Questo lo sappiamo tutti. Tutti tranne l'anacronistica SGA, che evidentemente si
è fermata a circa un migliaio di anni fa.
Ogni cittadino
elvetico avrà infatti notato, nelle settimane scorse, il
fiorire claustrofobico di vistosi manifesti gialli recanti la
foto di uno stereotipato uomo dalle fattezze arabiche sovrastato
da un enorme quanto disgustoso kebab. Criptica la scritta che
annuncia un non meglio identificato ristorante che vende, appunto,
kebab in una non meglio identificata città.
L'affissione
maniacale è evidentemente una trovata dell'agenzia pubblicitaria
per dimostrare che il suo prodotto è in effetti visibile
ovunque, poiché da tutti notato.
Ora noi ci
chiediamo per quale motivo la tanto decantata SGA non abbia investito
i propri soldi (e di tanti soldi si parla, vista la diffusione
dei cartelli) per una pubblicità sì notata da chiunque,
ma che allo stesso tempo potesse trasmettere anche un messaggio
positivo e importante, come quello dell'ambiente.
Siamo
particolarmente contrariati nel notare come non solo si usi uno
stereotipo al limite della decenza di un'intera classe culturale,
ma soprattutto di come un prodotto della violenza come lo è
il kebab venga sbattuto in faccia ai cittadini come se niente
fosse.
Di pessimo
gusto è inoltre la scimitarra impugnata dall'omone ritratto,
che ben fa intendere la violenza usata sull'animale trasformato
in cibo per masse lobotomizzate.
Grazie
SGA per sperperare il tuo capitale in disgustose e totalmente
inutili campagne pubblicitarie.
AZIONI
DELL'ALF CONTRO VASELLA (NOVARTIS)
lo scandaloso comportamento di giornali e associazioni
venerdì 14.08. 2009
"Chi
di spada ferisce di spada perisce". "Chi la
fa, l'aspetti". "Chi semina vento raccoglie
tempesta". Insomma, vedete voi quale sarebbe stato il
titolo più appropriato da pubblicare sui giornali per commentare
l'incendio della villa e la profanazione della tomba della madre
di Daniel Vasella, gran guru di Novartis. Un uomo scosso dalla
paura (anche se lui, novello Arnold Von Winkelried, ha dichiarato
che paura non ne ha), “vittima” di un gruppo di animalisti
radicali.
E
invece no.
La
stampa politicamente corretta si è ovviamente scatenata,
definendo terroristi persone che neppure
la polizia - e ce ne vuole - osa definire tali, come ha
del resto precisato ai mass media il responsabile delle
indagini sulle azioni messe a punto dagli animalisti.
Quando
l'amministratore delegato di una società fa torturare
e sterminare migliaia di animali ogni anno, nei suoi o negli
altrui laboratori non potrebbe fregarcene di meno, in un
mondo che va al contrario come quello contemporaneo, si
aspetta lodi e incensi. Tappeti rossi e peana. Oltre a un
magro stipendio di oltre 44 milioni di franchi. E, beninteso,
nessuno deve fiatare.
Ogni
tanto, invece, c’è anche qualcuno che non gradisce.
Sorpresa!
Il
capo di quella vergogna nazionale chiamata Novartis, azienda
che, dopo aver fatto assassinare migliaia di animali ogni
anno, avvelena milioni di uomini con le sue pozioni miracolose,
si atteggia a povera vittima. E al suo capezzale (no, Vasella
non è morto, e purtroppo gode ancora di buona salute)
è persino corso quel simpaticone di Pascal Couchepin,
il consigliere federale che doveva fermare l’esplosione
dei costi della salute e che, invece (toh guarda), li ha
fatti esplodere. “Non sono amico di Vasella –
ha tuonato il ministro mettendo le mani avanti-. Ma ho voluto
testimoniargli la mia solidarietà”.
Le
baggianate sulla necessità della vivisezione che Vasella
ha dispensato ai giornalisti scodinzolanti, ignoranti per partito
preso, e ignari del fatto che la sperimentazione animale è
una frode scientifica, oltre ad essere un’aberrazione da
un punto di vista etico e morale, vada a raccontarle ai duri di
comprendonio e ai delinquenti.
Non
a noi.
