Link utili

• Bite Back Magazine
www.directaction.info

• Animal Liberation Front (inglese) www.animalliberationfront.com/


Rassegna stampa


31/08/2014 - shac.net

La campagna SHAC finisce

Abbiamo fatto la storia ... Il futuro è nostro.

SHAC (Stop Huntingdon Animal Cruelty) è stata la campagna di base per la liberazione animale più estesa ed efficace che il movimento abbia conosciuto. Da quando è iniziata, migliaia di persone in tutto il mondo hanno preso parte alla lotta per chiudere il più grande laboratorio di sperimentazione su animali in Europa: HLS (Huntingdon Life Sciences).
Numerose investigazioni sotto copertura hanno svelato gli orrori che avvengono all'interno di questo laboratorio – animali avvelenati, primati sezionati senza anestesia, cuccioli di cane presi a pugni sul muso. HLS è divenuto sinonimo di crudeltà e morte.
Negli ultimi dieci anni numerosi individui senza timore, mossi da compassione, si sono uniti a SHAC ed hanno dedicato le proprie energie a salvare questi animali. Ognuno /a di noi ha giocato la propria parte in questa campagna rivoluzionaria. Attraverso la determinazione, la rabbia e l'utilizzo di strategie innovative abbiamo decimato le finanze e la reputazione del colosso multinazionale della vivisezione HLS. Con dedizione ed intelligenza abbiamo scoperto di volta in volta le aziende che hanno lavorato o finanziato HLS ed abbiamo fatto di loro un obbiettivo. Il risultato ottenuto sono state centinaia di aziende che si sono rifiutate di fare affari con il laboratorio, tra di esse alcune delle più grandi e potenti istituzioni finanziarie del mondo.
Huntingon Life Sciences è divenuto il laboratorio di vivisezione più protestato nella storia. Migliaia di azioni si sono verificate contro di esso – in un solo anno quasi 800 proteste hanno avuto luogo contro clienti o fornitori.
Accanto alle proteste legali svolte da attivisti /e di SHAC, ci sono state anche numerose azioni dell' ALF che senza sosta hanno continuato a colpire chi faceva affari con HLS. Persone determinate e coraggiose hanno deciso di andare oltre la legge e portare avanti azioni dirette per gli animali. Tra gli altri esempi possiamo ricordare i 129 conigli liberati dal fornitore di Huntingdon 'Highgate Rabbit Farm'. O la liberazione di 14 cani beagle da una delle sedi di HLS in Nord America, o il sabotaggio di una barca di proprietà di un top manager della Bank Of America, affondata dall'ALF con un messaggio ben chiaro "il denaro non significa nulla – la vita significa tutto". Questi sono solo alcuni esempi delle centinaia di iniziative che hanno avuto luogo nel corso della storia della campagna. Senza la volontà e la creatività di queste persone, tutti quei conigli e quei cani sarebbero stati uccisi in esperimenti inutili e la Bank Of America sarebbe sicuramente ancora tra i finanziatori di HLS.
E' proprio grazie a questa innovativa combinazione di campagna di protesta legale portata avanti da SHAC e l'utilizzo di tattiche altamente efficaci da parte dell' ALF che la campagna contro Huntingdon Life Sciences ha avuto questo successo.
In questo momento HLS opera con oltre 100 milioni di sterline in debito, lotta costantemente per ottenere, o mantenere, la propria clientela ed i profitti sono in costante diminuzione anno dopo anno, una situazione di perenne rischio di fallimento. L'unica ragione per cui è ancora aperto è a causa del supporto ricevuto da parte del governo del Regno Unito.
A causa dei massicci interessi da parte delle industrie farmaceutiche e da parte dell'industria della sperimentazione, vedendo l'effetto che il movimento antivivisezionista stava avendo su HLS, il governo britannico è intervenuto direttamente, salvando il laboratorio dalla bancarotta con un prestito di diversi milioni di sterline, e fornendo loro copertura bancaria ed assicurativa.
Al contempo le autorità hanno iniziato ad organizzare la repressione contro attivisti /e di SHAC e sono iniziate le provocazioni, le perquisizioni, gli arresti. Dal 2007 decine di persone sono state arrestate, in alcuni casi ricevendo lunghe pene detentive sino ad 11 anni. Inoltre, sono state disposte condizioni di cauzione e di licenza post rilascio estreme, con la chiara intenzione di zittire ogni forma di dissenso contro la sperimentazione animale ed isolare le persone dal resto del movimento.
SHAC non stava più combattendo solo HLS: stavamo lottando contro il governo – un nemico molto più grande e potente.
Nonostante questo SHAC ha continuato a resistere alla repressione e la campagna è andata avanti, lottando per quei 70mila animali rinchiusi dietro a metri recinzioni e filo spinato.
Ma dopo oltre 10 anni di campagna e dopo aver scosso, per diverse volte, le fondamenta dell'intera industria della vivisezione, la nostra forma di opposizione si deve evolvere. Le dinamiche di sfruttamento degli animali, così come le strategie legali utilizzate dalle autorità, a livello globale sono cambiate ed è quindi il momento di cambiare anche le nostre tattiche.
Con la costante repressione da parte del governo verso chi lotta per gli animali in Inghilterra, è il momento di riesaminare i nostri metodi, comprendere quali ostacoli abbiamo di fronte, trovare le debolezze dell'avversario, per costituire una rete solidale per gli/le attivisti /e colpite ed iniziare a ricostruire il movimento dopo gli effetti che la repressione ha avuto.
Anche se stiamo annunciando la fine della campagna SHAC, essa sarà sempre una parte importante della nostra storia ed un richiamo alla ingegnosità e la potenza del movimento per i diritti animali.
SHAC continuerà ad ispirare attivisti /e in tutto il mondo ad unirsi alla lotta contro la vivisezione ed a considerare direttamente responsabili coloro che traggono profitto dall'abuso e dallo sfruttamento degli animali.
Sono le nostre abilità, la capacità di mettere a fuoco e sviluppare le nostre tattiche nei modi più efficaci, che continueranno a renderci una minaccia per le industrie dello sfruttamento animale.
Con il fuoco della liberazione e della giustizia che brucia nei nostri cuori, ora guardiamo al futuro.
La domanda che al momento tutti /e dovremmo porci è ...
Che cosa abbiamo intenzione di fare ora?

SHAC /Stop Huntingdon Animal Cruelty
www.shac.net


27/07/2010

Tomba Vasella: inchiesta chiusa

Gli autori dei vandalismi non sono stati identificati

COIRA - La procura grigionese ha archiviato l'inchiesta relativa alle profanazioni compiute alla tomba di famiglia del presidente della direzione di Novartis Daniel Vasella. A un anno dai fatti nulla ha permesso di condurre agli autori del gesto.
Se dovessero esserci nuovi testimoni o elementi di prove, sarebbe sempre possibile riaprire l'inchiesta, ha indicato oggi all'ATS il portavoce del Ministero pubblico Maurus Eckert, confermando un'informazione diffusa da «Radio Grischa».
Presunti difensori anglosassoni della causa animale avevano dissotterrato e asportato dal cimitero l'urna funeraria dei genitori di Vasella e avevano imbrattato la lapide con graffiti. Nello stesso periodo di questo atto vandalico, un gruppo di oppositori ai test di laboratorio effettuati sugli animali, «Militant Forces against Huntingdon Life Science» (MFAH), aveva rivendicato l'incendio della casa di vacanza di Vasella in Tirolo.

23/07/2010 - CdT.ch

Conigli "liberati" a Cadro

Azione rivendicata dall'Animal Liberation Front

CADRO - L'Animal Liberation Front (ALF) ha rivendicato con un messaggio la "liberazione" di cinque conigli da un allevamento di Cadro, la cui scomparsa era stata segnalata sabato dai proprietari. Gli animali "sono stati affidati a persone fidate", dice l'ALF, protagonista di operazioni simili, ben più gravi, tre anni fa allo zoo di Magliaso.

E il Fronte animalista annuncia: «liberati» cinque conigli a Cadro


L'ALF (Animal Liberation Front) con un fax anonimo inviato alla nostra redazione rivendica la liberazione di 5 conigli avvenuta a Cadro nella notte tra venerdì e sa...bato scorsi.
In effetti i proprietari di una stalla fuori dal nucleo sabato hanno denunciato alla Polizia il furto degli animali, che avevano lasciato al chiuso la sera prima dopo averli nutriti.
L'ALF nel suo comunicato afferma di aver affidato i conigli «a persone fidate» e annuncia che continuerà «a restituire la libertà ad esseri viventi, la cui vita è considerata solo merce da persone grette e insensibili».

Ricordiamo nel 2007 fa un'altra azione dell'ALF, la liberazione di alcuni animali - alcuni dei quali recuperati, altri morti - allo zoo di Magliaso, mentre qualche anno prima vi erano state azioni contro delle macellerie luganesi.

