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Articoli

Il Caffè - 07/12/08

La tendenza
Per ora solo tre locali non servono piatti di carne e pesce

Quei rari menù vegetariani

Corrado Galimberti

Tra le offerte che il panorama gastronomico ticinese offre ci sono anche quelle vegetariane. Tre i ristoranti ad hoc, più alcuni altri che, oltre ai piatti comuni, propongono anche menu per chi ha scelto di non cibarsi né di carne né di pesce.

A Lugano ha aperto i battenti pochi anni fa “il Radicchio”, non lontano dal centro, che ha puntato tutto sulla pausa pranzo. È infatti aperto solo dal lunedì al venerdì, per soddisfare l’appetito di chi lavora in città. A poche centinaia di metri, in pieno centro, la scorsa estate è stato pure inaugurato “Sapori bio”, un negozio take away, dove il proprietario cucina e offre piatti vegani (ovvero senza alcun prodotto di origine animale) e biologici, da consumare sul posto o portarsi via: dai medaglioni di miglio e verdure al tortino di farro con zucca mele e uvette, passando per gli spiedini di tofu e seitan (due alimenti vegetali ad alto contenuto proteico, il primo derivato dalla soia, il secondo dal glutine di grano, entrambi senza grassi saturi né colesterolo).

Due i locali nel Sopraceneri: “Il guardiano del Farro”, a pochi metri dalla stazione di Cadenazzo, è un ristorante aperto sia per la pausa pranzo che durante la sera, alla continua ricerca di novità nel panorama gastronomico dei cibi etici: ultima novità il mopur, definito dall’azienda che lo produce “carne vegetale” e ricavato dal frumento. In Città vecchia, in uno degli edifici più antichi di Locarno, c’è invece “Govinda”, gestito dal Centro culturale vedico Govinda - Rama. Vegetariano, usa molto i latticini e propone specialità della cucina degli Hare Krisna.

Sparsi per il cantone ci sono anche altri ristoranti che, tra costine e filetti di manzo, cercano di catturare l’ attenzione di animalisti e salutisti, offrendo menu vegetariani. Ma non semplici insalate, riso e verdure bollite, bensì piatti equilibrati da un punto di vista nutrizionale. Primo fra tutti l’hotel Pestalozzi, a Lugano, il ristorante Cenacolo di Ponte Capriasca e a Roveredo, sempre in Capriasca, c’è invece la “Locanda del Giglio”.

edizione 07.12.2008