Vada a raccontare
le sue menzogne pure agli “animalisti” al rosolio,
ai protezionisti, rifugisti, scrivanisti, e a tutti coloro che
condannano sempre la violenza, ma la praticano ogni giorno mangiando
carne e pesce, formaggio e uova o consumando regolarmente farmaci
testati su animali perché non sopportano neanche per cinque
minuti un’emicrania o un raffreddore.
Vasella vada
a raccontare le sue sporche menzogne a quei genii che definiscono
controproducenti certe “azioni estremiste”.
Controproducenti
per chi?
C’è
pure gente che scrive lettere aperte al patron di Novartis, spiegandogli
in dettaglio quanto inutile e pericolosa sia la vivisezione.
Come se Vasella
non lo sapesse…
No, ma dico…
Vasella
è un uomo rivoltante. Non un cretino.
In ogni caso,
grazie al loro ineccepibile lavoro, quegli zoofili che se non
hanno il permesso scritto di polizie e municipi non tirano fuori
neanche una trombetta, di risultati ci sembra ne abbiano portati
a casa pochini. In compenso, quello che portano a casa di tanto
in tanto è un bel po’ di denaro. Merito delle dettagliate
istruzioni pubblicate sulle loro riviste con cui spiegano a innocenti
vecchiette in attesa della dipartita, come e a chi lasciare i
loro averi.
I pacifisti
al rosolio, se il dialogo, il confronto, le petizioni e gli appelli
sono l’unico strumento di lotta, non sanno però spiegare
certi particolari.
Al loro posto
parlano le cifre.
Gli
animali vivisezionati e sterminati ogni anno non fanno che aumentare.
Nel corso del 2008, nella sola Svizzera, hanno superato la soglia
delle 700 mila “unità”.
E c’è
pure chi, evidentemente con un quoziente di intelligenza stratosferico,
ci crede pure. O chi, vorrebbe sedersi intorno a un tavolo (possibilmente
imbandito) e spiegare a Vasella che dovrebbe rinunciare per amore
nei confronti degli animali e dell’umanità tutta,
ai suoi 44 milioni di franchi. Come no. Perché
una cosa è chiara: niente vivisezione, niente veleni nelle
farmacie, niente soldini in saccoccia.
Cosa dire?
Noi diciamo,
ad esempio, che la pericolosissima cellula terroristica conosciuta
con il nome di ALF, dalla sua fondazione, ha liberato oltre 100
mila animali in tutto il mondo.
Sapete quanto
frega agli animali sapere come è stata ottenuta la loro
liberazione…
Certo, certo,
la violenza va sempre condannata, no?
Non ci eravamo
accordi che questa massa informe di giornalisti, politici, zoofili,
amici dell’umanità tutta, fossero un concentrato
all’ennesima potenza di Madre Teresa di Calcutta e di Gandhi.
Che sbadati,
che siamo.
CAVALLI
DEL BISBINO: INCONTRO ALLA MACELLAZIONE!
cominciata la cattura e il loro destino è segnato
domenica 09 e lunedì
10.08. 2009
Dall'articolo
apparso su "la Provincia di Como" domenica
mattina si apprende che la proprietà dei cavalli
è passata alla cognata del defunto Signor Della Torre,
Maria Grazia Erba di Croce (Frazione di Menaggio),
la quale ha deciso prontamente di darli ad un allevamento
che provvederà alla loro macellazione.
Sembra che
la cattura sia cominciata, con successo, ai danni di una delle
puledre e lunedì mattina si sarebbe provveduto a sistemare
un altro cavallo allontanatosi dal branco, per poi, nel tempo,
recuperare anche tutti gli altri (tra i quali sono presenti, ricordiamo,
anche dei puledrini appena nati).
Ci
hanno poi informati che la cattura dei cavalli non è stata
autorizzata dall'ASL, quindi se la Signora Maria Grazia Erba,
che per la prima cavalla ha chiamato un certo Signor Filippo Colli
di Colico per eseguire l'operazione, compirebbe un'azione illegale!
Attualmente la puledra è stata portata a Varese (presumibilmente
in attesa di essere portata ad un macello).
È evidente che alla signora non interessa nulla di questi
bellissimi quanto rari cavalli ormai inselvatichiti (unici esemplati
allo stato brado, amati dai turisti e assolutamente docili e inoffensivi),
probabilmente ha colto l'occasione per accaparrarsi l'eredità
per fare un po' di soldi (300-400 euro a cavallo).