12/01/2010

Risposta all'interrogazione "Animalisti ed atti criminali: urge fermare questa forma di terrorismo" presentata da Tullio Righinetti

Testo interrogazione

Curia Vista - Atti parlamentari
09.3752 – Interpellanza
Misure più severe contro i terroristi animalisti
Depositato da:
Gruppo dell'Unione democratica di Centro
Portavoce:
Miesch Christian
Data del deposito:
09.09.2009
Depositato il:
Consiglio nazionale
Testo depositato
Gli attacchi degli animalisti sono fortemente aumentati negli ultimi anni e, con l'attentato incendiario alla casa di vacanza del capo della Novartis Vasella, le profanazioni di tombe e le asportazioni di urne, hanno raggiunto una nuova dimensione. Si può costatare un'accresciuta propensione alla violenza e una professionalizzazione dei metodi. I collaboratori delle industrie farmaceutiche a volte sono minacciati nella loro integrità fisica e le loro proprietà sono state ripetutamente danneggiate. In questo contesto, il Consiglio federale è invitato a rispondere alle seguenti domande:
1. Le fattispecie contemplate dal codice penale sono sufficienti per perseguire le azioni dei militanti animalisti o sarebbero opportune aggiunte?
2. Come devono essere valutate sotto il profilo penale le esternazioni di militanti animalisti riportate da vari media, tanto più che esse danno l'impressione che le azioni più recenti erano dirette contro la persona stessa del capo della Novartis e consideravano esplicitamente la possibilità di una messa in pericolo dell'integrità fisica di Vasella e di altri collaboratori?
3. Le esternazioni fatte ai media da militanti animalisti possono essere interpretate come presagio di altre azioni violente. Di quali strumenti dispongono le autorità svizzere per identificare e sorvegliare questi ambienti? Di quali strumenti preventivi nuovi o supplementari necessitano le autorità?
4. I militanti animalisti operano a livello internazionale e sono per lo più ben organizzati. Quali misure di sicurezza sono state adottate o sono in fase di pianificazione in altri Paesi (per es. Gran Bretagna) per contenere il potenziale di minaccia di dette persone e organizzazioni? Quali insegnamenti deve trarre la Svizzera dalle misure adottate da altri Paesi? La Svizzera beneficia della collaborazione internazionale nella lotta ai militanti animalisti?
5. Quali autorità svizzere si occupano dei militanti animalisti? Qual è l'autorità responsabile? Come deve essere giudicato lo scambio tra le autorità?
6. Quali conoscenze hanno acquisito le autorità sull'ambiente dei militanti animalisti? Quanto è ampia la cerchia delle persone propense alla violenza? Quali conoscenze sono state acquisite in merito alle reti di contatti tra persone e organizzazioni svizzere e straniere? Ha luogo un monitoraggio sistematico di dette attività?


Risposta del Consiglio federale del 11.11.2009


Dal 2005 in Svizzera i reati commessi da estremisti animalisti sono aumentati principalmente in relazione con la campagna "Stop Huntingdon Animal Cruelty (SHAC)" lanciata da estremisti animalisti inglesi alla fine degli anni 1990 contro la ditta britannica Huntingdon Life Sciences (HLS), che compie esperimenti sugli animali. L'obiettivo della campagna è rovinare economicamente la HLS. Sono state tra l'altro vittime di attacchi anche clienti della HLS, fra cui figurano ditte svizzere. Nel 2007 l'arresto di attivisti britannici ha calmato provvisoriamente la situazione; dalla fine del 2008 in Svizzera e nei Paesi limitrofi si sono nuovamente verificate azioni criminali presumibilmente in relazione con la campagna SHAC.
È possibile che si verifichino altre azioni criminali. Tuttavia tale minaccia è rappresentata da estremisti radicalizzati e non dagli attivisti animalisti in generale.
1. Il 17 settembre 2009 il Ministero pubblico della Confederazione ha comunicato che, sulla base della situazione e alla legislazione attuali in relazione con i summenzionati reati, la competenza penale della Confederazione non è data. Nel suo Rapporto del 9 giugno 2006 (FF 2006 5223, par. 2.3.1 e 2.3.2) in adempimento del postulato della Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati del 21 febbraio 2005 il Consiglio federale ha già stabilito che le basi legali entrate in vigore il 1° gennaio 2001 volte al perseguimento di reati nel contesto della criminalità organizzata pongono la prassi relativa al perseguimento penale davanti a determinati problemi di applicazione. Come esposto dal Consiglio federale nel suddetto rapporto, esso segue attentamente la recente giurisprudenza in merito a tali disposizioni. Ciò vale segnatamente per quanto concerne i piccoli gruppi o cellule, già menzionati nel rapporto, i cui membri esprimono la loro solidarietà per reati di matrice ideologico-politica, ma per il resto non si distinguono per l'assoluta segretezza e la gerarchia consolidata caratteristica delle organizzazioni della mafia italiana, con riferimento alle quali sono stati creati gli strumenti legislativi del perseguimento del crimine organizzato conformemente all'articolo 260ter CP. In considerazione delle circostanze presenti, che illustrano nuovamente l'attualità della problematica, da lungo tempo studiata, dell'estremismo animalista, su cui si basa l'interpellanza, il Consiglio federale è del parere che sia giunto il momento di conferire al DFGP il mandato di presentare in un rapporto, entro la fine del 2010, raccomandazioni concernenti eventuali modifiche o ampliamenti degli strumenti legali summenzionati. Nel quadro dell'allestimento di tale rapporto si vaglieranno anche gli eventuali vantaggi che offre l'ordinamento giuridico inglese nel perseguimento penale di questi fenomeni in generale e dell'estremismo animalista in particolare.
2. Le autorità penali cantonali sono competenti per valutare se le esternazioni presentano le condizioni costitutive di un reato conformemente al Codice penale svizzero.
3. Dal 2003 il Servizio di analisi e prevenzione (SAP) elabora in maniera mirata informazioni sulle organizzazioni dell'estremismo animalista: tale attività è parte integrante dei suoi compiti legali di prevenzione dell'estremismo violento. Quest'anno il Parlamento ha rinviato al Consiglio federale, per riesame, la modifica della legge federale del 21 marzo 1997 sulle misure per la salvaguardia della sicurezza interna (LMSI; RS 120) proposta dal Consiglio federale, in cui figurano strumenti supplementari per il monitoraggio preventivo dei pericoli rappresentati da gruppi estremisti.
Nel quadro della revisione in corso della LMSI occorrerà verificare in quale misura gli strumenti preventivi potrebbero essere ampliati, considerando eventualmente anche le summenzionate cellule che non soddisfano le caratteristiche specifiche delle organizzazioni terroristiche. Anche in tale contesto si dovranno eseguire i necessari paragoni giuridici.
4. Si può partire dal presupposto che si tratti di una rete internazionale di attivisti animalisti. Vi sono tuttavia forti differenze nazionali proprio per quanto concerne le dimensioni e la propensione alla violenza dei rispettivi gruppi. Per valutare il fenomeno non sono rilevanti paragoni numerici tra i gruppi attivi in Svizzera e quelli presenti in Gran Bretagna, quanto le relazioni esistenti tra i diversi gruppi a livello internazionale. Tutti i Paesi, Svizzera compresa, traggono beneficio dalla collaborazione internazionale. Lo scambio di informazioni a livello internazionale serve a ottenere un quadro completo della situazione. Nel settore della prevenzione il SAP assicura a livello nazionale e internazionale, bilateralmente nonché nel quadro di Europol, lo scambio di informazioni tra i servizi informazioni. La Svizzera segue le misure adottate all'estero. Ciò comprende anche l'evoluzione della giurisprudenza, come ad esempio le condanne pronunciate in Gran Bretagna contro attivisti attivi su scala europea. Come già accennato, nell'ambito dei paragoni giuridici previsti per quanto concerne l'estremismo animalista sarà dedicata la necessaria attenzione alle peculiarità del sistema giuridico inglese.
5. Finché non è data la giurisdizione del Tribunale federale, i cantoni restano competenti per il perseguimento penale dei singoli casi. La Polizia giudiziaria federale dell'Ufficio federale di polizia (Fedpol) coordina le indagini e lo scambio di informazioni tra le autorità competenti svizzere e straniere. Sulla base delle informazioni acquisite il SAP può chiedere alla Fedpol di disporre divieti d'ingresso nazionali o nell'ambito del campo di applicazione delle disposizioni di Schengen. Lo scambio di informazioni in Svizzera e all'estero è da ritenersi buono.
6. Attualmente non è in corso alcuna campagna animalista violenta, come la SHAC. Per i gruppi svizzeri sembrano essere più importanti altre campagne. Gli estremisti animalisti svizzeri sono di conseguenza meno violenti rispetto, ad esempio, a quelli britannici o a quelli olandesi. Le informazioni acquisite in relazione con la SHAC provano anche l'esistenza di relazioni personali con attivisti violenti stranieri e di possibili attività di sostegno. Il SAP stima che la cerchia delle persone propense alla violenza in Svizzera sia costituita da poche decine di membri e focalizza il suo lavoro di prevenzione su questa cerchia ristretta di persone.