Offensiva
Animalista, scoperta la notizia sconcertante, si è nuovamente
messa in contatto con l'assiociazione Aurora che segue il caso
dagli inizi e che ha fatto girare l'appello a intervenire: lunedì
ci siamo recati quindi sul luogo dove risiedono i cavalli per
evitare che questo scempio si compia. L'appello era stato mandato
anche ad altre associazioni zoofile ticinesi, purtroppo senza
nessuna risposta.
Abbiamo
chiesto a tutti la mobilitazione in loco per la difesa di
questi animali.
Il ritrovo è stato lungo la strada che da Rovenna
(provincia di Como) porta al Monte Bisbino.
Fortunatamente, grazie alla costante presenza di
attivisti che hanno pattugliato notte e giorno, nessuna
cattura è stata effettuata, ma non bisogna abbassare
la guardia.
Chiunque avvisti i malfattori è pregato di chiamare
immediatamente la Guardia Forestale al numero 1515 e denunciare
il tentativo di prelievo dei cavalli in modo illecito.
La Provincia
di Como - 18 settembre 2009:
Il ritorno di Pupi?
Questione di soldi
I cavalli sono
salvi
CERNOBBIO Il puledro
Pupi, tanto amato dai bambini di Rovenna, potrebbe tornare sulle
alture del Bisbino. E’ una delle novità derivate
dalla riunione tenuta martedì in prefettura per la salvaguardia
dei cavalli che si trovano in condizioni di libertà sul
monte.
L’unico intoppo, al momento, sembra quello economico: chi
pagherà la spesa del trasporto? Pupi era stato prelevato
a Rovenna con un colpo di mano all’alba di una domenica
d’agosto quando non c’era nessuno nelle vicinanze
dove l’animale stava tranquillamente pascolando, esiliato
in un maneggio della provincia di Varese dove, di fatto, è
stato privato della sua libertà.
A seguito dell’intervento del prefetto, la prima battaglia
per i cavalli avelignesi del Bisbino è stata vinta, ma
per arrivare alla completa salvaguardia dei due branchi, quello
della Bionda e quello della Mula, il percorso è ancora
lungo. L’evento determinante è però rappresentato
dal fatto che il dottor Sante Frantellizzi è intervenuto
personalmente con la convocazione di una riunione allargata agli
enti e alle associazioni in modo da togliere di mezzo il pesante
interrogativo sul futuro degli animali che non potranno essere
tolti dal loro habitat naturale.
Si profila infatti la configurazione di uno stato di «fauna
domestica inselvatichita» soggetta sì a controlli,
ma con riconoscimento delle condizioni di assoluta libertà. Marco Luppi
Pupi, il cavallo catturato di recente a Rovenna,
docile e abituato al contatto con la gente
04.08.09
- LA VITA DI GIADA ancora
aspettiamo dalla Signora Rossi le prove che la gatta è
viva ed è stata adottata
Campagna
per il divieto di soppressione di
animali domestici sani
Il
caso di Giada, gatta anziana ospitata da tempo presso il rifugio/pensione
"Paradiso dei Gatti" a Canobbio che ora ha chiuso i
battenti, è ancora aperto. Ieri la ex-volontaria, che ci
ha segnalato la possibilità di soppressione della gatta
a causa della sua età (17 anni, forse poco meno), ha ricevuto
la risposta del Procuratore Pubblico in merito alla denuncia che
la proprietara della struttura, Signora Giuseppina Rossi, aveva
sporto nei suoi confronti accusandola di calunnia. Ovviamente
la decisione è stata un non luogo a procedere, trattandosi
di un'accusa infondata, inquanto l'ex-volontaria non si era inventata
alcunché ma aveva semplicemente espresso, tramite una lettera
pervenuta a Offensiva Animalista, la sua preoccupazione riguardo
il destino della gatta, dal momento che la Signora Rossi aveva
più volte esposto (anche in presenza di altri) la sua intenzione
di addormentarla.
Il testo del decreto è visibile qui: pagina
1, pagina 2, pagina
3, pagina 4
In
seguito all'ammissione della stessa Signora Rossi (vedi paragrafo
inquadrato alla pagina 2) di aver effettivamente dichiarato quell'intenzione
in passato, l'evidente pericolo di vita nel quale si trovava Giada
è definitivamente certo.
Alla
luce di ciò, ribadiamo che siamo tutt'oggi in attesa di
prove concrete che Giada non sia stata effettivamente addormentata
ma che, come afferma la Signora Rossi, sia stata adottata e si
trovi ora presso una persona che si sta prendendo cura di lei.