21/12/2009 - www.tio.ch
TICINO

La carne non è stata avvelenata

Dalla polizia cantonale giungono oggi gli esiti delle analisi sulle carni pervenute lo scorso venerdì alle redazioni di Rsi e CdT dalla "Animal Rights Militia"

LUGANO - E' stata un'azione dimostrativa. Dalla polizia cantonale arrivano gli esiti degli esami di due confezioni di affettato inviate venerdì scorso ai mass media ticinesi, accompagnate da lettere minatorie del gruppo animalista "Animal Rights Militia".
Gli accertamenti tecnici e le analisi fisico-chimiche, microbiologiche e tossicologiche sinora intraprese presso il Laboratorio cantonale d'Igiene e il Laboratorio di Chimica e di Tossicologia di Olivone, hanno permesso di ottenere i seguenti riscontri:
- non è stata evidenziata la presenza di prodotti velenosi o sostanze pericolose di uso comune, in particolare medicamentose o stupefacenti, cianuri, come pure di batteri patogeni comuni di origine alimentare (salmonella, ecc.);
- tuttavia, l'analisi chimica ha rilevato un tasso anomalo di "cloro", la cui origine non può essere per il momento determinata.
Dalle autorità, tuttavia, si apprende che non è possibile per il momento pronunciarsi oltre circa la potenziale pericolosità che comunque, vista la contenuta consistenza dei campioni, si ritiene del tutto limitata.
 

18 dicembre 2009
TICINO

Carne avvelenata? La polizia "Controllate le confezioni di salumi e di carne"

Dalla polizia cantonale l'invito ai consumatori di controllare le confezioni di salume e di carne prima dell'acquisto e del consumo


Carne avvelenata nelle redazioni?

Giunta rivendicazione animalista

BELLINZONA - Sono state prese in consegna dagli agenti della polizia cantonale i plichi postali recapitati questa mattina alle redazioni di Rsi e Corriere del Ticino contenenti due confezioni manomessi di salumi prodotte da due aziende di lavorazioni delle carni.
Come informa la polizia cantonale in un comunicato, le due buste sono state consegnate agli esperti della Polizia Scientifica che ha successivamente affidato ai laboratori competenti l'analisi delle carni. Carni che potrebbero essere state avvelenate da un gruppo animalista che ha rivendicato il gesto attraverso una lettera allegata al plico.
Nella missiva la "Animal Rights Militia", gruppo animalista già attivo nel Regno Unito, la minaccia: "Se vi piace la carne mangiatevi questo. Abbiamo avvelenato diversi campioni di carne in Ticino".
L'inchiesta è affidata all'apposito gruppo di lavoro della Polizia cantonale creato due anni fa per svolgere indagini relative ad azioni animaliste e sono pure stati coinvolti i servizi responsabili del Dss.
Le autorità invitano la popolazione a controllare le confezioni di salumi e di carne prima dell'acquisto e del consumo. "In presenza di fori o manomissioni delle confezioni la polizia invita ad astenersi dal consumare il prodotto e ad avvisare i responsabili del negozio. In caso di merce sospetta i responsabili dei negozi sono invitati a contattare la Polizia cantonale".
tio.ch

Carne avvelenata nelle redazioni? Giunta rivendicazione animalista

Un pacco con una vaschetta di coppa in vendita in molti negozi della Svizzera è giunto alle redazioni della Rsi e del Cdt. La lettera di rivendicazione: "Abbiamo avvelenato diversi campioni di carne in Ticino". Disposte le analisi di laboratorio

COMANO - Un plico arrivato per posta da Riva San Vitale giunto alla Rsi e al Corriere del Ticino. Nulla di sospetto, sembrava un pacchetto come tanti ne giungono ogni giorno nelle redazioni ticinesi.
Nel pacco una vaschetta di coppa preconfezionata in vendita in molti negozi della Svizzera e una lettera scritta in stampatello. La firma, come riferisce la Rsi, è della Animal Rights Militia (Milizia per i diritti degli animali). "Se vi piace la carne mangiatevi questa abbiamo avvelenato diversi campioni di carne in Ticino". Come si apprende dal sito del Cdt, questo gruppo animalista appartiene all'ala più radicale dell'Animal Liberation Front che in passato si è resa protagonista della spedizione di lettere bomba ed attentati incendiari contro aziende farmaceutiche ed alimentari.
Un episodio inquietante al quale si cerca di fare chiarezza attraverso le analisi di laboratorio disposte dalle autorità cantonali. Finora non sono giunte informazioni sul risultato delle analisi, ma a quanto sembra una delle confezioni sia stata forata prima della spedizione.
tio.ch

Nuove minacce animaliste

lettera rivendica avvelenamento di carne nei supermarket

BELLINZONA - "Se vi piace la carne mangiatevi questa. Abbiamo avvelenato diversi campioni di carne in Ticino". È il testo della lettera recapitata questa mattina alla redazione di Bellinzona del nostro giornale in una busta anonima contenete anche una confezione di prosciutto crudo di montagna. A rivendicare l'azione è l'Animal Rights Militia, l'ala più radicale dell'Animal Liberation Front che in passato si è resa protagonista della spedizione di lettere bomba ed attentati incendiari contro aziende farmaceutiche ed alimentari. Una seconda busta con lo stesso testo, ma accompagnata da una confezione di carne distribuita da un'altra catena di grandi magazzini, è stata spedita alla RSI. Entrambe sono state consegnate alla polizia scientifica per le analisi. A titolo precauzionale nel pomeriggio i due grandi magazzini, così come le altre aziende del settore alimentare che fanno capo alla DISTI, hanno ritirato dai loro scaffali le confezioni dei due prodotti, aumentando la sorveglianza. I servizi di sicurezza sono costantemente in contatto con la polizia cantonale.
In attesa dei risultati delle analisi, la polizia invita la popolazione ad esaminare con cura le confezioni di salumi e di carne. Se si scoprono fori o manomissioni vanno avvisati i responsabili del negozio. In nessun caso il contenuto va consumato.

Cdt.ch

12 novembre 2009

Estremisti animalisti: il governo vuole misure più severe

Dopo gli attacchi di cui è stato vittima il patron di Novartis Daniel Vasella, il governo svizzero si è detto pronto giovedì a rafforzare l'arsenale penale contro gli estremisti della causa animale.

Attualmente, secondo le norme in vigore, sono i cantoni e non la Confederazione ad essere competenti per perseguire penalmente dei delitti commessi da questi estremisti.
Il governo ha però deciso di incaricare il Dipartimento di giustizia e polizia di presentare entro la fine del 2010 delle raccomandazioni per eventuali modifiche del diritto penale, ha indicato nella risposta pubblicata giovedì a delle interpellanze parlamentari.
In particolare i servizi della consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf analizzeranno le misure prese dalla Gran Bretagna, che negli ultimi anni ha inasprito i provvedimenti contro l'estremismo animalista.
Il Consiglio federale intende pure esaminare le misure preventive, nell'ambito del progetto per rafforzare la lotta contro il terrorismo e lo spionaggio.
Secondo il governo, i militanti radicali svizzeri della causa animale sono meno violenti rispetto ai loro omologhi britannici o olandesi. Tuttavia hanno delle relazioni con attivisti violenti all'estero.
Quest'estate, questi estremisti avevano preso di mira il patron della Novartis Daniel Vasella. La sua casa di vacanza nel Tirolo era stata incendiata e la tomba di sua madre a Coira profanata.

swissinfo.ch e agenzie

17/09/2009 - swissinfo.ch

Gli animalisti nel mirino della polizia federale

In seguito alle critiche espresse dal presidente della Novartis Daniel Vasella, la Polizia giudiziaria federale (PFG) ha deciso di coordinare le inchieste contro presunti animalisti, accusati di una serie di atti di vandalismo, perpetrati per protestare contro gli esperimenti di vivisezione condotti dal colosso farmaceutico svizzero.

La PFG ha tenuto conto delle critiche di Daniel Vasella, che l'aveva accusata di passività di fronte alle azioni di intimidazione compiute da animalisti militanti contro esponenti dell'industria farmaceutica svizzera. Gli organi della polizia federale coordineranno quindi le inchieste aperte contro gli autori degli atti di vandalismo, che rivendicano la chiusura del maggior centro europeo di vivisezione di Huntigton, in Gran Bretagna, usato in passato anche da Novartis.
Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) non intende tuttavia occuparsi del dossier penale aperto in seguito alla profanazione, nel luglio scorso a Coira, della tomba della madre e della sorella di Vasella. In questi casi, la conduzione delle inchieste spetta ai cantoni, ha indicato l'MPC in una nota pubblicata giovedì.
Il presidente di Novartis è stato uno dei primi ad essere nel mirino degli attacchi dei militanti della causa animalista. Oltre alla profanazione del cimitero di famiglia, è stato incendiato il suo chalet di vacanza nel Tirolo austriaco. L'azione è stata rivendicata dall'organizzazione animalista militante britannica Militant Forces against Huntigton Life Sciences (MFAH), che si batte per la chiusura del laboratorio di vivisezione di Huntigton.
Altri collaboratori della società farmaceutica basilese sono stati vittime di atti di vandalismo: ad alcuni impiegati di Novartis, ad esempio, è stata bruciata l'automobile. In Francia, inoltre, un centro sportivo della casa farmaceutica è stato danneggiato da un incendio doloso.
A fine agosto la procura di Basilea Città ha dichiarato di voler trasmettere alla Confederazione il dossier sugli attentati e le minacce degli animalisti, sottolineando che i casi riguardano diversi cantoni e perfino luoghi all'estero. Inoltre, le persone minacciate - tra cui lo stesso Vasella - non vivono a Basilea.

swissinfo.ch e agenzie

05/08/2009 - Corriere del Ticino

Animalisti, si teme un'offensiva

Il capo della Gendarmeria Cavallini non esclude nuovi raid

e.ga.
Dopo le incursioni a Coira ed in Austria ai danni del vertice del colosso farmaceutico Novartis, vi è il timore che gli attivisti possano tornare a colpire anche in Ticino – La polizia vigila, ma si tratta di gruppi ben organizzati Sono tornati, prepotentemente, ad imporsi all'attenzione della cronaca con due attentati recenti portati a segno nello spazio di pochi giorni. Stiamo parlando degli animalisti che, secondo gli investigatori, nella notte fra domenica e lunedì potrebbero avere appiccato il fuoco ad una casa di vacanza del presidente della direzione e del CdA del colosso farmaceutico Novartis Daniel Vasella nel comune austriaco di Bach: in precedenza, sempre ignoti, avevano prelevato dalla tomba nel cimitero di Coira l'urna con le ceneri della madre di Vasella e scritto con lo spray «Drop HLS Now» sulla lapide. HLS è il laboratorio britannico che effettua esperimenti su animali con cui Novartis afferma di non lavorare più da anni. Il messaggio minatorio è un invito in pratica ad abbattere adesso il laboratorio britannico in questione. I sospetti sono caduti nel corso delle indagini, che battono varie piste, anche sull'associazione Shac (Stop Huntingdon Animal Cruelty ); la Shac, al pari dell' ALF (Animal Liberation Front), ha fatto in pratica della battaglia per la liberazione degli animali da qualsiasi tipo di schiavitù e crudeltà, la propria legge.

Dopo le incursioni a Coira ed in Austria vi sono forse da temere altre azioni in Ticino dove, ricordiamo, questa volta i membri dell'ALF hanno già colpito?

«Non è da escludere» – risponde il maggiore Decio Cavallini, capo della Gendarmeria della polizia cantonale. «La certezza non c'è – sottolinea ma ripete – non è da escludere che possano ritornare in azione nel Cantone».
Gli animalisti dell'ALF, periodicamente, hanno compiuto vere e proprio incursioni in Ticino, mettendo a segno una serie di attentati, a volte pericolosi, a volte spettacolari (vedi articolo a lato). Fortunatamente, non si sono mai registrati ferimenti nel corso di queste azioni, ma in determinate occasioni, a detta degli investigatori, sono state sfiorate situazioni di grande pericolo.

Maggiore, per fronteggiare l'operato dei membri dell'ALF è stata messa in campo una forza ad hoc?

«No, non è stato creata una squadra speciale. Dipende dagli avvenimenti, quando essi si verificano. Si tratta di episodi sporadici, anche se preoccupanti».
Secondo lei ci si trova di fronte a persone organizzate, che preparano in modo dettagliato e mirato i loro interventi?
«Certamente. Quando arrivano, entrano in azione e colpiscono in modo preciso. Poi se ne vanno e sino ad ora sono riusciti sempre a far perdere le loro tracce».
Secondo quanto accertato nelle vostre inchieste le squadre di animalisti che entrano in azione quasi in stile militaresco e spariscono nel nulla sono formate da individui abitanti in Ticino o da persone in trasferta?
«Sono gruppi misti con elementi probabilmente del posto ed altri che arrivano in trasferta».
Le indagini sin qui svolte sui vari episodi di violenza rivendicati dall'ALF vi hanno consentito di imboccare qualche buona pista per arrivare ad identificare qualche appartenente a questi gruppi?
«Quelle sono fattispecie dove gli autori delle azioni in questione devono essere colti sul fatto. Altrimenti diventa difficile risalire a loro perché subito dopo il fatto spariscono».
In Ticino vi sono persone che possono rivestire il ruolo di contatto per gli «esperti» che arrivano nel Cantone in trasferta?
«L'ALF ha i contatti nelle diverse regioni, Ticino compreso».
Alcune delle azioni messe a segno nel Cantone dai membri dell'ALF avrebbero potuto avere conseguenze serie. Vero?
«Sì, fortunatamente sino ad ora non sono stati registrati ferimenti. Occorre però vigilare. Coloro che entrano in azione agiscono su più fronti: alle azioni spettacolari ne seguono altre, come quelle dell'invio di lettere minatorie (magari contenenti proiettili) che possono incutere timore nei destinatari delle missive e nei loro famigliari».

A volte, sui muri di edifici «visitati» sono campeggiate minacce di morte. Intanto gli episodi avvenuti recentemente ai danni di Vasella hanno fatto scattare una serie di misure. La sicurezza del personale è stata rafforzata ha indicato l'altra sera un addetto stampa dell'azienda durante la trasmissione televisiva «10 vor 10», non esitando a parlare di «terrorismo psicologico». E l'onda lunga di altri atti dell'ALF potrebbe di nuovo lambire il Ticino, secondo la Polizia.

LE REAZIONI
C'è chi vuole un giro di vite «Questo è puro terrorismo»

gi.ga.
«Al pari degli Stati Uniti, anche la Svizzera deve considerare queste organizzazioni violente come terroristiche e perseguirle di conseguenza». A chiedere un giro di vite è il deputato dell'UDC al Consiglio Nazionale Christian Miesch, membro della commissione per la politica di sicurezza. «La Svizzera ha tollerato troppo a lungo i militanti animalisti», ha dichiarato in un'intervista al «Blick». Miesch si definisce a sua volta un protettore degli animali, ma tiene a sottolineare che non ha nulla a che fare con i sedicenti attivisti. «Non dobbiamo concedere spazio a questi fondamentalisti radicali. Quello che fanno è puro terrorismo». Il deputato preannuncia inoltre che ne parlerà alla prossima riunione della Commissione per la politica di sicurezza. «Voglio inoltre sapere se il Consiglio federale si attiverà. In caso contrario, faccio pressione sul Parlamento». Mentre a Berna qualcuno cerca di smuovere le acque, in Ticino c'è chi si è già espresso negli stessi termini. «Sono atti criminali e urge bloccare questa forma di terrorismo», aveva detto in maggio il deputato del PLRT Tullio Righinetti, alla luce di una serie di episodi vandalici:
i danni materiali allo zoo al Maglio, i fumogeni contro il Circo Nock, i furgoni di commercianti di carne dati alle fiamme a Cadenazzo e le minacce al macello di Cresciano. Il tutto corredato da un'interrogazione, nella quale definisce
«vere azioni di guerriglia» quelle messe in atto dall'Animal Liberation Front, e al tempo stesso si dice perplesso di fronte al fatto che a due anni dal primo episodio non si sappia ancora nulla sugli autori e sulle indagini di polizia.
Righinetti chiede al Governo se ritiene accettabile che «un gruppo di criminali» possa ancora restare in incognito e
come intende intervenire.

04/08/2009 - Blick (tedesco)

Tirolo - la villa di vacanza di Vasella portata alle fiamme

http://www.blick.ch/news/schweiz/so-versuchen-tierschuetzer-novartis-zu-zermuerben-125235

02/08/2009 - Le Matin (francese)

Coira - Daniel Vasella (Novartis), la tomba di sua madre profanata

http://www.lematin.ch/actu/suisse/daniel-vasella-tombe-mere-profanee-150381

19/07/2009 - IL CAFFÈ

Sette proiettili ai dirigenti del macello

Gli animalisti, dopo le minacce, ora sono passati ai fatti

c.g.
"Colpiremo il macello cantonale". E il macello cantonale hanno colpito. Di striscio, per il momento, ma l'Alf (Animal Liberation Front) si è rifatto vivo in Ticino, inviando sette proiettili ad alcuni dirigenti del macello che ha aperto i battenti poche settimane fa a Cresciano.
In un'intervista rilasciata al Caffè lo scorso maggio, gli animalisti radicali erano stati chiari, minacciando che non l'avrebbero fatta passare liscia a chi si apprestava a "uccidere animali innocenti per soddisfare il palato di viziati consumatori".
La rivendicazione è stata pubblicata pochi giorni fa online sul numero 14 di Bite Back, sito (e rivista) dove vengono diffuse tutte le azioni compiute dagli attivisti dell'Animal liberation Front nel mondo. Ed è tra il danneggiamento di un negozio che vende animali in Messico, un furgone di una macelleria bruciato in Italia e un circo preso di mira in Irlanda, che trova spazio la notizia dell'invio di una lettera di minacce e proiettili "ai principali rappresentanti della Ma Ti Sa".
Bite Back informa pure che gli attivisti ticinesi dell'Alf, nella notte tra il 4 e il 5 luglio, hanno danneggiato, per l'ennesima volta, un banner della falconeria di Locarno, che l'Animal liberation front aveva visitato nel luglio 2007, aprendo le gabbie degli animali di Pio Nesa.
Se la Svizzera non è in cima alla classifica delle azioni dell'Alf nel mondo, non è neanche agli ultimi posti. E in altri cantoni, si è già cominciato ad alzare il tiro. A maggio, a Soletta, nelle tre auto di Bruno Hynen, dirigente della Novartis, erano stati rinvenuti tre ordigni esplosivi. Pochi giorni prima, a Basilea, macchine e abitazioni di quattro dipendenti della casa farmaceutica erano state danneggiate con lo spray, e a Pasqua, in Ticino, furgoni, vetrine e pareti di alcune macellerie e di una pescheria erano state imbrattate a Rivera, Tesserete e Sigirino. Per non parlare dell'evacuazione degli spettatori del circo Nock, invaso da un fumogeno nel settembre 2008, della liberazione di alcuni animali dallo zoo al Maglio (maggio 2007) e dell'incendio di tre furgoni per il trasporto della carne a Riazzino (febbraio 2007).
"Metteremo lo spray nel cassetto quando certi soggetti deporranno ganci e coltelli con cui tolgono la vita a esseri senzienti che non hanno fatto nulla per meritare la morte", avevano dichiarato gli attivisti dell'Alf al Caffè due mesi fa. Hanno messo lo spray nel cassetto. Ma hanno tirato fuori i proiettili.