Fino a prova contraria, infatti, riteniamo che le parole dell'ex-proprietaria
del "Paradiso dei Gatti" non siano sufficienti (anche
perché persino in sede di interrogatorio sono state alquanto
contraddittorie).
Attendiamo,
quindi, con ansia da parte della Signora Rossi quanto meno delle
foto con data, altrimenti continueremo a sospettare fortemente
che Giada non sia più in vita e che quindi lei abbia dichiarato
il falso sia ai media che alle autorità, pur di salvarsi
la faccia.
COMUNICATO
STAMPA: Offensiva Animalista denuncia la proprietaria dello
Zoo al Maglio (Svizzera)
giovedì 09.07.2009
Offensiva
Animalista comunica che oggi, 9 luglio 2009, il nostro gruppo
ha inoltrato una querela per diffamazione contro la proprietaria
dello zoo al Maglio, Edith Fehr. Alcune affermazioni della signora
rese alla stampa negli scorsi giorni (La Regione e il Caffé)
non solo non corrispondono al vero, ma ledono la nostra immagine
e credibilità.
Non è vero che gli attivisti di Offensiva animalista
danno vita a manifestazioni.
Non è vero che scandiscono slogan.
Non è vero che sostano fuori dal cancello dello zoo.
Non è vero che usano il megafono.
Non è vero che fermano le persone intenzionate a visitare
la struttura.
Non è vero che dichiarano che "il leone è scappato"
per scoraggiare i visitatori.
Queste non sono innocenti bugie.
Queste sono menzogne per screditare Offensiva Animalista agli
occhi delle autorità e sono tese a impedirci di distribuire
- in silenzio - volantini in un tratto di strada pubblica. È
questa, del resto, l'unica azione che ci è consentita e
contro la quale la polizia, pateticamente chiamata ogni volta
dalla signora Fehr, non può far nulla, visto che il nostro
agire rientra perfettamete nella legalità. E gli agenti
potranno confermare. È vero, invece, che i volantinaggi sono incominciati
oltre due mesi fa e hanno luogo tutte le domeniche e tutti i giorni
festivi. E così sempre sarà, fino alla chiusura
dello zoo.
La signora Fehr si metta il cuore in pace e combatta i
suoi nemici con dignità.
NO
ALLA NUOVA TASSA SUI CANI
Il CdS ha deciso di abolire la tassa "smaltimento carcasse"
mercoledì 08.07.2009
Come
si legge dai giornali, il Consiglio di Stato ha deciso di apportare
modifiche sulla tassa di cremazione dei cani. Dopo le polemiche
sorte nei giorni scorsi, e provenienti da vari settori politici
e dell'opinione pubblica, la massima istituzione ticinese ha deciso
di abolire la tassa di 40 franchi, che andava a coprire i costi
per la cremazione delle carcasse degli animali.
History:
Protesta contro la tassa di "smaltimento carcasse"
Adesione di Offensiva Animalista - lunedì
06.07.2009
E’
ormai tristemente nota a tutti la nuova tassa sullo smaltimento
delle “carcasse dei cani“
in forma anticipata imposta dal Cantone ai possessori di cani.
Tassa che viene addebitata anche a coloro che il suddetto servizio
non lo utilizzeranno mai, vuoi perché il peso dell’animale
non arriva ai 10 Kg e si deciderà allora di seppellirlo
in giardino o vuoi perché al momento della scomparsa dell’amico
a quattro zampe si opterà per la cremazione.
Una vicenda combattuta a suon di articoli su giornali e lettere
dei tanti lettori indignati pubblicate sui quotidiani che Offensiva
Animalista ha seguito sin dall’inizio. Il nostro gruppo
ha quindi deciso di aderire pienamente alla protesta che chiede
a tutti i cittadini di non pagare questo vergognoso balzello,
chiesto unicamente per risanare un debito che il Cantone si è
portato appresso negli anni a causa della disorganizzazione del
servizio di “smaltimento” (una volta gratuito)
che ora pretende di far pagare anticipatamente ed indiscriminatamente
a tutti.
Scrivete e telefonate al veterinario cantonale, Dott. Vanzetti,
per esprimere il vostro malcontento:
Dott.