4 ottobre 2008 - 10.15

Anche la Svizzera fa i conti con l'«eco-terrorismo

vai alla pagina dell'articolo

Attaccano i negozi di pellicce, i macellai, i circhi e le voliere nei parchi, come pure i Mc Donald's e i laboratori di sperimentazione animale. Il Fronte di liberazione degli animali fa degli emuli anche in Svizzera. Bisogna aver paura degli «animalisti»?
Lo scorso mese di luglio, ignoti hanno approfittato dell'oscurità per forzare la grata della voliera del parco Mon-Repos di Losanna, a pochi passi dalla sede del Tribunale federale. Gli uccelli «liberati» hanno probabilmente reso felici le volpi che si aggiravano nei dintorni...
Per la terza volta in 16 mesi, queste voliere di cocorite e piccoli pappagalli sono state il bersaglio degli «animalisti».


Schiavitù e colonizzazione

I militanti di questo movimento in pieno sviluppo - per i quali la vita di un coniglio o di un gatto vale quanto quella di un uomo - sostengono che rompere una vetrina non rappresenta un atto di violenza.
«Il modo in cui si trattano gli animali, considerandoli dei beni di consumo e negando i loro interessi, è altrettanto illegittimo della tratta dei neri, della schiavitù e del colonialismo». A Losanna è il movimento LausAnimaliste ad essere il più attivo. Formato da alcune decine di membri, soprattutto giovani, organizza incontri informativi e manifestazioni per le strade. Senza però inneggiare alla violenza, eccezion fatta per le vetrine frantumate.
Come si legge sul suo sito internet, LausAnimaliste è impegnata su cinque fronti: la pelliccia, il foie gras, il consumo di animali per la loro carne o la produzione di prodotti derivati, la vivisezione e lo sfruttamento e l'imprigionamento degli animali per il piacere dell'uomo.
«Non vogliamo gabbie più grandi o ammaestratori "affettuosi" - dichiara l'associazione AZOT (Aktion Zirkus ohne Tiere) di Lucerna - ma esigiamo la liberazione degli animali da ogni abuso e sfruttamento».


Spettacoli degradanti

«Questi animali - sostiene AZOT - sono costretti ad esibirsi in spettacoli degradanti e a compiere esercizi inaccettabili: gli elefanti, ad esempio, devono alzarsi sulle gambe posteriori, un movimento raramente osservato in libertà, a parte durante l'accoppiamento. Per gli elefanti, questa posizione rappresenta un grande supplizio».
Hans Vanja Palmers, 60 anni, è l'erede dell'azienda produttrice della biancheria intima Calida, rivenduta alla morte del padre. Grazie ai mezzi finanziari della sua fondazione Felsentor, l'ex hippie segue l'intera tournée del circo nazionale Knie.
«Nessun animale del circo Knie è nato in cattività: tutti sono stati strappati dal loro ambiente naturale. Per diventare docili hanno subito le peggiori sevizie», accusa Hans Vanja Palmers, discepolo dello psicologo americano Timothy Leary, che all'epoca si era battuto per la legalizzazione delle droghe psichedeliche e dell'LSD.
Il direttore tecnico del circo e addestratore di elefanti, Franco Knie, rifiuta ogni confronto: «Non accettiamo di dialogare con gente che non dispone di conoscenze professionali adeguate. Da Knie tutto è pubblico: le ripetizioni con gli animali, il serraglio e il trasporto delle bestie».
«Al contrario - aggiunge - discutiamo regolarmente a livello scientifico con la Protezione svizzera degli animali».


Due linci, quattro procioni...

L'estate scorsa, un'azione contro lo zoo di Magliaso, vicino a Lugano, è stata rivendicata dal sito internet di ALF, il Fronte di liberazione degli animali, basato a West Palm Beach (Florida).
Due linci, quattro procioni, due avvoltoi e un gufo reale sono stati liberati nei campi circostanti. Il gesto è stato rivendicato sul sito Bite-Black Magazine dell'ALF, nello stesso momento in cui veniva attaccato un negozio di Losanna (vedi a fianco).
Bisogna dunque aver paura degli «animalisti»? Nei centri urbani i venditori di pellicce temono per le loro vetrine; i loro clienti si fanno invece apostrofare per strada. Alcune macellerie, ristoranti e Mc Donald's sono stati imbrattati con della pittura rossa; sui manifesti dei circhi Nock e Knie sono apparse scritte che annunciano falsamente l'annullamento della tournée. Delle azioni di protesta tutto sommato poco malvagie?


Misure severe

«Cosa succederà il giorno che uno di loro tenterà di aprire le gabbie degli animali feroci?», s'interroga preoccupato un ispettore di polizia losannese.
Partito dalla Gran Bretagna e dagli Stati Uniti, il movimento si è diffuso nell'Europa continentale, Svizzera inclusa. La ragione? Le autorità anglosassoni hanno adottato misure severe per contrastare gli «eco-terroristi» che agiscono spesso mascherati o incappucciati.
Alcuni tra i militanti più violenti sono dietro alle sbarre. Considerati dei «prigionieri politici» dai loro compagni di fede, preferiscono oramai dei terreni meno minati.
swissinfo, Olivier Grivat
(traduzione dal francese di Luigi Jorio)


 
Gli estremisti prendono sul serio le proprie
convinzioni e le mettono in pratica in maniera coerente.
La maggior parte delle persone sono spaventate dalla coerenza.
Perché richiede troppo lavoro.

 
* Niente di quanto riportato in questa pagina vuole incorraggiare alle pratiche illegali.
I contenuti del sito sono a scopo puramente informativo*

Cronologia delle Azioni ALF (ANIMAL LIBERATION FRONT) in Svizzera:

 

Dicembre 2012 - Ticino: Nella notte di capodanno sono state compiute tre azioni sinergiche contro delle macellerie nei pressi delle principali città del Cantone: una porta è stata sigillata, una macelleria è stata imbrattata con della vernice e il centro MATI SA è stato coperto di scritte ed imbrattato con della vernice
Agosto 2012 - Bern: pellicceria nuovamente colpita in pieno giorno da attacchi di palloncini colmi di vernice. Danni stimati attorno ai 200 000 Fr, il negozio probabilmente ha chiuso, in seguito all'azione
Luglio 2012 - Bern: palloncini riempiti di vernice lanciati all'interno di una pellicceria. Danni stimati tra i 3600 e i 10000 Fr
Agosto 2012 - Ticino: scritte sprayate su due strutture di aguzzini (MaxiCarni e SteakHouse di selvaggina)
Novembre 2011 - Ticino: verniciate svariate macellerie e pelliccerie. Danneggiati striscioni del circo Knie, con scritta anti-circo su un muro. Invio di una mail di annullamento tappe ai media in Ticino. In ricordo di Barry Horne
Ottobre 2011 - Ticino: scritta su un muro e verniciata l'insegna di una macelleria
Agosto 2011 - Ticino: danneggiamento di alcuni striscioni in PVC del circo Nock
Aprile 2011 - Ticino: imbrattamento di muri contro lo sterminio pasquale di innocenti
Novembre 2010 - Ticino: azioni di danneggiamento di striscioni del circo Knie
Agosto 2010 - Ticino: azione di danneggiamento contro il palio degli asini
Agosto 2010 - Ticino: liberati 2 conigli da un allevamento
 Luglio 2010 - Ticino: liberati 5 conigli da un allevamento
Dicembre 2009 - Ticino: inviato a media ticinesi confezioni di carne avvelenata firmata Animal Rights Militia
Agosto 2009 - Berna: danneggiato un ufficio della Novartis utlizzando acido butirico
Luglio 2009 - Grigioni: profanata la tomba della madre di Daniel Vasella (Novartis)
Luglio 2009 - Ticino: l'insegnadella falconeria è stata di nuovo danneggiata completamente
Giugno 2009 - Ticino: delle lettere con all'interno proiettili sono state mandate ai dirigenti del nuovo MATI SA
Maggio 2009 - Solothun:tre ordigni esplosivi posti sotto le tre auto di Bruno Heynen, facente parte dei quadr direttivi della Novartis
Maggio 2009 - Basel: verniciate e spraiate le auto e le abitazioni di quattro dipendenti della Novartis (Ann Bailey, Erwin Schillinger, Michael Pluess e Giacomo Di Nepi - quest'ultimo non lavora più presso l'azienda)
Pasqua 2009 - Ticino: Vetrine, furgoni e pareti di macellerie e pescherie imbrattate di vernice
Gennaio 2009 - Zürich: Vetrine di Max Mara completamente ricoperte di vernice rossa e serratura bloccata.
Settembre 2008 - Ticino: Alcune centinaia di persone presenti alla rappresentazione serale sotto il tendone del circo sono state fatte evacuare a causa di una nube di fumo proveniente da un ordigno fumogeno a Bellinzona
Giugno 2008 - Ticino: Ufficio di Ugo Basile (fornitore di strumenti per laboratori di vivisezione) imbrattato con vernice rossa e coperto di slogan
Marzo 2008 - Vaud: vetrina di una macelleria danneggiata
Dicembre 2007 - Ticino: veicoli di proprietari di uno zoo danneggiati
Agosto 2007 - Basel: danneggiato l'abitazione di uno dei dirigenti di Novartis (Di Nepi)
Luglio 2007 - Ticino: liberazione di alcuni falchi dalla falconeria di Locarno
Maggio 2007 - Ticino: liberazione di alcuni animali dallo Zoo Al Maglio
Aprile 2007 - Vaud: vetrina di una pelliccieria danneggiata e mura e marciapiedi imbrattati di slogan
Marzo 2007 - Basel: imbrattata l'abitazione di Thomas Weller, direttore di Actelion, torturatore di cani e gatti per HLS così come quelle di Louis Delaissence e Dr.Clozel, dell'HLS
Marzo 2007 - Zürich: Vetrine di tre pelletterie danneggiate e imbrattate
Marzo 2007 - Zürich: vetrine di una pellicceria imbrattate. Dopo diverse azioni, un'altra pelletteria ha chiuso i battenti
Febbraio 2007 - Ticino: incendiati tre furgoni adibiti a trasporto della carne
Gennaio 2007 - Basel: abitazioni di Walter Fischli e Isaac Kobrin (HLS) imbrattate, serrature chiuse, olio nella cassetta della posta e slogan sui muri nelle vicinanze
Gennaio 2007 - Zürich: danneggiate le vetrine di una pelletteria, successivamente un'altra imbrattata e ad un'altra è stata bloccata la serratura
Dicembre 2006 - Basel: abitazioni di Walter Fischli, Thomas Widmann e Christian Albrich (Actelion - HLS) imbrattate e serrature bloccate
Natale 2006 - Zürich: Quattro vetrine di pelletterie e una vettura imbrattate
Novembre 2006 - Basel: Abitazioni di quattro dirigenti di Actelion Pharmaceutica e un impiegato di Arpida imbrattate con slogan
Novembre 2006 - Ticino: striscioni del circo coperti con la scritta "cancellato" e altri danneggiati
Novembre 2006 - Zürich: WC di quattro filiali McDonald's danneggiati con cemento e due vetrine di pelletterie rotte e sacchi di vernice buttati al loro interno
Novembre 2006 - Ticino: imbrattate diverse vetrine di macellerie, pelletterie e rivendite di kebab
Novembre 2006 - Zürich: Apertura di sette gabbie allo Zoo di Langnau e danneggiamento del ristorante al suo interno
Ottobre 2006 - Zürich: ALF ha attaccato il Zirkus Royal liberando numerosi piccioni, un coniglio, un porcellino d'India e ha imbrattato due roulotte del direttore
Ottobre 2006 - Zürich: vetrina di una pelletteria danneggiata e imbrattata
Ottobre 2006 - Zürich: abitazione del Dr. Keller (dirigente Roche) imbrattata con vernice insieme alle sue automobili e serratura bloccata
Agosto 2006 - Basel: abitazioni e auto di Burns William (Roche), Pius Renner (Novartis), Esteban Pombovillar (Novartis), Knowles Jonathan (Roche) e Martine Clozel (Actelion, HLS) danneggiate e imbrattate
Agosto 2006 - Thurgau: visita dell'ALF ad un allevamento di maiali con danneggiamenti
Luglio 2006 - Basel: abitazioni di due dirigenti Novartis (Henrich Martin e Peter Burckhardt) imbrattate
Aprile 2006 - Basel: diverse abitazioni e auto di dirigenti e impiegati di Roche, Arpida - HLS e Oeri danneggiate, imbrattate, in alcuni casi sono stati posti falsi ordigni esplosivi e altro
vedi più vecchi su BiteBack

 


La storia dell'Animal Liberation Front

 

 

Nel 1971 Ronnie Lee fonda a Luton (Gran Bretagna) un'organizzazione dedita alla liberazione animale, la Band of Mercy, di cui l'anno seguente entrerà a far parte anche Cliff Goodman. Nel 1974 Lee e Goodman vengono arrestati dopo un raid compiuto ai danni di un laboratorio di Oxford.

Nel 1976, una volta uscito dal carcere, Ronnie Lee riorganizza i militanti della Band of Mercy, a cui si aggiungono nuovi attivisti, costituendo l'Animal Liberation Front. Sin dalla sua nascita l'organizzazione ha privilegiato le azioni dirette, spesso anche illegali, indirizzate sia a "rivelare" all'opinione pubblica lo sfruttamento animale (vivisezione, allevamenti, produzioni di pellicce e maltrattamenti d'ogni tipo ecc.) e sia alla liberazione fisica degli stessi dai luoghi in cui subiscono violenze fisiche e psichiche.

Lentamente, in tutto il mondo, cominciano a formarsi nuclei di attivisti, soprattutto negli USA, che iniziano firmare le loro azioni col nome "ALF". Durante gli "anni '80" si intensificano le azioni di sabotaggio rivendicate dall'organizzazione, ma, parallelamente, crescono esponenzialmente le misure repressive nei riguardi degli attivisti, considerati spesso alla stessa stregua di pericolosi terroristi.

Il più conosciuto attivista dell'"ALF" è stato probabilmente Barry Horne, morto poi in carcere in seguito ad una serie di scioperi della fame attuati come forma di protesta estrema contro le vane promesse dell'allora premier britannico Tony Blair.

Non possiamo fermare la vivisezione,
ma possiamo fermare un vivisettore.
Non possiamo porre fine alla caccia,
ma possiamo farla finita con alcuni cacciatori.
Non possiamo paralizzare l'industria delle pellicce,
ma possiamo paralizzare alcuni bracconieri.
Non possiamo impedire ad automobili e camion di danneggiare gli animali,
ma possiamo danneggiare automobili, camion e strade.

In un mondo costruito ad uso e consumo per gli umani, il Fronte di Liberazione Animale è una realtà positiva di opposizione a questo sistema antropocentrico che schiaccia, tortura, ingabbia e uccide ogni giorno innumerevoli esseri senzienti.
Appoggiare la causa della liberazione animale è un atto dovuto, non un reato.

Offensiva Animalista, attraverso questa pagina, vuole rendere omaggio a tutte quelle persone che in ogni parte del mondo lottano senza sosta, con coerenza e determinazione per la causa di liberazione animale e la salvezza dei nostri fratelli.

 

 


DICHIARAZIONE DI PETER YOUNG DAVANTI AL TRIBUNALE

Peter Young è stato accusato e ritenuto colpevole di 6 liberazioni in allevamenti di visoni

"Questo è il momento in cui normalmente un imputato esprime il suo
pentimento per i crimini commessi. Permettete che vi dica il perché io
non sono pentito. Sono qui per essere processato per aver partecipato
alla liberazione di visoni da 6 allevamenti. Mi pento che siano stati
solo 6. Sono qui per essere processato per aver partecipato alla
liberazione di 8.000 visoni da detti allevamenti. Mi pento che siano
stati solo 8.000. Mi risulta che solo 2 di tali allevamenti hanno
chiuso. Mi pento che siano solo 2.
Mi pento, in particolar modo, della mia moderazione perché, indipendentemente
dal danno causato a questo commercio, se tali allevamenti continuano ad essere attivi,
se un solo animale è stato lasciato indietro, allora non è stato sufficiente.
Non pretendo esimermi dalle conseguenze di tali azioni supplicando la
misericordia o appellandomi alla coscienza della corte, perché se questo
sistema avesse coscienza io non sarei qui ed al mio posto ci sarebbero
tutti i macellai, i vivisettori e i pellicciai del mondo intero.
Penso di continuare a tenere la testa in alto in questa corte, che mi
condannerà per un atto di coscienza. Nemmeno darò il piacere agli
allevatori presenti in aula di vedermi chino di fronte ad essi. A coloro
i quali ho visitato le fattorie nel 1997, fatemelo dire in faccia per
la prima volta: è stato un piacere attaccare i vostri allevamenti e
liberare quegli animali che tenevate in gabbia. E' di fronte a questi
ultimi che io rispondo, non a voi, non a questo tribunale. Ricorderò le
notti che entrai nelle vostre proprietà come la miglior esperienza della mia vita.
E voi allevatori o sadici che leggerete le mie parole e riderete della mia sorte, ricordatevi:
abbiamo lasciato più noi allevatori in bancarotta di quanti liberatori voi siete riusciti a far imprigionare.
Non lo dimenticate.
Lasciatemi ringraziare tutte le persone che sono venute ad appoggiarmi in questo processo.
Il mio ultimo desiderio, prima di tornare in carcere, è che ognuno di voi
si diriga a un allevamento di animali da pelliccia questa stessa notte, tirate giù i recinti e aprite tutte le gabbie...
E' tutto."