Tullio Vanzetti
Ufficio del veterinario cantonale
via Dogana 16
6500 Bellinzona
e-mail: [email protected]
telefono: 091 814 41 01
risposta
generale del Veterinario Cantonale
La risposta
è sempre la stessa ma è importante chiamare per
far sapere che siamo in tanti e convincere il Consiglio di Stato
a cambiare idea sull'obbligatorietà del pagamento di questa
tassa.
Inoltre
chiediamo a tutti i proprietari di cani di non pagare la fattura
di Fr. 40.-- in segno di protesta.
Grazie a
tutti, Offensiva Animalista
BOICOTTIAMO
IL PALIO DI MENDRISIO!
negato il permesso dal Municipio per volantinare
sabato 30 maggio
Comunicato
stampa: Offensiva Animalista invita a boicottare il palio di Mendrisio
Offensiva
animalista, in occasione del palio degli asini che si terrà
a Mendrisio (Svizzera) il 30.05.2009, si è
vista negare senza spiegazioni il permesso che aveva inoltrato
con ampio anticipo al Municipio per poter distribuire alcuni volantini
(vedi file nella gogna). La sensibilizzazione
dell'opinione pubblica sullo sfruttamento degli animali nelle
feste popolari, esplicata con modalità civili e democratiche,
per l'esecutivo momò è evidentemente da bandire.
Ci permettiamo di ricordare a sindaco, municipali e autorità
di polizia, che il diritto di manifestare è garantito dalla
Costituzione svizzera, e che tale, fondamentale
diritto, è da accordare non solo quando piace a politici
e politicanti.
Vi ricordiamo che il Ticino è un cantone svizzero
e non una regione sotto sovranità cinese o cubana, e che
i tempi di Pinochet sono finiti da un pezzo.
Offensiva Animalista invita comunque tutti a boicottare
il palio di Mendrisio invitando a diffondere il testo seguente
(maggiori informazioni sulla pagina del nostro sito: http://oanimalista.altervista.org/festecrudeli.htm).
(foto
ufficiali)
ATTIVISTI
AUTRIACI ARRESTATI SENZA PROVE
Aderiamo alla lettera al Ministro della Giustizia
entro il 20.05.2009!
L'associazione
VGT chiede ai gruppi animalisti di tutto il mondo di firmare una
lettera aperta in inglese indirizzata al Ministro della Giustizia
austriaco. Verrà consegnata verso il 20 maggio.
I have recently
been informed about the final reports of the police
investigation into the animal advocacy movement in Austria. I understand
that after more than two years of investigations, and with all
technological means at the disposal of the police, including phone
tapping, email surveillance, vehicle tracking, concealed informers
and
four extensive electronic tracking operations, as well as 26 house
searches of activists’ homes and 7 NGO offices, no direct
evidence of
any criminal activity has been found. The information presented
on which
the accusations are being based appears to fall into one of three
categories: Personal opinions from private conversations, investigative
work done by NGOs into the conditions in which animals are kept
in and
acts of civil disobedience. None of the aforementioned are criminal
offences.
It is of
great concern to me that Austria is attempting to criminalise
legitimate campaigning practices. This would indeed be the case
should
the final reports be followed up with charges against a whole section
of
the movement of being a criminal organisation according to section
278a
of the penal code.
NGOs in
the country I live in have used the practices brought forward by
Austrian police as evidence for many years to achieve improvements
in
society, indeed, many of the aspects which we regard as inherent
in a
progressive society can be traced back to just this kind of campaigning.
Should Austria attempt to criminalise what in other countries is
regarded as legitimate social activism, it will be widely seen as
departing from the standards of tolerance expected today of liberal
democracies.
I therefore
ask you as the Minister of Justice in Austria to reconsider
such a move. Any free democracy must allow space for protest and
the
free expression of dissent. A protest movement for such important
issues
as animal welfare and animal rights is an essential part of any
modern
society. The right to protest must be upheld and no person should
be
prosecuted without evidence of criminal wrongdoing. We are very
concerned that in Austria, these basic principles of freedom, justice
and democracy are being eroded.
Yours faithfully,
... nome cognome ...
Paese
Comunicato
stampa:
Irruzione durante una conferenza di Walter Pierpaoli a TI
Sana
09.05.2009
Il 9 maggio 2009, alcuni attivisti di Offensiva Animalista si sono
recati presso la fiera TI Sana
a Lugano e hanno fatto irruzione durante la conferenza del vivisettore
Walter Pierpaoli,
già tristemente noto ai media per aver ucciso, alla fine
del 2007, duemila topolini pur di non darli in adozione.