8 novembre 2005

 


RIVOLUZIONARIO E MILITANTE

di Walter Bond 
 

Da Golden, penitenziario del Colorado Dicembre 2010 - Due paroloni che sento usare sempre più spesso in molti circoli radicali sono "rivoluzionario" e "militante". Penso siano due parole di un' importanza straordinaria, troppo inflazionate e abusate senza il rispetto che meritano. In questo saggio, intendo presentare una nuova prospettiva per il termine "rivoluzionario", riscattando la definizione di "militante". Tutto questo attraverso l'ottica degli attivisti abolizionisti per la Liberazione Animale e di quegli ambientalisti radicali che hanno maggiormente a cuore l'interesse della nostra Madre Terra e delle sue Nazioni Animali piuttosto che la moderna società industriale.
 

Rivoluzionario.

Gli esperti di marketing vorrebbero convincerci che i loro prodotti sono rivoluzionari. I politici vogliono portarci a credere che i rivoluzionari sono "radicali" ed "estremisti". I religiosi pensano che i propri profeti siano i portabandiera della rivoluzione. Suppongo che nel linguaggio comune, "rivoluzionario" stia a designare tutto ciò che porta con sé un cambiamento epocale, un punto di svolta sostanziale per la causa o le cause in cui si crede. Ma dal mio punto di vista, l'importanza sta nel "Come intendiamo realizzare questo cambiamento epocale?". Perciò, vedo il "rivoluzionario" come una costante, anziché un punto di non ritorno. Dalla mia visione anticonvenzionale della parola, trovo che un pianeta in orbita sia l'immagine che meglio ne rende chiaro il significato.
Un pianeta in orbita rimane in orbita. Rivoluzione dopo rivoluzione, la nostra Madre Terra rimane fedele alla sua natura. A prescindere dagli ostacoli che incontra sul suo percorso, che siano asteroidi o comete. Se anche avvenisse una collisione con un altro pianeta, tanto da minacciare l'esistenza di entrambi i pianeti, la nostra Madre Terra non indietreggerebbe di un passo. Sebbene ad un osservatore esterno questa impossibilità a fuggire o cambiare direzione possa sembrare un atteggiamento suicida ed irrazionale, la Terra può solo rimanere nella sua orbita. Lei orbita, è rivoluzionaria.
Ma cosa accadrebbe se non fosse così? Cosa accadrebbe se la nostra Madre Terra fosse reazionaria? Se ogni volta che un asteroide fosse in rotta di collisione, si scansasse, e così per le comete e qualunque altro ostacolo? Ben presto le deviazioni si sommerebbero; infine, l'attrazione gravitazionale dal sole non sarebbe più abbastanza forte da agire come dovrebbe e non solo la traiettoria dell'orbita verrebbe irrimediabilmente compromessa, ma la vita si estinguerebbe dalla faccia della Terra, e non ci sarebbe più nulla da fare, qualunque nuovo spostamento sarebbe inutile. Tornando al discorso dei Movimenti di Liberazione Animale e della Terra: questa stessa regola del movimento rivoluzionario si applica alla liberazione degli Animali e della Terra.
In quanto abolizionisti siamo quelli che proseguono su un sentiero diretto alla volta dei nostri obiettivi. Ciò è di un'importanza fondamentale perché vi sono molte altre forze che cercano di ostacolarci dal toccare il punto critico del cambiamento. Perché se e quando serve, significa far cessare la supremazia morale della proprietà sulla vita. Questo rappresenta un serio problema per quanti traggono profitto dalla morte e dal soggiogamento degli esseri senzienti. Dunque noi combattiamo per la liberazione totale di tutti gli animali. Lo facciamo senza mezzi termini. Non ci lamentiamo per "come" KFC uccide i polli, protestiamo per il fatto stesso che KFC li uccide. Noi non promuoviamo il vegetarismo, perché commerciare morte liquida piuttosto che solida non è un risultato.
Tutte le industrie dello sfruttamento animale sono connesse tra loro, quindi supportarne una significa supportarle tutte. Ad esempio: una mucca da latte, come tutti gli altri mammiferi, produce latte solo in conseguenza della gravidanza. Per questo motivo, viene inseminata artificialmente contro la sua volontà; in altri termini, viene stuprata. Questo tiene la sua produzione di latte alta e proficua; nel momento in cui la produzione cala, viene stuprata nuovamente. Suo figlio viene confinato in un minuscolo box per divenire "carne bianca", costretto all'immobilità per sviluppare anemia. Alla fine della sua miserabile vita, dopo essere stata stuprata ripetutamente ed aver visto morire i propri figli, quando non sarà più in grado di soddisfare gli standard di produzione del suo "padrone" nemmeno sotto tortura, verrà ridotta ad hamburger e cuoio. Go Vegan! In quanto veri Attivisti Abolizionisti per la Liberazione Animale, noi non consideriamo la proprietà più importante della vita!
Gli Assistenzialisti, viceversa, sono reazionari. Essendo intrinsecamente reazionaria, la schiera degli animalisti assistenzialisti sembra non avere alcun reale obiettivo al di là del mercanteggiare per ridicoli compromessi come qualche centimetro di gabbia in più per i polli che vi saranno imprigionati, ed intrattengono piacevoli riunioni con gli allevatori per venirci poi a raccontare che sono "delle personcine piacevoli, proprio come me e te". Già, come me e te, a parte il fatto che loro ammazzano per soldi e cercano di ammazzare sempre più per aumentare il loro sanguinario profitto anno dopo anno! In molte delle mie discussioni con gli assistenzialisti, ho notato solo delle sterili parole d'ordine senza senso.
Primo, sembrano convinti del fatto che se le persone ti trovano gentile, queste cambieranno radicalmente il loro modo di vivere per diventare come te. Secondo, sembrano considerare quasi tutto come una vittoria per gli animali, persino cose come uno strombazzamento di clacson quando tieni un cartello in mano ad un presidio. Anch'io sono d'accordo che il supporto morale faccia piacere, ma se anche tutti i clacson di tutte le automobili del mondo strombazzassero in questo istante in solidarietà con gli animali, non sarebbe ancora minimamente paragonabile al salvataggio diretto di una sola vita. Terzo, gli assistenzialisti non percepiscono alcuna urgenza; fermare lo sfruttamento animale in questo momento è un sogno impossibile secondo loro. Al contrario, guardano ad un meraviglioso futuro nel quale magicamente la guerra per la Liberazione Animale e della Terrà verrà vinta semplicemente perché saremo stati gentili e moralmente superiori per un paio di generazioni (ovviamente, quando c'è bisogno di tirar su soldi, il senso di urgenza c'è eccome e la vittoria è lì dietro l'angolo). Ed infine, il rispetto per l'autorità e per la legge viene promosso con con una sacralità zelante, al punto che molti di questi assistenzialisti mi avrebbero venduto agli sbirri più in fretta di quanto abbia fatto mio fratello e probabilmente per metà della ricompensa.
 
A conti fatti, l'assistenzialismo va a braccetto con l'industria dello sfruttamento animale. Invece di lottare per il non-uso categorico degli animali, questi reazionari ci hanno portato l'"allevamento a terra", il "biologico", la "macellazione umanitaria" e tutta una serie di belle parole che mettono d'accordo tutti e non cambiano assolutamente niente. Ed è qui che si cela il pericolo.
Il nostro movimento rivoluzionario non può assolutamente competere con il potere lobbistico delle corporazioni degli assassini di animali e della terra. Questo non significa che l'abolizione non passa anche per la politica. Voglio solo dire che dobbiamo essere ben consapevoli di come orientarci su di un terreno che è completamente in mano alle corporazioni del male. La nostra priorità assoluta è e dovrà sempre essere il salvataggio diretto di vite animali e della biosfera, senza la quale non esiste la vita. La nostra seconda priorità è dire la verità. Fintanto che un animale in gabbia cerca la libertà, noi combattiamo per la loro Liberazione Totale. Infine, la nostra terza priorità è di informare le persone circa gli effetti positivi del veganismo e la condizione animale. A questo stadio dello sfruttamento ambientale, tutto il resto sono solo cazzate antropocentriche.
 

Militante.

Questa parola evoca solitamente un che di militaresco, o comunque legato alla disciplina ferrea. Ma se cerco questo termine in un dizionario, la definizione che trovo è la seguente: adj. 1A. impegnato in una guerra B. orientato alla lotta 2. aggressivo, solitamente per una causa. Non riesco ad immaginare una parola migliore per descrivere tutto ciò a cui dovremmo aspirare in quanto attivisti abolizionisti per la liberazione animale.
Impegnato in una guerra – una rapida occhiata mostrerà che c'è una guerra in atto, una guerra iniqua nella quale gli umani e la nostra logica del dominio stanno stuprando la Terra e torturando a morte qualunque creatura incontriamo sul nostro cammino più di quanto riusciamo anche solo a comprendere. Sì, c'è una guerra in atto, e noi tutti dovremmo schierarci e combattere per difendere ogni singola vita innocente.  
Orientato alla lotta – ci sono molti modi di combattere. Puoi lottare con i tuoi pugni, con la mente, con la tua tenacia. L'unico limite alla lotta è l'immaginazione. Ma non può esserci nessuna lotta senza scontro. Di questi tempi, ci hanno programmato per non sfidare nulla e nessuno. Esercitati a dire la verità invece di morderti la lingua. Ovviamente, ci sono situazioni nelle quali è meglio usare il tatto (non andrei mai a cena da mia madre chiamandola "lurida stronza mangiacadaveri"), ma come regola cardine durante le proteste e le discussioni, se non hai nulla di gentile da dire, allora non dire nulla di gentile.
Aggressivi per la nostra causa – ciascuno ha diverse abilità e capacità. Fai un'onesta autovalutazione, scopri quali sono i tuoi punti di forza e mettili al servizio della più nobile tra le cause, la lotta per il biocentrismo e la Liberazione Totale di tutte le Nazioni Animali dalla supremazia umana. 
 