Oltre a distribuire materiale informativo, come si evince dal filmato
- vedi sotto - gli attivisti hanno fatto presente agli sparuti partecipanti
(meno di una trentina) che il dr. Pierpaoli non ha più alcuna
autorizzazione a praticare esperimenti sugli animali in Ticino,
vista anche l'inefficacia e l'infondatezza delle ricerche da lui
compiute sulla melatonina.
I nostri attivisti sono stati insultati e letteralmente buttati
fuori dal convegno, e questo dimostra l'aggressività intrinseca
di chi è abituato a compiere cruenti esperimenti su esseri
indifesi. Oltre a ciò Pierpaoli ha tacciato il dottor Luca
Bacciarini, sostituto del veterinario cantonale ticinese, come SABOTATORE
(come si può chiaramente udire nel video).
Offensiva Animalista ribadisce di essere contro tutta la sperimentazione
animale, pratica barbara, anacronistica e sicuramente non scientifica
e non resterà in silenzio ogni qual volta personaggi di questo
genere si presenteranno sul suolo ticinese.
Offensiva
animalista ha appreso che i guardiacaccia sono stati autorizzati
a sparare a vista ai cani considerati pericolosi sul territorio
di Arogno, perché indicati come responsabili dell'uccisioni
di alcuni animali selvatici. Nel XXI secolo si rimane sconcertati
nell'apprendere che le autorità, come fossimo nel
Far West alle prese con orde di cani idrofobi, autorizzano
l'uccisione di cani che hanno una sola colpa: essere stati abbandonati
e affamati da proprietari irresponsabili, verso i quali nessuno,
naturalmente muove un dito. E noi vogliamo sapere il perché.
Chi protegge cosa?
Come è possibile che proprietari di barboncini nani siano
assillati da solerti agenti di polizia che comminano multe da 100
franchi se i cani non sono al guinzaglio, mentre un branco di cani
sia lasciato a se stesso, senza cibo e senza cure, senza che nessuno
sia chiamato alla cassa e alle proprie responsabilità? Ovviamente l'Ufficio caccia e pesca si muove perché
questi cani fanno concorrenza a una lobby che pretende di dettare
legge a tutti: quella dei cacciatori. Gente che fa la voce
grossa, come abbiamo assistito tutti nelle ultime settimane, gradassi
che minacciano pure deputati e consiglieri di Stato.
Ma la si finisca di prenderci in giro: i cani pericolosi
non esistono. Ma esistono proprietari irresponsabili e
autorità pressapochiste, che non sanno fare il loro lavoro.
E la si finisca di fare genuflessione davanti a una lobby
che fa della morte inflitta a esseri senzienti, un passatempo.
Un
branco di cavalli inselvatichiti si aggira a Sagno
Il Sindaco, Giuseppe Tettamanti,
li vuole catturare e vendere all'asta!
In
seguito al servizio del Quotidiano
del 02.03.2009, si è tornato a parlare del caso dei cavalli
selvatici, un tempo appartenuti al defunto Sig. Della Torre ma da
sempre abituati a vivere liberi in montagna. I cavalli sono infatti
scesi a valle in cerca di cibo, visto l'inverno più rigido
del solito di quest'anno e la gente dapprima spiazzata ha presto
imparato a convivere con il fatto, come già accadeva in passato.
Il problema sembrava esser stato risolto grazie a diverse associazioni
italiane che si sono prese l'incarico di foraggiare e tutelare i
cavalli, finché il Sindaco di Sagno, Giuseppe Tettamanti,
esasperato dalle chiamate dei paesani, ha deciso di dar loro un
ultimatum minacciando di catturarli e rivenderli all'asta. Negli
scorsi anni il precedente Sindaco del paese del basso Ticino non
ha mai avuto problemi nell'accettare la loro presenza, ma così
non è per quello ora in carica, nonostante i danni riportati
siano ridicoli.
Siamo
stati invitati dall'Associazione Aurora ad andare a vedere dove
si trovano i cavalli, nei pressi del monte Bisbino e li abbiamo
trovati molto più in alto rispetto al paese di Rovenna, dove
erano scesi in cerca di cibo nel periodo più freddo dell'inverno.