Come un pianeta in orbita, non indietreggiare davanti a nulla e ricorda: non importa che tu viva abbastanza da poter vedere la fine di questa tirannide, ciò che conta realmente è che dedichiamo la nostra vita a lottare strenuamente per questo scopo.
 
Liberazione Animale, ad ogni costo!

Walter Bond
http://www.supportwalter.org/

 


Lettera dal carcere del prigioniero animalista Walter Bond

Walter Bond è stato arrestato il 23 luglio 2010 e accusato di essere "Lone Wolf", attivista dell"ALF (Animal Liberation Front) accusato di incendio doloso della fabbrica di Montone in Colorado. E 'stato anche accusato nello Utah per il incendi dolosi della Tandy Leather Factory e Tiburon (un ristorante di dove si serve foie gras).
Attivista impegnato per i diritti degli animali e anti-capitalista per oltre 15 anni, Walter ha lottato per la liberazione animale ed è ad oggi prigioniero.

Sito di supporto a Walter: http://www.supportwalter.org/

 

ABOLIZIONE


Sono un attivista abolizionista per la liberazione animale, e potresti esserlo anche tu. Quanti altri animali dovranno morire prima che la smettiamo di aderire al 'Grande Disegno'? 100 miliardi? Un trilione? Quanto ancora della nostra Madre Terra deve essere decimato e deforestato prima che noi tracciamo un confine nella sabbia o nella foresta, se sarà il caso? Non sono un docente o un politico.Io sono e sono sempre stato un attivista di strada. Sapete, la strada.E' lì che le vere battaglie vengono combattute, non nelle aule universitarie, dove molto tempo dopo che il fumo della battaglia si è diradato, si fingerà sempre di aver vinto ciò per cui altri hanno combattuto, sanguinato e sono morti. Ciò che vedo guardando al Movimento per i Diritti Animali qui in America è un sacco di codardia esaltata. Non che non vi siano altrettanti individui lodevoli ed altruisti che fanno tanto di indispensabile nell'interesse degli animali non umani. Ce ne sono eccome. Ad ogni modo, come il veganismo si è diffuso, così anche sono aumentati i buffoni e gli impostori convinti che siccome seguono un'alimentazione vegan allora possono permettersi di parlare di attivismo. Odio dire cose ovvie, ma il non far nulla rimane pur sempre un nulla di fatto.
Personalmente supporto il veganismo al 100% perché se tutti seguissero una dieta vegan ferrea, ciò rappresenterebbe la fine dell'uso ed abuso degli animali non umani. Questo è fondamentalmente vero, perché tutti potrebbero diventare vegan. Personalmente, che si sostenga che il veganismo abbia un profondo impatto o non ne abbia nessuno, io vi aderisco comunque perché non intendo prendere parte al peggiore, il più deliberato olocausto di vite innocenti nella storia del pianeta. Significa fare la cosa giusta semplicemente perché è la cosa giusta da fare. Detto questo, il mio veganismo non starà salvando che 90 vite animali o poco più ogni anno. La popolazione mondiale non è statica, aumenta e si ricambia. Nel momento stesso in cui io o voi diventiamo vegan, 100.000 bambini vengono educati a considerare pezzi di cadavere come cibo. Questo è il motivo per cui è ridicolo sederci in cerchio a mangiare biscotti vegan e pensare che questo stia salvando il mondo.
Il vero attivista abolizionista per la Liberazione Animale è colui il quale non solo si oppone alla schiavitù ed alla morte nei propri consumi quotidiani ma vi si oppone anche nel mondo che lo circonda. Per gli abolizionisti di ogni era passata, ciò si è tradotto nell'essere coraggiosi, resistere al sistema, e accettarne le conseguenze. Proviamo ora ad analizzare queste espressioni una alla volta.


Essere coraggiosi


Quando dico 'coraggio' intendo non soccombere alla paura se la situazione lo richiede. Il più semplice esempio in merito è dire ciò che un animale in gabbia vorrebbe tu dicessi. Troppo spesso ho visto 'attivisti' incorrere in questa scuola di pensiero del tipo "devi venire incontro alle persone". No, non devi! Come la gente reagisce alla verità non è un tuo problema. Non puoi combattere lo status quo ed essere percepito come parte di esso, allo stesso tempo. La consapevolezza che gli animali esistono per sé stessi e non per gli interessi umani è diametralmente opposta alla società dei consumi nella quale viviamo. Un altro esempio più estremo di coraggio sarebbe mettersi sul piede di guerra per gli animali non umani fronteggiando i loro oppressori. Per esempio, durante un presidio dove è quasi certo lo scontro con le forze dell'ordine, preferirei avere al mio fianco un solo attivista coraggioso e motivato disposto a dare il massimo per i propri ideali piuttosto che 50 codardi che preferiscono giocare con le parole e parlare del 'Grande Disegno' o di 'risultati a lungo termine del nostro Movimento'! Gli animali stanno soffrendo e morendo adesso. Quindi dovremmo combattere e salvare le loro vite ora; non è così difficile. Per essere impavidi ed audaci, è utile imparare ad interiorizzare il messaggio. Una caratteristica dei codardi è che la loro priorità assoluta è la loro incolumità e sicurezza. Qualsiasi tattica che comporti pericolo è immancabilmente vista come sbagliata, a prescindere da quanto sia evidentemente efficace. Guardatela sotto questo aspetto, se foste voi sotto la ghigliottina, vorreste avere qualcuno che agisce per voi oppure preferireste intrattenere un interessante dibattito filosofico riguardo la vostra imminente condanna a morte e di come ci stiamo attivando per riformarne le modalità entro il 2045? La codardia non è una virtù e il coraggio non è un vizio.


Resistere al Sistema ed accettarne le conseguenze

Quando combatti il Sistema, lui è già pronto a contrattaccare. A seconda di quanto sei efficace, l'oppressore determina il grado della sua reazione. Accettare le conseguenze, non significa accettare la repressione governativa. Quello che intendo è di aspettarsi una reazione. Non importa quanto sei 'entro i tuoi diritti', o quanto 'contrario ad attività illecite' tu possa essere, non sei tu a decidere la pena che ti verrà corrisposta. Lo fanno alcuni poliziotti, agenti federali o investigatori e loro non sono altro che tutori degli interessi di aziende private. In una società dei consumi tu hai il diritto di acquistare degli oggetti e di stare zitto. Al contrario, l'unico vero crimine è disobbedire a come le cose vanno solitamente. Quando sei preparato alla reazione del governo, dello Stato, agli imbrogli legali, sparisce l'elemento di sorpresa ed è uno strumento potente da togliere dalle loro mani. Per certi versi è un complimento. Se i tutori dello sfruttamento animale pensano bene di noi, allora dovremmo pensare il peggio di noi stessi.
Non possiamo smettere di opporci al Sistema. Finché non vediamo cambiamenti nella società, le azioni per la Liberazione Animale e della Terra dovranno non solo esserci, ma aumentare. Non c'è un solo approccio onnicomprensivo. Lo sfruttamento animale non è una tematica semplice, è complessa e ha molte facce. Comprende molte specie animali e la Terra, nostra casa comune. Quindi quando parlo di resistenza, non sto parlando di un'unica tattica o di un'unica strada da seguire. Sto parlando della rabbia che tiene vivo ed attivo il nostro Movimento, una vera minaccia alla schiavizzazione e all'oggettivazione delle specie animali. Che si sia scrittori, attivisti di strada, educatori, filosofi, o semplicemente vegani, é giusto e necessario percepire l'urgenza e l'impellenza della nostra lotta e del dolore e della sofferenza degli animali; senza passione, la resistenza è soltanto l'ennesima parola vuota.
Mentre il veganismo ed i diritti animali cominciano a farsi spazio sul piano collettivo delle coscienze, è fondamentale che il messaggio non si perda nel vento.
Sono incredibilmente felice dei risultati ottenuti negli ultimi 10 anni.
Anche come prigioniero, ho la possibilità di chiedere ed ottenere cibo vegan. Ma come l'aspetto pubblico del veganismo cresce, così deve essere anche per la base del movimento; altrimenti diventerà soltanto un altro settore di mercato, crescendo parallelamente alla tradizionale alimentazione cruenta ma senza ridurla significativamente.
Noi attivisti abolizionisti per la Liberazione Animale non possiamo lasciare che i pubblicitari trasformino il veganismo in un gruppo di ipocondriaci fissati con il cibo, o lasciare che i diritti animali siano semplicemente parte del dibattito filosofico sociale.Le ragioni per cui ci battiamo sono questione di vita o di morte per noi e per moltissimi altri.
Cominciamo a trattarle con la serietà che meritano e non come una dieta alla moda.

Liberazione Animale, ad ogni costo!

Walter Bond
dalla gabbia degli oppressori, Golden, Colorado.