Stanno dunque già ritornando in altitudini più elevate,
dal momento che la neve si sta sciogliendo. Anche a Sagno il problema
verrà dunque meno ben presto.
Dalla
riunione del 20.03.2009 si è giunti al succo del problema:
trovare una persona o un ente che si prenda la responsabilità
dei cavalli (e dei loro eventuali danni), cercando di metter loro
un micro-chip (o un'alternativa meno rischiosa), cosa di cui si
occuperebbe la parte italiana. In secondo luogo, in collaborazione
con l'associazione Aurora e le Giubbe Verdi, si cercherà
di abituarli a non scendere in paese, mettendo delle mangiatoie
in inverno e degli abbeveratori in estate in punti strategici accessibili
in ogni periodo dell'anno. Si prevede forse anche la castrazione
degli stalloni giovani. Bisogna
innanzitutto sollecitare il Prefetto di Como a decidere in breve
tempo a chi saranno intestati gli splendidi esseri, cosa che noi
ci impegneremo a fare confidando che il Municipio di Sagno faccia
altrettanto senza prendere provvedimenti affrettati.
Nel frattempo
un puledro è nato!
Aggiornamento:
Su
segnalazione di Offensiva Animalista, l'On. Francesca Martini, Sottosegretario
di Stato al Welfare - Salute, Ministero del Lavoro, della Salute
e delle Politiche Sociali in Italia, si sta occupando del caso dei
cavalli selvatici del Monte Bisbino.
Speriamo, quindi, che grazie a tale importante mobilitazione si
possa giungere presto ad una soluzione che tuteli la vita di questo
splendido branco.
Offensiva
Animalista desidera inoltre ringraziare l'On. Martini per l'aiuto
tempestivo e la gentilezza dimostrata.
Chiediamo
al Sindaco di Sagno di desistere dall'idea di mettere all'asta i
cavalli, dal momento che sono abituati a vivere liberi e non in
recinti ed è giusto che rimangano parte del paesaggio naturale
della zona di confine che è la loro casa. Municipio Sagno 6839 Sagno
UN
"REGALO" TROPPO IMPEGNATIVO
In vista dell'abbandono dei
molti cuccioli ricevuti per Natale...
Che
bello il cagnetto col fiocco rosso in mezzo agli altri doni sotto
l’albero di Natale! Ha lo sguardo un po’ smarrito, mentre
il bimbo lo raccoglie e lo stringe a sé con gridolini di
gioia. Ma il sorriso benevolo dei genitori, le coccole, i giochi,
la pappa buona, le carezze morbide fanno presto a conquistarlo.
Ed è amore, il suo. Di quello vero, che non chiede nulla
ed è pronto a dare tutto. Perché lui è proprio
come un essere umano: prova emozioni, sentimenti, piacere, dolore.
Osserva ogni tua mossa, muove le orecchie a ogni tuo passo, allarga
le narici ad accogliere il tuo odore buono mentre ti avvicini. Basta
un tuo cenno ed eccolo lì, scodinzolante ai tuoi piedi, felice
della tua attenzione, pronto ad assorbire qualunque balenio di affetto.
Sembra leggerti nella mente: è già sulla soglia quando
solo pensi di portarlo a passeggio, si lecca i baffi mentre ti avvii
in cucina per prendergli un bocconcino, tiene la testa bassa quando
rientri arrabbiato. E se sei triste e hai il pianto nell’anima,
lui si avvicina adagio e ti da una leccatina sulla mano. Difficile
non contraccambiare un bene così grande.
Poi,
arriva la maledetta estate o forse solo perché il giocattolino
si è rotto, la noia ha preso il sopravvento, non ti "serve"
più ed eccolo lì, scaricato lungo il lucido nastro
d’asfalto o in un prato o ancora in un canile, di notte, per
non farsi vedere. Annichilito, con lo sguardo perso. Forse una mano
pietosa si tenderà verso di lui, ma è molto più
facile che muoia di stenti o sotto le ruote di un veicolo.
Non esistendo significative analisi statistiche, è impossibile
fornire dati precisi su questo squallido fenomeno; di certo, gli
animali abbandonati ogni anno (e non solo d’estate!) sono
centinaia di migliaia, appartenenti a un incredibile numero di specie:
cani, gatti, conigli nani, uccelli, pesci, criceti, tartarughe,
furetti, iguana, porcellini d’India, serpenti, persino asini,
maialini e piccoli coccodrilli.